Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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1AC0M0 FOSCARINi;
tifsima dignità di Procvratore di S. Marco,titoIo,& dignità(co
mes'è detto,) principalifsima,doppo quelladel Doge.
Quello Signore dunque., da ogni parte Illuft ri fs imo, & nobilifsimo ha
vfato ne gli anni adietro, & vfa tuttauia queftalmprefa del Cauallo Pega
feo fbpra tre Monti , & con il volto , & volo uerfo una della che gli fti fopra,
con il Matto Svblimia Scopvs. per efpofition della quale
fi potria dire,che egli con tal Imprefa abbia uoluto i coprire il péfiero,&
defiderio fuo effer tutto uplto alle cofe più alte,& più gràdi,che gli fi poffono
prefentare pert>eneflcio & onore della fua patria,forf« da lui figurata
per la Stella/uperando ogni difficili rà,& Top portando ogni fatica per
gtande & difficile che fia, intera tal uolta per i monti,che fono fotro il cauallo^
alla quale dà detta fua Repub. farà efpofto ; & in quefto proposto
ferii endofi del Motto , Sublimia Scopus ; venga quafi & alla ludetta
fua Repub.& à fé medefimo à dire,che lo fcopo,& il fine de'fuoi penfierì,
fono di tuttauia poggiare,& afeendere alle cofe alte, & importanti,ancor
che ò gli accidenti del Mondo, ò lamalignità,ò inuidia de gli huomini
gli opponeffero contraoccu!ti,& difficili impedimenti . O puranco,par
landò con detta Imprefa al fuo Principe,^ alla fua Rep. dice(Te,che fi come
in quei carichi,& in quei bifogni , che gli veniuano dati egli prontamente^
felicemente ne procurauà ogni ottimo fine, checofi parimente
poteuano fperar di lui ogni altra maggiore,^ perfetta riufeita in ogni al
tira importante occafione ; poiché il fuo anìmo,& il fuo defiderio ,,era di
tuttauia andare inalbandoli verfo le ftelle,& uerfo il cielo,mediante le o-
peràtioni, la fede , & uirrù fua , paffando fopra i tre famofi Monti della
Beotia , oue dicono I Poeti effer fituati i fonti di Aganippe, Elicona,
& Parnafo
Ne faria forfè fuori di credenza il dire,che quefto Signore tutto,pieno
di carità,& di religione , aueffe moralmente formata quefta Imprefa ,&
con erta uoluto far chiaro al Mondo, che egli non cura, ne fa conto delle
grandczze,& de gli honori,ehe gli uengono prefentati auanti , fé non in
quanto fieno per beneficìo,& gloria della Patria,& de* fuoi cittadini, ma
che da quello in poi,egli non vi penfa punto,poiche tutte le fuefperanze,&i
fuoi pen fieri fono volti & collocati in luogo più fublime, & più al
to,che è in Dio benedetto, vero onore,vero fcopo,verobene,& certaquie
te delle anime noftre,& in cui debbono efler volte,& dirizzate tutte lena
ftre operationi.
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