Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

£fc DI DONM'ALFONSO CARRAFA
©(Tentare a perfona del Mondo;ancor che alcuni efpofitori, vi dicati fopra del
le ciance puerili , cioè che i vaifalli andauano a pigliare tal giuramento , con le
inani,ò con le dita ligate,il che non è,ma fi bene alcuni buoni fcrittori dicono,
& in quell'atto pareua , & ad vn certo modo era così , che la mano del barone
aflallo, con quella del Re, fi veniuano a ftringere, & legare infieme, non che
veramente fi legaflèro
Ora, dopo quefto breuedifeorfo., non fuora di proposto, & di futile a
chi ne ha bifogno , volendo venire alla efpofìtione della Imprefà , & valermi
Adh fole congetture & confiderationi, come e quafi neceflàrio in tutte l'altre,
ho primieramente da ricordare, come quefto Donn'Alfonfo Carrara, di chi è
l'Imprefa, ancor che fia dell'vniuerfal ceppo della cafa Carrafa, nobilifsima
& antichifs ima in Napoli , tutta via in particolare è di ramo, fin da principio
notabilmente prìncipalifsimo, & nobilifsimo. Et fi troua chei fuoi maggiori,
da molte centinara di anni, furono baroni, di Tcrrioli, in Calabria, & Conti
di Terra Noua. ma poi Confaluo Ferrante cognominato il Cran Capitano,
per fuoi comodi o pcnfìeri,fi prefe il detto Contado di Terra Noua,dando lo
roin contracambio, il Contado di Soriano, & poi furono Duchi di Nocera
delle Pagani , iquali luoghi poffeggono ancora oggi. Per tanto quefta cafata è
fiata fempre copiofu di nobilifsimi perfonaggi,ehe per tutti i quarti,fono fta
ti fempre interamente Uluftrifsimi, & affini de i Re d'Aragona, & così parimente
fono fiati congiunti di confanguinità con Papa AlefTandro; talché, ol-
tre alle già dette ferenifsime, & nobihfsime cafate, Aragonia,& Borghi, per le
quali vengono ad efTere parimente congiunti con la Cafa da Efte , fempre no-
bilifsima & ueramente ferenifsima, vengono ancora ad efTere congiunti , & di
fàngue & dì affinità,con la Cafa di Chiaramonte, del Balfo, & de Conclubet-
ti, primi & principalifsimi del Regno di Napoli. Et quello che più fa al propofìto,
perla efpofìtione di quefta Imprefa, èchefenzaalcun dubbio,quefto
nobilifsimo ramo, in tante reuolutioni di quel Regno , per quafi tutti gli an-
ni a dietro, nelli quali fi può dire veramente, che lndufìi fuerunt in errorem
quam plurimi > etiam electi,non fi è tremata mai perfona, fé non perfettamen-
te, & interamente fìdelifsima ai Re di Ar.igona, &indi d'Auftria,chegiufta-
mente, & leggittimamente hanno fucceduto & perpetuamente fuccederanno
in quel Regno. Ma, per non ritrarmi molto indietro,ricorderòfolamcnte, il
I>uca Ferrante,chefù padre di quello Donn'Alfonfo di chi èl'Imprefa,ilqua
leFerrante, efTendo di età tencrifsima, guerreggiò con molto valore, & con
molta gloria , nelPvltimo affedio della Città di Napoli , da Francefi . poi, alla
guerra di Tunifi , feruì l'Imperatore fuo Signore, con far vna Galera tutta a
fuefpefe,& così con fomma fidelrà,& diuotione,continuòfin'allultima hora
della fua vita, lafciando la medefima fede, & deuotione ereditarii,nel figliuo-
Io,& in tutti i fuoi defcendenti,sì comeefemplarmente, &memorabihfsima
mente,fièvelutoin quefto Duca fuo figliuolo, di chi è l'Imprefa, ilquale oltre
alla continuata fede ordinaria effcndoquefti anni adictro da Papa Paolo
1 III. con lo aiuto del Redi Francia & di tanti altri Principi, mofla guerra
contra il Regno di Napoli,& eflTendo quefto Duca parente ftrettifsimo, & fupremamente
amato, & fauorito dal detto Pontifice , apprcfto del quale fi ri-
trouaua Don Tiberio fuo fratello p:r fecreto Camericro,onde, oltre alle virtù,
&