Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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DI LVCRETIA
generofamente con ogni forte di perfone,con chi abbia auutì riégotij , andar*'
attorno in diuerfi luoghi, efTendo ella nata in Mantoa,& auendo Stato, & poffefsioni
nel Dominio Veneto,& in quello di Ferrara.Nel che,oltre che ha prò
curato fempre di tener modi degni del parentato Tuo, & di fé ftefla , andando
fempre con donne,& con huomini dei fuo fanguc,& nelleparole,ne i modi,&
in tutti i fuoi andari auendo fempre congiunta co la generofa, & (ignorile pia
ceuolezza.roneftà,&prudcntia,hapoi(per quanto fi può credere) voluto con
quella Imprefa moitrarc, che ella per conferuar non meno l'integrità della fa
ma,chela vera caftità, &oneftà fua,auea priuilegio,& monile,ò catena di mol
tomaggior virtù, che quella de Topatij,& Diamanti terreni , & dell'autorità
di Cefare Imperatore.Del quale fcriuono alcuni, che folca ad alcune Ceruc
ò ancor Cerui attaccarci collo vn monile con lettere , che diceffero
NOLI ME TANGERE, Q^VIA CAESARIS SVM.
Il che fa rapprefentar'if Petrarca con quei verfìpur di fopra allegati:
Neffun mi tocchi,al bel collo d'intorno >
Scritt'atfea di Diamanti, e di Topati, .
Libera farmi al mio Cefare panie
Ancor che in effetto non di Cefare, ma d'Aieflàndro Magno ferme Plinio
emetta cofadilafciar'i Cerui col fuomonileal collo, & con lettere .Onde fc
ce trouauano doppo i cent'anni per li bofchi.Da che fi certifìcaua,che i Cer-
ui fieno di lunghissima vita.
Ne'qnai verfi il Petrarca per quel C e s a r e, che Laura chiama il fuo Ce
fare,ha voluto intender'Iddio,Re de'Rc, & Imperator de gl'Imperatori . Ma
perche in effetto quel nome di Cefare, è fatto da etimologia d'effetto morta-
le,per effer egli flato cauato dal ventre della madre morta, & aperta con fer-
ro , fi vede, che quefta Signora alla fua Imprefa ha voluto trouar' una voce,
chefia di molto maggior dignità, comprendendo pur il medefìmo . Qnde
non ha detto la parola Cefare, ma Avcvs to. La qual voce, e molto più
degna d'etimologia,& di fìgnificatione,che quella di Cefare . Et per aggiunger
à detta parola,&infìemeà tuta l'Imprefa maggior' efprefsione,& mag-
gior dignità, vi ha quefta Signora voluto aggiungerla parola, FelUioriy dicen-
do, A* più felice Augufto io fon faera,ò in protettione, che none quello dell'altre,di
chi fi ha mentione ne gli fcrittori,cioè,àD io, òàCRisTo,po
tentifsimo difenforc,& conferuatore della giuftitia, delTinocentia , delia pu-
jità,& d'ogni cafta,& fantifsima intentione.
Oue la Parola Feliciori s'intende non folo in quanto alla felicità
perfetta di Dio in fé fteflb,ma ancora in quanto à quella, che per fua infinita
clementia fi degna di communicar'a noi, fue vmilifsime creature, effendo co
fa nota,chela parola Felice in Latino fi vfa non folamente per colui,ch'è felice
in fé ftefTo.ma ancora per colui, che può far felice alt rui,come fra molti altri
e quello di Virgilio:
SisfdìxjioHrumq.teucs tfu&cumejue taborem ,
Etilmedeiìmofifaancoànoijchesì fpeflò diciamo,giorno fcIice,hora félice,!tato
felice>& altri tali non perche tisi fieno in fé ftefsi felici , rea perche
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Junno