Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

sitò DI DON LVIGI CARD. DA ESTE.
ile imprefa fofleda quel gotilifsimo giouene (tata Icuata qualche anno adiei
tro con penderò amorofo,potrebbedirc,che la parola A ltiora, non fi
riferifca à Loca, ci oc a luoghi più alci , ma che fìa pofta come foi tantiua
jnente,cioèche voglia dire, Cose Pi v alte, intendédo,che egliafpira
ò. cofe più alce, che à quelle, alle quali afpirò Prometeo,cheno moftrò d'afpi-
rar' ad alerò , che à farfi glonofo fra gli huomini, la oue egli afpira à cofe più
alte,cioè à leuarfi col mezo della bellezza dellaDonna fua,alla conremplationc
della bellezza infinita diDio,& però focto fìguradi Prometeo intenda fé fteflo
in atto di falire,nondi feendere, come neh'altrofentimento s'è detto, pò
Crebbe ancor auer voluto moitrare,che per feruir lei, & farle cofa grata, faria
fempre paratifsimo di far cofe, che trafeendano ogni forza, ò valore vmano.
Ne* quai fentimenti tutti, così ciafeuno da feiolo, come molto più tutti
infieme,rimprefa vienead efler belli fs ima,oltra che ateun'alrri h può creder,
che ven'ubbia forfe.più belli,& più airi, l'Autore ftcfTo, che l'na trouata,&
chel'ufa,non efTendo poisibile,ò almen facile,*. he per fole co
getturefi pofTain quefle cofe penetrar pienamente al viuo
neirintentionalcrui,&mafsimamente di prrfone di let
tere&di viuacifsimo ingegno,chefappian farle
con quefto raro artifìtio,di accennare folo
efteriormétequalchelumeperlor va
ghezza, & contenerne poi in fé
ftefsi intrinfecamete & co
me in fecreto , tutto
quello di più
importanza, che nelparticolar penfiero Se
difegno loro poflan dichiarare
& far noto à chi efsi
vogliono.
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