Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

I M P E K A T O R E w§
& Imperatori.Onde,come è dètto,fi fuol figurare in fignifi catione di rimun§
ratione,& di premio,& vfauafì ancor pariméte per coronar i Poeti degni.Ondc
con molta pru3entia , & generofità vera, fi vede quello prudentifsimo oc
generofìfsimo Principe auer voluto milleriofamente inferire,che nel rimun*
rar'i feruiuj,& le virtù,fi debbia effcr 'pretti fs imo,& efpedito',& nòafpettar,*
come molti fanno,ò di morir efsi prima,ò che muoia coloro, cheda loro fon
degni d'effer premiati,ò di farlo fuor d"occafìone,ò di tempo,chc à chi lo rice
uè fìa poco ad vtile,ò con tanto flento,& con tanto mal'animo, che da quei,
che lo riceuono,nefìen poco aggraditi,& daquei,chelo veggono,ò intendono,poco
lodati . La qual fomma prudentia', :& magnanimità, Congiunte con
fomma giuflitia, & fomma clementia di non efTer precipitofo nel danneggia^
re,ò punire, non lento,o tardo nel rimunerare, & giouar'altrui,quanto, & come
fieno fiate conofciute,& vfate da gli antichi Principi,& quanto fi conofea
no & vfìn'oggi da inoflri, cioè da chi nulla, da chi poco, da chi molto , & da
chi moltifsimo,& cófequentemente quanto,& a chi nulla,poco,molto,o mol
tifsimo il non farlo fìa di danno per molte vie,& il farlo fìa giouamento, può
ciafeuno andar confìderandOj& riconofeendo da femedefìmo,efTendoi Prin
cipi quella cittàpoflafopraimonti, che non può celarfì, la qual fu diuifata
dal Signor noftro . Et nel propolìto dì quefla Imprefa mi ballerà di ricordare
come queflo gran Re,che ne è Autore,fi è fatto fin quafì dalle fafee conosce-
re d'auer da Dio queflo gran dono della magnanimità, & della prudentia, ancor
che quella vogliono alcuni no poter'effér ne i fanctultì,poi che dicon farli
dall'eiperientia di moltecofe.Ma cóceduto loro.che così iìa,fì verrà per quello
tanto piùa verificarfi quello,che qui poco auanti ho toccato, cioè, chein
quello Signore fìa venuta più per efpreflo dono di Dioiche per ordinario cor
fo della natura, Si come ha fempre cótinuamente mofl'rato con gli effetti tutto
quello,che leggiadraméte fi propone con talImprefa.Et effendo col procc
dere,& crefeer degli anni,& ancora dell'autorità, & gradezza fua venuto prò
portioRatamente crefeendo la dimoflratione,& l'effetto delle già dette impor
tantifsime virtù vere,fì può ficuramente far giudicio,che fìa per venirle dimo
flrando al prefente,quando egH fi truoua nel più belfiore dell'età fua,fupremo
Imperator de Grifliani, che fenzalcuna controuerfìa è la prima dignità
del mondo,cugino,& cognato del Re Filippo, degnam ente chiamato Cato
lico,il quale così di titoli,come di Regni,di potéza,di grandezza verà,& fopra
tutto di fplendore,& di vera gloria è il maggior Re di Cri flianità.Finalm ente
egli poi queflo altifsimo Principe,di cui èl'Imprefa, trouandofì auer i Regni
deU'Vngheria,della Boemia,&c.& principalmete circondato di fratelli,& figli
uoli, tutti degni di qual fi voglia gran mcnarchia,& congiunto di fangue &
d'affinità con quafì tutti iprimi,& più importanti Principi di Criflianità, e in
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tanto grande opinione,&eflimationedelmondo,che di Prudentia, di Bontà,
di Splendidezza,& di Valore,non li riconofee il mondo alcun fuperiore , per
no dir'eguale.Onde,come cominciai a dire,fia facilifsima cofa il far giudicio,
che con breuifsimo proceffo di tempo, aggiungendoli all'animo