Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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prendeflero tal Colonna per Arme loro , con intentione di moftrar con elfo
la fermezza,& la fortezza dell'animo, & del valore, così in fc flefsi , come per
foflegno de' lor'amici,& principalmente dell'Italia lor patria, & de i Re loro ,
i quali pare che quafi fatalmente per conformarli con quella intentione di
fermezza, & {labilità, abbiano dato come perpetuo, & ereditario alla detta
Cafa da già molt'anni il principal'officio del Regno, cioè quello di Gran
Co ntestabile, nome, che formato da C o m e s, cioè compagno
Regio, come alcuni vogliono, ò dalla parola Continvo, fi vede cniaramente,
che hafeco la voce Stabile, cioè fermo, & faldo , quafi dica
Compagno ftabile del Re, ò continuamente flabile,& fermo foflegno del feruigio
del Re fuo,& della gloria, & grandezza del Regno. Fermatoli dunque
quello giouene in quella confideratione dell'Arme cjella Cafa. , & dell'
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officio, & volendo mantener quella generofa intentione di follenere, & giouar
altrui, & della grandezza, & fortezza dell'animo , che nella detta Colonna
moftraron d'auer'i fuoiPredecefìòri,& effèndo egli molto affettionato alle bel
le lettere, &comeintendentifsimo d'ogni onorata profefsione, degna di Signor
vero, lo fp in fé forfè la bellezza dell'animo fuo a confìderarui qualche
cofa più oltre , & a comprenderui', che la Colonna fi verrebbe in quanto a fé
fteflà ad auanzar molto, feinfuaveceprendeffe qualche cofa naturale, oue
follerò l'iflefTe proprietà, ò qualità , con quale' vn'altra ancor ài più, che nella
Colonna non fi veggon'efTere^ oue fi potelfe veder fatta concorrenza,& gran
demente auer'aggiunta molta dignità alle due già dette Imprefe de'fuoi antichi^
principalmente a quella de' Giunchi.il che tutto fi vede, che quello fignor'ha
felicemente confeguito con queftalmprefa della Quercia, vanamente
tentata & percolfa dal furor de' venti. Percioche primieramente la Colonna fi
vede grandemente auanzata, per efler di quella di pietra , molto più ignobile,
ò men degna chela Quercia,pianta chehala vegetatiua, il crefeere, & il prò*
dur frondi,&fi'Utti;& è poi pianta nobilifsima quafi fopr'ogn' altra & di nota-
bilifsima dignità,per auer le radici così profonde, che fi ftendon tanto in baffo
, quauto i fuoi rami in alto verfo il Cielo , per efler di lunghifsima vita , &
per elfcr eli a Hata quella, che de' fuoi frutti ha nudriti glihuomini in quella
prima felicifsima età; onde par che tai frutti foffer di tanta virtù , che faceuan
viuer glihuomini otto &diece volte tanto , quanto ora viuono quei, che fra
noi fono di lunghifsima vita , & gli faceua di coflumi tanto finceri , che n'era
chiamato il fecol d'oro. Et è arbore, la quale con l'ombra fua fuol'apportar
grandifsima comodità alle perfone. Et comes'è detto adictro nella Imprefadel
conte Antonio, fin'à gli Angeli fi ripofauano fotto l'ombra fua. Et
quello, che più importa in quella confideratione, è, che, come se pur detto
alianti, la Quercia fi tiene per arbore facrata,& in cuflodia del fommo
Iddio, ondenon vien mai(fenon molto di rado) percolTa dal fulmine. Il
cheancora, quando accade, fi tien per cofa moflruofa,& ài malaugurio a
quella prouincia , oue ciò auiene . Et per certo non è però fé non cofa degna
dimoltaconfiderationein quello propofito, che per quanto fi flendono le
memorie,che noi n'abbiamo, pofsiamo vedere,che quafi mai quella cafa Co-
lonna non è (lata offefa,ò inquietarcene fra poco tempo non fìa feguita.qualchenotabihfsima
rouina nell'Italia in vniuerfale,ò in particolare. Di che non
/ Nn 2 accade,