Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

F O L L I E R O. 471.
Però turbata nel primier'aflalto.
Non ebbe tanto,nè vigor,nè fpatio.
Che pocelfe al bifogno prender l'arme.
O' pur'al poggio fatticofo , & alto
Ritrarmi accortamente &c.
Sopra quella bellis fima confideratione adunque,& molt'altre^h'io ne tac
ciò, per non di/tendermi in infinito , fi può credere , che ila fiata dall'Autor
fuo fundata qiicfl Imprcfa 3 lacuale è vn Monte con vna Palma , & vn Lauro
in cima ,& col Motto
ARDVA VfRTVTEM.
Tratto fenza dubbio da quello di Silio Italico.
traila virtutem profert via , afeendite primi '&c.
Et da Oneflo,& Prodico Poeti,Et da Cebete Filofofo nella fua moral tauola
Et da Pitagora con la fua lettera Y. celebrata poi da Virgilio, fé pur fuo è
quello Epigramma,& da molti altri è flato con diuerfe parole, ò maniere det-
to il medclìmo in foftanza, cioè , che per falire alla virtù , & indi confeguente*
mente alla gloria., conuien'afeendere per via faticofa,& erta, & principalmen
te tfiodo Greco con quei bcllisiìmi verfi,che Marco Tullio configlia poi a
Lcpta fuo amicOjCh'egli faccia imparar dal figliuolo . Il che tutto con vaghifc
fima leggiadria raccolfein foftanza il Petrarca in quel Sonetto, Amor pian-
geua,nella chiufà del quale dice à coltura chi lo fcriueua
E Te tornando a lamorofa vita
Per fami al bel defio volger le fpalle
Trouafte per la via follati ò poggi
Fu per moftrar quant è fpinofo il calle ,
E quanto alpeflra , e dura la falita , -
Onde al vero valor conuien,c'huom poggi.
Ne è fuor di quello proposito il considerare , che le fàcre lettere mettono ,
cheilParadifo terreftre ftia in alto. Onde il diuino Ariofto , tutto morale,
& tutto miftico , per fami falire Aflolfo,Io prouide del cauallo alato,col qua-
le intefe quelle due ale, che Platone ricerca nell'anima noftra per folleuarci
al Cielo sì come ella le traffe feco fcendendone,& le perde poi, che fi racchiu
de in quello career terreno,con poterle però racquiftar Tempre , che ella procuri
di fpogliarfi della fomma de'vitij , & purificarli con le chiarijfime acque
delle virtù.
Si può adunque credere,che quello gentil'huomo,di chi è lTmprefa,auendo
fin dalla fua fanciullezza propoflo di voler co la nobiltà del fangue,& con
lo fplendor de'fuoi aggiunger alla fuprema gloria delle lettere , & delle virtù,
& ricordeuolcjche
Rade volte adi uien,ch'à l'alte Imprefè
Fortuna ingiuriofa non contraili.
leuafle cjuefta Imprefa del Monte , oue fi vede figurato vn calle flrettisfimo
&in