Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

IACOMO SORANZO. 47
no nel proemio dell'Ind.) Imperatoria Maieftatem non folùm armis decoratam,fed
etiam legibus oportet effe armatam, vt vtrunqne tempns &
bellorumj& pacis recite pofsit gubernari . Atto fimile,o di pigliare , o di
iripofare vedefi far'al Pardo ;percioche (come ne fcriffe Eliano) il Pardo
nella Mauritania è animale fortifsimo,bellifsimo,& velocissimo , & pur è
infettato dalle Simie copiofiftime in quella regione, ò per oltraggio di
certi gefli,che lor fanno,o per afsimpatia di natura , ne le può prender
conia velocità del fuo corfo; perche leggiadramente falifcono fopra arbori
folti,doue il Pardo per la grauezza,& grandezza del fuo corpo non
le pud ne feguire,nèprehdere,ma più accorto di quelle ftendefi tutto fòt
to quegli albori fu'l terreno in modo tale con gltocchi chiufi,nè punto re
fpirando,che quelle beftie(ancorcheaflutifsime)lo tengono permortp
compitamente; perii che mandano vna più audace dell'altre a fpiar la
cofa; la qual fcefa, via primafin accoftarfi)grandifsima auuertéza; & fcac
ciando il timore,gli va più appreflb,& vedendogli gli occhi ferrati,nè fen
tendo,che punto refpiri % ella lenza ofFefa fa fede all'altre effer ficuro l'aui
cfnarfèglijper la qual cofa tutte eli cocorrono fbpra,& moftrano ne' gefti
grande allegrezza,lungamente tefteggiando : ma il Pardo doppo auerle
lòpportate un pezzo, quando gir par tempo di uendicarfi fi drizza, & à
uoglia fua ne fa con l'unghie,& co i denti quella flrage,che uuole ; talché
in quella attione il Pardo , o che fi vede ripofare,àimpadronirfi del fuo
nemico . Da quella bellifsima proprietà naturale,o d'accortezza,che dir
uogliamo,del Pardo,prefe quefto Signore l'Imprefa col detto motto,Avr
Capio, Avt Qv i e s e o . il quale tanto più fé gli conuiene,quanto
che fi uede rifolutifsimo in tutte le co fé, che egli ha da fare,iequali fen-
2a impedimento. di dubbietàjCheroritardijO le lafciafubito, o l'effequi-
fee affatto; percioche fi legge,che feil Pardo in tre (alti non piglia quello*
che fegue,fdegnato fi lieua da tal, imprefa,& fi acqueta, ancor che fia audacifsimo
al pari d'ogni altro animale. La magnanimità del qua! motto
pare,che quefto Signore abbia tolto daquel detto,che anticamente è fla
to ufato da' fuoi progenitori intorno all'arme della cafà Soranza,
che Ignari s Fort vna Non Favet, alludendo peruia dico
trari; à quel di Virgilio,,
^ud'aces Fortuna umat , timìdosq; repellit .
benché egli ciò tentaffe con una magnanima audacit£,& ne impetrale
l'aiuto,&fauore dellaFortuna,pureSequìilfuo proponimento di uoler
adoperarli nel magiflrato fuo, &nonneftar inutile a uoglie altrui,& effequire
quel precetto , Autbellandnm.autquiefcendum .. Nella qual oc
cafionefuancoProueditore general dell'armata nell'anno fecondo della
«ittorìa auuta contra Selino Ottomano alli Corzolari, & eflendo il nemi
co rinforzato con un'altra bellicofifsima armata, & per timore ritirato
in porto a capo Mattapan,&auendogli l'armata della Lega prefentata
la giornata,& ftando< tuttauial'una parte , & l'altra fofpefà, immediate,
eglifoloproruppes&aflalfe ilnemico,inuitando i compagni a feguitarlo,&eflendo
paffato molto auanti , fatto uoltare il corno finiftro inimico
> & feguitandolo con molto danno delle loro Gajee,& uittoriofo, non.
effende*