Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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figliuoli,punita dalla madre , fenza più voler riceuer'à fé ì detti figliuoli irt
grati, fi veggia dall'infinita bontà, & mifericordia di elio padre, & Signor noftro
fuperato non folamente vn\rcello,ma ogn'altra creatura humana, & non
una, ma infinite volte,& Tempre fi degni di non follmente riceuere, ma anco-
ra richiamare, & come rapire a forza i Tuoi figliuoli,per in gratiùimi, & inde-
enifsimi, che efsi fieno. MaprcheinefFeto nei figliuoli del Pelicano non fi
ha,che efsi poi fi riconofcano,ò fi pentano dell'error loro, ne che mai fi riducano
con amore,& vmiltà vera alla madre,però tal caftigo dato loro dalla ma
dre di non .più curarli, ne volerli feco viene conforme a quelli di noi,che ofti
natamente perfiftono nel peccato: che in vltimo ladiuina giuftitia non può
mancare del fuo vero vflicio
Q v e s T o medefimo vcello,&in medefimaguifa di trarli il fangue per
falutede' fuoi figliuoli^ molto conueneuole a tutta la Chiefa vniuerfale,&
in particolare a tutti coloro,chehan gouerno dell'anime de' fideli. Onde vengono
molto degnamente chiamati Padri de* lor popoli . Perciochequefti,
quando fono buoni,& veri miniftri, & imitatori del Signor noftro, & veri pa
dri , non reftano d'efporre robe,fatiche , &ancor (bifognando ) il fangue prò
prio perconferuatione,rcftaurationc,& falutede' lor figliuoli fpirituali.Et fé
alla Chiefa tutta ,&à tutti i Prelati, & Miniftri di Crifto quefta raflbmiglianza
fi conuienc pienamente, come ho già detto, molto più fi conuiene poia
quelli, i quali fi vede, che alla prontez2a delfanimoloro abbiano hauute,&
abbiano tuttauia particolari occorrenze di ciò fare, sì come fi fa eflertr, forfè
più ch'à moltaltride' tempi noftri, accaduto a quello Cardinal D'avc v-
5 t A', dclqual è l'Imprefa del Pelicano qui di fopra pofhin difegno.Lequa
li occorrenze da tenerlo comein continuo efFercitio,non chepenfiero d'ado-
perarli ancor con molto rifehio della vita propria per la falutede' fuoi fi-
gliuoli,cioè de' popoli a lui commefsi in particolare,& di tutta la Santa Chie-
fa in vniuerfalcjdeila quale egli èprincipalifsimo membro , fi veggon in rutti
queft'anni adietro effer,più rorfe che ad altro fuo pari,:'.ccadure in numero
6 in grauirà a quello Signore.Ond'cgli sì come con gli effetti fi è inoltrato di
non fé ne fgomentar mai,ma di moftrarfene fempre più pronto,& più volonterofoncl
riceuerle,& efeguirle,cosìfi vede,che con quefta fuabellifsimalm
prefa ha voluto lame come vn generofo fegnoa fé Ìtefib,oue tener fempre
voltigli occhi 3& il penfìcr fuo. Onde l'imprefa tanto più ha del bello, & del
fanto,quantochevienealui flefìo, & a gli altri a far come vn importantifsimo
argomento,fotto la doppia diuerhfsima comparatione dell'iftoria & delrallegoria,cioèchefein
vn femplice vccello,tanto inferiore alla dignità dell'
huomo,& fé all'incontro nel Signore, &Redentor noftro, tanto fuperioread
ogni vmana dignità, clic non vi fi puòtrouar grado alcuno diraflomi-
glianza -, li vcdctarcfFetto di fpargere il fangue proprio per la fallite de'lor
figliuoli, che deurà far'un'huomo, dotato di ragione & d'intelletto, &tan
to obligato per natura, per diuine inftitutioni,& per sì gloriofo efempio del
Signor fuo? Lequai cofe tutte, così perla vaghezza delle figurc,comc per
la inarauigliolà natura dell'vcello, & per la molto più marauigliofa & rnfini
ta bontà di etto R.c j dentor hoftro, che con effe fi rapprafenta>&comc poi
p^r la pietà & generodtà dcll'mtentione dell'Autor tuo, fanno certamente
l'Imprefa