Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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4--« IL CONTE GIOVANBATTISTA BR. M. di qualche particolar fuo peniiero.Etfapendo/ì ancoraché cosìiFilofofi,cO mei Poeti hanno detto, che la virtù, & e onfegu eri temente la vera gloriafìa porta in luogo eminente, ouc conuenga andar con fudori& fatiche, potrebbe ^crederli, che quefto Signore sì come mortra con l'opere, così abbia voluto dimortrar con queft'imprcfa, che egli quanto può s'affatica perfalirui,& per confcgu'irle. M a perche oltre à ciò il detto Signore ha feruito con onoratifsimi gradi l'Imperator Car iô V; & fcrue tuttauia il Re F i l i p p o, fuo figliuolo, potrebbe forfè più torto con quefta Imprcfa aiièr voluto inferire l'alleggrez- 2a dell'animo fuo in conofeerfi di feruire a i più alti,& degni Principi di tutto il mondo,& mortrar fimilmente il quelle Matita, che nel feruirles'ingegneria & fisforzeria d'auar:zarc,& fuperar'ogn'ultrocoldefìderio, con la prontezza deH'ani.mo,& con ogni effetto, che àlui farà mai pofsibile. Perche poi ìimigliantcmcntequefco Caualicre con la gentilezza del fangue & delle maniere , co i componimenti, con l'ai mcggiare,& con ogn 'altra illu Pire operation fua pa r che abbia fatto conofeere ài non efler contumace alle diuinefìamme d'onefto amore,(ì potriafargiudicio,che in quella Jm- prefa abbia voluto forfè india ft.rioiàmen te ccprirc,& difeoprirca chi glie in grado il millicofcntimentoamorofc de' fuoipenfieri, i quali voglia mortrar d'aucr collocati quanto più ha potuto altamente. Nelqualfentimentoamorofo l'Imprefa vien ad efler- uc-ra mente vaghifsima,& non folo a laudar Sommamente la Donna fua , con defcriuerla fu prema ad ogn'altra, &a lignificar parimente a lei & al mondo l'altezza dell'amor fuo verfo lei, ma ancora a di- uiortrarcjche egli non fiora per e eflar mai di procurar d'inalzarla, & effaltarla quanto più li fai ù pofsibilc. Oue ancora potrebbe dii fi,che sì come qual fi vo glia grandifsimo Principe non balla col defìderio, col volere, & con le forze del corpo fuo a fabricar vna Città,ma li conuenga valerti dell'opera , ò aiuto altrui,così egli per cflaltare,& portar gloriofamentcfublimencl cofpetto del monco la Dònna fua, procureria cqn ogni sforzo di poter valerli de gli aiuti di tutti i migliori Scrittori, che hoggi tieno . Onde in ciafeuno di quelli Sentimenti per fé foli , ma molto più poi con tutti infieme, viene l'Imprefa ad effer bellissima per ogni parte . Oltre che fi può - ragioneuolmente credere, che molto più alti, & più ec- cellenti ne debbia auer l'Autore llcffo , da poter feruirfene con chi gli aggradarsi come nelle regole, & altroue s'è più volte detto . & replicato per queito libro, che ; ogni bella & perfetta Imprefa deurebbe .' auere. GIO-
Gì O V A N4«* BATTISTA PALATINO. |Anno Detto Moni Moderni Scrittori, cheranimaletto,ilqualcommunemente oggi l'Italia chiama Farfalla, fiaquelmedefimOjtheda'Grecij&da'La tini è detto Pyralis,òPiraufh,& in teftimonio allegano Plinio nel 36". Capitolo del libro X 1. Nel che per certo lì fono grandemente ingannati.Perciochein quel luogo Plinio feri ile, che Pirali,òPiraufìaèanimalerro picciolo com'vnamofca,ilqual fi genera, ònafee nel fuoco, & in tifo viue, &perognipoco,chefenedifcofti J ò par- taci muore fubito. Del qua! Plinio le proprie parole fon quelle. , ., In Cip rijs pr0 ijsjoYnaùbus ex medio ignemaioris mufea magmtudinis uolat pen , , natum quadrupes^pptllaturpìralis^ quibujdam Tiranni a.Qnandiu e/t in igne , , wttit, dim euafu tensore pauto noUtUimoritur . Et niente
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Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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