Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

C & N AC K O. 42.1
Abbi amo poi nelle iftoriefacre, o vite d'huomini fanti, che alcuni
d'efsi nell'eremo con la gran virtù della diuotione & fede loro à Dio fantifsimo,&
coi meriti della bontà loro han ridotti Leoni, non folamente ad
obedireal freno, ma ancora à feruir da fé ftefsi, ò foli, à portar fome, & à far
loro altri tai feruitij, come gli animali domeftici, & come feruenti con fomma
fede.
Ora venendo all'efpofitione dell'Imprefa, per la quale s'è ricordato tutto
quefto, dico, che primieramente efTendo fatta &vfatada gentil'huomo
giouene & di gentil'animo, fi può facilmente credere, che ella fia in foggetto
amorofo, & che per il Leone intenda la fierezza della Donna amata, come
altre volte è accaduto in quefto volume di ricordare, che fpeffofogliono gli
amanti così defcriuerla. Onde con la figura d'elfo Leone così fottopofto al
ingenìum, voglia augurarli & prometterfi di
freno, & col Motto, Di e s , &
deuer col tempo , & con l'ingegno fuo vincer cotal fierezza, & ridurla à man
fuetudine. Et finalmente poflòno in quefta cadere, ò accomodarli, &conuenir
leggiadrifsimamentc tutte quelle efpofitioni in quanto à quefto fog-
geto Amorofo , che nell'Imprefa d'Alberto Badoero , pofta qui pochi fogli
adietro, fi fon ricordate, così nel vincer con l'ingegno fuo la fierezza, &la
crudeltà della Donna amata , come nel vincer forfè fé fteflb , & la gran forza
dell'amor fuo, con riconofeerfi d'amar Donna ingrata , &fdegnarfi, &di-
fporfi di non più amarla.
M a effendo l'Autor di quefta Imprefa, Dottor di Leggi , &huomo di
molto valore, tutto impiegato in maneggi onorati, & auendo moftrato fempre
molta viuacità d'ingegno, & molti lumi d'altezza d'animo, potrebbe for
le più conueneuolmente dirfi, che s'auefle fabricata quefta Imprefa, ben con
intentione, che efteriormente polla valerli in foggetto amorofo conia fua
Donna, ò con chi altri gli fia in grado, ma che poi più adentro podi fcruirii
in generale ad augurarli, & ancor promettere a fé & ad altri, che, sì come col
tempo, de con l'ingegno , vn animo rifoluto, può & fa condurre a fine sì fatico
fa, & pericolofa imprefa di domare & frenare un'animale sì feroce, & fpauenteuole
, com'è il Leone , cofi egli fperi con la molta & continua diligenza
&operaticn fua, di condurre a fine ogni fuo degno & onorato penfierc in
qual fi voglia gran cofa, per difficilifsima, & quali impofsibile, che ella foffe.
Et particolarmente, poi che la parola INGE4NIVM cenedàluce,
potrebbe auerfi modeftifsimamente augurato d'auer col mezo delle fue vir-
tù a diuenir tale, che n'abbia da far quali ftu^pir il mondo, come fi fa nel veder
vn tanto & cofi potente & feroce animale obedir al freno
D 1 quefto medefimo Gentil'huomo è andata ancor'attorno da già più
anni queft'altralmprefa.