Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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pretatione,la qual potrebbe efTere nella mente dall'Autor fuo,èV quella e, che
con le due intentioni già dette » cioèl'vna nella contemplatane della bellez-
za della donna fua , l'altra in quella del fommo Iddio ne poffa l'Autore auer'
vn'altra , che fia come meza fra quelle due , cioèl'amore. Se il defiderio dell»
gloria , la quale auendo origine qui fra noi nelle mondane operationi , fi vicn
poi a finir tutta in Dio.Òuero la quale all'incontro auendo origine,& fonte, Se
principio da Dio primo, & vero fonte d'ogni gloria,& d'ogni bene, fi venga k
finire & à far goder quifra noi . Et per confermatione di quello pender mio ,
chea quello fplendor & à quella gloria polla certamente auer auuto intentione
quel Signore con quella Imprefa,mi viene in propolìto di ricordare
Come la cafa CoLLALTAè Hata nobilissima da già molt'anni,& ha per
ogni tempo dati di fé huomini di grandifsimo valore, & ftima preflo a mol-
ti Imperatori paflàtijMaper non ci tirar molto indietro, abbia notabililsima
memoria del ConteT oliert o,ilquale,ancor che nonfulfellipendi*
to da' Signori Venetiani, nientedimeno per l'affettione, che quella valorofifsima
Cafa ha fempre portata a quello Dominio,venendo gl'Vngheri a far guerra
nel Campardo preflfo.a Conigliano,fimifeil detto Conte Tolberto con
buon numero di baleftrieri,a Cauallo a fue Ipefe contra di loro con tanto va-
lore, che gli ruppe,& mandò in rouma.La ondeil detto Dominio fempre gra-
ti fsimo con chi lo merita, fece gentil'huomo Venetiano lui con tutti i fuoi di-
fendenti pcrpetuamente.Sì come tuttauia continuano d'eflere con molta beneuo!enza,&
eftimatione.Et fra più fpeciofi rami,ch'oggi lì troua auer la dee
ta cafa Collalta, è vno de' principali quello Conte Pompilio, di chi è l'Impre-
fa, il quale fin dalla prima fua fanciullezza deflinando tutti i fuoi peniìerial
feruitio di detti Signori , cominciò a metterlo in effetto in Dalmatia al tempo
della guerra Turchefca fottola difciplina di quel gran Camillo Orlino,'che
farà fempre vn perpetuo fplendor della nollra Italia,& fenza che quello Conte
Pompilio volelTe alcuno llipendio da' detti Signori Venetiani, feruì molto
onoratamente in tutte quelle fattionicon molti onorati foldati , che teneua
a fue fpefe.Poi finita quella guerra, & egli trouandofi giouenifsimo tutto deli
derofojdi poter feruire i fuoi Signori , quanto meglio folTe pofsibile, fi diede
ad andar per l'Italia, Alemagna, Fiandra,& Francia,& altre prouincie , per eoa
(ìderar,& imparar quelle cofe,che poffono migliorare vn foldato,& vn Capitano,&
ancor che per ogni tempo da diuerlì Principi gli fieno Hate offerte con
ditioni onoratifsime, egli non ha malvoluto accettar feruitio d'alcuno eflendofi
tutto dellinato à quello de' eia detti Signori fuoi.Ilche fi può eflèr da me
ricordato in propolìto dell'efpof ition dell'Imprefa nel fentimento , chepoco
auantiho toccato,cioè cheper le nuuole,lequali mollrano di volere olfufeare
il Sole de* fuoi penfieri,cioè per li trauagli,che fogliono auenire infiniti nell'ef
fercitio della guerra , egli in tendefle di far tanto più chiaro il valor fuo , & la
fmceritàj& fedeltà vera verfo i fuoi Signori
M A perche io non poflb però affermar precifamente in chellagione del-
l'età fua quello Signore leuafTe tal fua Imprefa , cioè fé nella prima fua gio-
uentù nel fentimento amorofo, che di fopra ho detto , ouero dapoi nell'altro
morale , & militare , che s'è toccato pur'ora , potria forfè efler , ch'egli l'ab&ia
leuatanon molti anni adietro, quando s'è veduto per diuerfe vie llranaijiente
lir percoflb