Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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D'ILOTA BREMBATA.
più toftoà Ce fteffa,chc tolta, & come morta in quanto a /e ogni citeriore
volimi diligenza altrui., ella per fcfteflTa fia per guardar«moko meglio la cafti
tà,&l'onor fuo_,chequal fi voglia altra Perfona non pàtria fare.
Ofors'anco, che perii Serpente voglia intendere i'onor del mondo ,il
quale molte volteòpcruna, ò per altra cagione, fi Iafcia uinccre nelle perfonepoco
forti, le quali attendono a moflrarfi buone & cafre foloconla ru-
ftichcz2a,òipocriiìa, & dimoferationc efteriorc, sì come]Cuori della porta è
figurato il Serpente in quell'orto .Sopra del qual penficro èquefto vago So-
netto del Conte Gio . Battifra Brembatoin lingua Spagnuola , della qual lin-
gua' intende , che quella Signora fi diletta molto ,&ne uanno attorno leggiadrifsimi
componimenti
De las efyeridas là famoja htierta Mejor las guardare , fibre la puma .
, La hermofiwaes de vos hermofa Tffeo, Tor que os mìraìs nò en lhorra,en que u&
Tel arbol de las frucias doro veo El mundo vano,mas à la deuda, (nea
Que la caflidad es,qut en vos refiterta. En quefois alfenor>que os donò tanto,
Mas laferpiente aguardadora,mucrta ,
T'ansi os fiondo en elpoderfufanto
Labonrraes delmudo,que plìda creo; Senora,a gnardareismejor fin dada
Terò es efer ipto en mnygentil rodeo El,que celoja ansi l'alma deffea .
Oue ho da ricordar perchi n'ha bifbgno, come quel nome j che in Italiano
diciamo Is o tt a , in lingua Spagnuola fi dice Y s eO, come in molti li-
bri Spagnubli& particolarmente nel Furiofo tradotto da V R R e Ajchiarif-
flma mente fi può vedere .
Si potrebbe ancor dire, che per la ricchezza dell'arbore, & perlanobiltà
de'frutti fia denotato qualche alt o,& nobil penfiero di quefta Signora , & per
il Dragone morto fia intefa la parteirragioneUole, cheèilfenfojilqual men
tre che appcrifee cuftodire il detto penfiero, è fcacciato da lei ,& morto in
quanto à lei^òY però dice, To meior las guardare , cioè ,Iolo guarderò meglio
con la mente , ò con l'intelletto , che in noi è la parte ragioneuole . Alla quale
interpretatione m ha moffo un bcllifsimo Sonetto della detta Signora Al
qual'è qucfto
altopenfier^ ch'ogn'altro mìo penfiero Con la virtù del R^e de' lumi altero .
Dal cor mifgombra ognhor t come far Dunque^fel Ciel,con corde à la T^atura,
Ofiura nube chiaro ardente Sole, (fuole Confente,e -puolycbe fol'ei meco fiia ,
Di girai citi mi moslra il camin vero. Chi fia polente indi Iettarlo mai?
QueHo fol tien del petto mio l'impero , Siami,pur quanto può , Fortuna ria
£n me c>ia defìrforma parole ,
Contraria ogn'hor ch'à la celesle cura
t
Cerne juol -pago *April rofe^e viole T^on potrà contrafiar'cllagiama'u
LVIGI