Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

X74
DI LVCRETU
Libera fermi al mitfCefare parùé.
Erha quello Signora voltato poi leggiadramentej'intention del lignificato
del Lauro. Perciochéoueil Petrarca volle con quello accennare al nome del
la Donna fua, che era Laura, quella «riLaufoTacratò ad Apollo, tenuto il
Sole, & Dio delle fcierfze, par che debbia uolcr intendere il lume dell'intel-
letto concedutole da Dio perconfcruatione dcll'onor fuo,& della fua ca-
rità. Et molto acconciamente fi mette il Lauro perla Cattiti , auendofì da*
Poeti, chein tal arbore fu conuertita Dafne, giouenecaflifsima, la quale ad
Apollo fteflò non volle acconfentir, che le faceffe macchia ncll'onor fuo.
Ond'egli dapoiche fu ceflato inluiquel furore, conuertì il desiderio fenfua-
le in vero , & perfètto amore , priuilegiando quell'arbore fopr'ogn'altra , così
»ellagloria,facendòla:
• Onor
d'Imperatori , e di Poeti
come nella perpetuità , & fieurezza , facendola ficura dalrulmine , & che non
perde mai laverdez2a, &lefrondifue, come la donna cafla non perde mai il
vigore della fua gloria
D e i, Collare di-diamanti, e di Topati; è cofa notifsima, che così il Petrar-
ca, com^, quella Signora han voluto intender fìmilmente la perfeueranza
della caflità, fcriuendofi, cheil Topatio rende calla la perfona, chelo porta,
sì comeft vede manifeilam ente, che pollo il vero Topatio nell'acqua bollente
fa mancar il bollore,& fpegne, ò raffrena quel feruor fuo . Et del Diamante
fi fa, che non cea^ejlierro, né à fuoco, di chea dietro nell'Imprefa del Mar-
chefe di Vico s'è ragionàto.^ifle.Camente. Et quello iieffo dichiarò altra vol-
ta il Petrarca ne* Trionfi: ji
Era la lor Vittorio^ infegna
Ouepur
In campo B i anco vn Candido Armellino ,'
Ch'oro fino, e Topati; al collo tenga
fi vede, che & nel campo bianco, & nella candidezza dell'Armelli
no vuol comprendere la purità , che fi ricerca nella Caflità vera . Et il fimil in
quello del Trionfo della Caflità parlando della fua Donna, che legò, &vin-
fe Amore :
Ella altea in dojjb il àt candidagonna,
• ! *Lofcudoininan,chemali>ide M'edufa,
D'un bel Diafpro eriuivna colonna,
%À la qual d'vna irimtzp Leteinfufa
Catena di Diamante, e di Topatio,
Che s'psòfra le Dorine, ogginon svfa,
Legare il vidi , efarne quello (Iratio ,
Che bafìò berià millaltre vendette
Et io per me nefui contento } efatto.
Ne' quai, ancorché per il noflropropofito non accada di confederar fé non la
candidezza della gonna, & la catena di Diamanti, & di Topatio, tutta via , per
non lafciar di giouar'ancor così per digrefsione à i begli ingegni , non reiterò
di ricordare,comc per certo fu non intera prudentia del Petrarca in quel luogo
fuor di bifogno in punger così bruttamente tutte le Donne del fuo tempo
in vniuerfalc,diccndo,che la catena di Diamanti, & di Topati;, per la qua-
le fieni*