Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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34 IL CONTE FRANCESCO SFORZA.; donatagli da Gregorio x i . Pontefice in pago delli flipendij decorff;, dal qual tempo in poi fé n'è andata Cotignuola così fattamente conferuandofi, chehora in quefti noftri tempi è fenza dubbio vno de' buoni luoghi di Romagna ; effendo mafsime da Sforza fuo Cittadino Capitano» celebratifsimo fiata ne' tempi adietro abbellita, & onorata molto ; il qua la le fattone poi Signore con titolo di Conte da Gìouanni x i 1 1 . Papa, adornò di uarij & belli edifici; publici,& priuati ; riedificando le mura, & fermando così un felice principio alla nobilifsima famiglia Sforzesca in Italiana quale in pochifsimo'tempo,& con merauigliofa feli cita potè produrre cinque Duchi di Mi!ano,vna Imperatrice^ u e Reine, & tre Cardinali con infiniti altri Signori illuftrifsimi,& valorofifsimi, de* quali uanno pieni i libri,congloriofacommemoratione delle cole loro. Da quella famiglia1 dunque, & per propria uirrù,&per grandezza di-., flato nobili fsima,& principalifsima nell'Italia ebbero origine gli antichi progenitóri di quefto Francesco Sforza autore della prefente Imprefa,il quale udendo non foloimitare la gloria della fua caia, ma conferuarla,& accrefcerla^perandoilluiìremente,^'. uirruofamente,credo che con penfierodimanifeflaral mondo quello fuodefiderio, leuafle gli anni adietro queft'Imprefa del Cotogno,la quale vediamo effer fiata u fa. ta parimente,& dal Auo, & dal Padre fuo, col medefimo motto Fra* grantia Dvrant;. Volendo forfè inferirete fi come il Cotogno efra tutti gli altri frutii odorofifsimo,& che uè per llagione,nè perche fiafeparato dalla pianta natia,non perde gianiai, l'odore , & la bontàTua, anzi,chej& neU'uno,& nell'altro uà fempre tuttauia auanzando , mantenendo fempre la fua perfezione; che egli così (ancor che non pofsieda quella grandezza di ftatOjChe altre uolte poftederono i fuoi maggiori ) fperi di dar ogni giorno maggior odor di fe,& del Tuo ualore, & confe?uare con uirtuofo augumentp quella gloria , & quello fplendore alla fua cafa,che dalla uirtù di tanti inuitti Eroi ufeiti di efTa , quali ad ereditario pofleiTó uien gloriofamente chiamato, & rifofpinto; di maniera, che uectendofi apertamente quanto egli fia gìufiamente intento à cofi nobil penfierojfi può facilméte credere che tutto ciò fia per felicemente confeguire dalla diuina Maefli , uerfo la quale parimente fi uede hauer ogn'hora uoko l'animo fuo , & a guifadel Coto» gno appunto uoler tuttauia conferuarfi nell'odore ,& nella bontà Criftiana, a gloria non< meno propria,che della nofìrauera,&catolicaRo ligione. CIOVAN
GIOVANBATTISTA ss C A VALLAR A. K»^^BCT«ySB Veft'Imprefa del Cauallo Pegafeo, il quale poggiando verfo il Cielcco* piedi anteriori, ("eh e Co no le fue mani) porta l'accefa lampada, col Mot to. Sic Sic Ad SvpER.os,comeènuoua,fim- bolica , gratiofa, augufta,ofcura al uolgo , & in- telligibile a' dotti , cofi è conforme alla Criftiana intentione & uita del Signor Gio. Battista Cauallara autor fuo;perche fi vederne que fio gentilhuomo ha tutti i Tuoi penfieri collo* cari in Dio ianuisiitio&clementifsimo, porto che egli, uenendo per la grauità delle feienze pregiato , & adoperato da* grandi, potrebbe age uolmenteaccoftarfì alle grandezze mondane.& parimente, che quefìajlm prefa in fé chiude un fenfo grauifs. raccordato dalle facre Ietterei tutti i Fedeli, imptroche al 2i.Capo'di San Luca fi legge. Sint L ve e r nae Ardentes In M'-a nibvs Vestris. Nel qual luogo i fàtii Interpreti- per lucerna ardente efpongono Fede uiua,o Fede accompagnata con fop-ere della Carità . i>i che quefto Signore fotto figu- E 2 radei
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Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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