Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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glihuomini ftcfsi fieno immortalar!, però veggiamo noi appreffoil mondo
quegli ellere di più gran pregio , che con ogni fcruor, & diligenza loro nediuengono
leguaci,& amatori , come che con incredibile ammirationc fi può
dir dell'Autor di quella Imprefa, il qua di continuo tutto impiegato conia
mente ,& con Icattionifucncgli ftudij piùnobi!i,& più importanti jha veramente
con la viuacità , & prontezza del iuo candidifsimo , & felicifsimo ingegno
fatto ftu pi r tutto il mondo. 11 che s'augurò egli con quella Imprefa, le
figure della quale lì veggono clTcr due, cioè vnlauro,& vnrufccllo , che d'intorno
irrigandocelo ra crefeere. La quale Imprefa fi vede fatta da lui mifteriofamente,poi
che egli fotto nome di Lauro in tendefe flcfio fapcndofi eflb Lauro
odoritènfsima pianta etler coni aerato ad Apollo padre , & dator delle vir-
tù. Il quale fra gli altri arbori èdi tarita flima, che anticamente fi coronauano
delle fu e fiondi gl'Imperatori , la quale vfanza ancor s'ollerua oggi dì ,
oltre che i Romani portauano il Lauro in fegno di vittoria, & di Trionfo.
Onde aucndo vn' Aquila nel più alto dell'aria lafciato cadere vna candidifsima
gallina, che nel becco aueua vn ramufcello di Lauro,nel grembo di Liuia Drufilla,chefu
poi moglie d'Augufto , fece credere a quei Popoli, cheGiouc
auefle mandato il Lauro dal Cielo per coronar gl'Impcratori^diche efsi trion-
fando fé ne faceuano corone, come fi legge nel Petrarca :
IlLaurofègna
Trionfo , ond'io fon degna . & altroue :
Al grande Augufto, che di uerde Lauro
Tre volte trionfando ornò la chioma,
medefimamente ancor del Lauro fi coronano i Poeti , come egli fteffo afferma
, chiamando il Lauro vittoriofb:
Arbor vittoriofo , e trionfale
Onor d'imperatori ,e di Poeti.
Vedefi ancor detto arbore efTere in tanta veneratone , che ragioneuolmente
fi può credere , che egli fia arbore cclcfte, conciofia cofa, che gl'i mpetuofi fol-
gori , i quali con tanta furia partendoli dal Cielo, per il più , crudelmente vanno
a percuotere i palagi deRe/alte Torri,& i più fuperbi edifieij del Mondo,
non toccano il Lauro giamai,come celebrando la dignità fua ne fa fede il medefimo
Petrarca.
E come il Lauro foglia
Conferua uerde'l pregio doneftade,
Olle non fpi'ra fulgore ne indegno
Vento mai, che raggraue. Et altroue:
Se'l honorata fronde,che preferiue
L'ira del ciel,quando il gran Gioue tona t
Non m'auefle difdetta la corona ,
Che fuole ornar,chi poetando fcriue.
Et per doue gli è venuta occasione di ragionar della virtù , & dell'eccellenza
di tal lietifsima pianta, & come l'Autore iftcììb ne difeorre ncll'Imprefa dcl-
l'Imperator Massimiliano, la qual pianta non (blamente è ficu-
ra dal fulmine, ma ancora opera , che il fulmine non percuota in qaei luo-
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