Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

DI OTTA. FARM. fcVCA DI PARMA.' $05 „
tfon fia vitio l'auer pofte quelle palle, le quali perla pittura non fi poflbno in
effetto conofcere,fè den più di pece,che,di legno ò di piombo,ò di qual fi vo
glia altra cofa.il che,cioè il porre figure,che per fé ftefle non foflèr a tte a conofcerfi
efpreflamente,farebbe^rauifsimo vitio in vu'imprefa, Ma qui non
fi può dir vitio vedendoli, chela compagnia dell'altre duecofe , cioèlaclaua,&
ii filo,fanno riconofcer chiaro con la fauola , le palle eflfer quelle lleflTe
che vsò Tcfeo
Ora nellintcrpretarne il lignificato, fi puòcrcdere, cheque! Signore
volefle proporfi con tal'Imprefa , che per giuoger al colmo della gloria nelle
cofc dell'arme, eglifofle per procurar d'auer parimente in colmo quelle tre
parti.ò virtù,che fon principalmente neceflarie à vn Caualiero , ò Capitano,
cioè la Prudenza, intefepcrquel fìlo,la Fortezza, intefa per la mazza, & l'A-
ftutia,in tefa perle palle di cera, ò pece ch'usò Tefeo per faper ritrovarla via
d'ufcire,& per vecider quel fiero inoltro . Et potrebbe etici 'anco paricolare
in qualche particolarTuo penfier o , o fatto. Et per aueutura la face in quella
bellifsima gioftra in Fiandra,allaprefenza dell'Imperatore a r lo V. Oue
quello Signore Autor dell'irti p reta fu contra ìICom te d'AGA monte,
il quale per efler'fenza controuerlia giudicato vno de' più valorolì, & faggi,&
infieme de' più fortunati Caualieri, & Capitani, che er molti fecoli abbia
auuti l'Europa, volefle il Duca Ottauiomollrare chenonper quefto egli fi
fgomentaua di contraflare,& combatter feco,& che per efpugnarlo,o vincer
lo non lancerebbe in dietro alcuna cofa, che ogni uero, & valorofo Caualiero
potefTe vfare con la forza, & con l'ingegno. Nel che vieneà laudar fupremamente
il detto Conte poi che moftra,cheper refiftergli conuengallarcosì
auertito , & così follecico. Et nevien confequentemente a preparar tanto
maggior gloria à fé lteffo in quella vittoria, che già, s'abbia augurato di con-
feguirne. ;
O' pur* anco volendo noi interpretarla in vniuerfale, pofsiamo andar di-*
fcorrendo,che per ilLaberinto,& il Minotauro, compreli nella fauola, polla
intendere i trauagli, leauuerfità , le contrarietà, & gl'impedimenti della For-
tuna o de' maligini,& de gli auerfarij fuoi , l quali tutti li confidi , o fi voglia
augurar d'auer à vincere,& fuperarc con la Fortezza,con la Prudentia , & con
l'ingegno,ò altutia,come è già detto
Sono poi nell'Allegoria di quella fauola molte belle cofe, sì come è
per le palle di pece, che ftrinfcro,& ritennero'i dentisi Minotauro, inten-
dere l'ingordigia d'alcuni, la quale col dar Ior'in gola, cioè con denari, ò robe
li vinca, & leghi, o ritenga in modo, che fi pofFa poi conia Fortezza fi-
nir di debellare , & d'uccidere : Et più alcre sì fatte cofe poflbn comprenderli
in tal allegoria, cosìnelfilo come nella mazza. Cheo tutte, o parte poffanoauer
qualche bellifsimo fentimentofecreto, da feru i l'ali' autor dell' Imo re
fa con chi a lui pia cci un particolare, sì come s'è più volte detto,& repllicato
per qu ito Iibro,che debbono auer quali tutrerimprefenelì'eflcrloro.
Am q R o s a poti ebbe eflTer'aicor quella Imprefa ,& fondarli coli cfpo
nenjoin ambeducie parti, cioè, nell'una, chela Donna fofleper aucntura
qualche Origlile, o.uk conueniflè con quelle tregià dette coieican.par da
lei. O'piuiolto aell'ultra parte, cioè, che ilLa.crinto, ond'eiiono. ^.oila
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