Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

DI FRANCESCO II. RE DI FRANCIA ir;
i .
VhvsNon Svfficit O r b i s , volelfe il cliuino ingegno di
quel fanciullo mantenerli pur della grandezza regia,& non moftrarfì Biante,
òCrate,òDiogene,òancor'altri,chedifpregile robbecòcedutelidaDio,nèi
Regni, fapendo,che Iddio ne fu il primo inftitutorexhe il cor de' Re è in man
di Dio, che fono chiamati uiua imagine di Dio , & che fono in effetto veri mi
niftri di Dio nell'ani miniftrar la giuflitia,& efler ueri paftori de'popoli , come
Omero gli fuol chiamare. Ma accettando egli, Se riceuédo umilmente da Dio
quell'officio, poiché à quello la diuina maeftà fua l'auea chiamato, voi e (fé mo-
strar, che non però egli deuelfè in quella dignità fermar tutto ilpinfier fuo,
come molti fanno, ponendo in eflb tutta la felicità loro.Percioche quando an-
cora un folo Re folle Monarca di tutto il mondo, queflo non baderebbe alla
uera felicità fua . Et che però eonuenga afpirar' all'acquilo dell'altro mondo
cioè del Cielo, vero,eterno,& felliciflimomondo,& patria, di chi per fé fi elio
col non curarlo,non fé ne priua.
Coloro adunque,che hanno piena conofeenza della marauigliofa indole ,
& della diuinità dell'ingegno di quel fanciullo, & tutti gli altri, i quali oltre
alfapere,che era nato di tanto padre^&di tanta madre, & continuamente in-
ftituito nelle lettere,& fra huomini eccellétiflìmi di dottrina, fanno poi , Cora'
egli era veramente nato più per diuina infpiratione,che per corfò umano, co-
meneJl'Imprefa della Regina Caterina, fua madre, Se della Regina I s abella
drSpagna,fua forella,s'è narrato diftefam ente, tengono per fermo a
che egli ieuafFejòc ufafTe quefta Imprefa,con animo,che neli'efterior fentimen
to fi prenda la prima efpofìtione già detta, che in quanto al fecola è uaga , alta^
magnanima,& degna d'ogni gran Re, & nell'interiore fi prendain que
fl'altra Criftiana, fpiricuale,& fanta, degna veramente non folo d'ogni Re , Se
d'ogni alto Principe, ma ancora d'ogni alto Chriftiano,& d'ogni huomo,
che abbia vera conofeeza di Dio,del módo,& di fé medefimo.Onde nell'una s
& nell'altra efpofìtione in particolare,ma molto più in ambedue infìeme que
ila Imprefa vien ad eflèr' belliflima.Et molto più bella,& illuftre fi poteua fperar,ch'ella
s'auefTe da fare ogni giorno,fe così torto no auefTe Iddio chiamato-
lo à quel fecondo mondo , che s'era già per tempo uenuto augurando , & indouinando,con
procurar la quiete della Criftianità,mantenedo la fanta
pace col Re C a t o l i e o, prouedendo all'union della Religion
noftrafranoimedefìmijilluftrando la gi uni tia nei Regno
fuo, Se fopra tutto rinouando gli eflèmpi de'fuoi anti-
chi predecefTori in perfeguitar gli Infideli,& ften-
der la fantiflìma fede noftra.Có che fi e fatco
conofeere fermamente d 'eflèr non
men pronto,& felice nell'eflè-
quire,che giudiciofo , & fag-
gio nel defìderar' à fé
ftefìo,nel proporre,^
nel
prometter' al mondo con
quefta Imprefa.
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