Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

»44 DI GVI. BAL. FEL. D. ROV. DVCA D'VRB.
poteffe nafcer marauiglia,come l'entrate Se facoltà fue poflàno continuamene
te fbpplire à tanto , & mafsimamente vedendo che i fuoi fudditi fono i men
grauati, & così ben trattati , come quelli di qual fi voglia altro buon Principe
di Chriftianità, potrà queftamarauiglia fari! minore confiderandofi, no dico
folamente quella communefentenza, la qual'in foftanza dice, che Idd o fi
fa conofeere larghifsimo teforiere de gli animi grandi, ma dico ancor quello,
che fra noi mortali fi può riconofeere, & confiderar più chiaramente, cioè, il
riltnngere ò rifecar le fpefe vanerelle quali par che molti Principi fieno co
me fatalmente inclinati,fpcndendoftraboccheuolifsimamente in cofe,che alla
guifa delle Piraufte moiono quel giorno medefimo nel qual nafeono, con
che poi fon forzati mancare alla famiglia , à gli amici , & principalmente alla
gloriatila confcienza,&anco all'utile di femedefimi,non potendo un Princi-
jAtuer cofa di maggiorVtiliti ,che l'eflere amateli che contien feco per infi-
nite vie quafi tutta l'importanza non folo dell'eflàltatione, & delle ricchezze,
maancor della couferuatione de gli Stati , &fpeffe volte della vita loro. La
qual pru dentia, & la qual virtù, con tutte l'altr e dette di fopra, ò che pofTon
dirfi, fi vede , Se intende, che quello Signor non fi contenta di folamente ab-
bracciar con gli effetti quanto più fia pofsibile, ma che ancora fé ne ha volu-»
to con quella già detta Imprefa proporre come un fegno, & vna falda Meta,
oue fempre fien volti i penfieri così fuoi , come d' ogn' altro , che da
luipoffaauer cagione, inoltrando in vniuerfale, che così Dio,
il fuo Re, & il mondo à lui, com'egli ad ogn'altro , fien
fempre per moftrar fegni,& effetti di giuftifsimo
guiderdone, fecondo che ciafeun d'efsi
con l'o perationi virtuofe fi moftrerà
pronto , &diligen-
tifsimo fopra gli al-
tri nel meri-
tarlo.
IRENE