Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

PRINCIPESSA -DI BISIGNÀNO- 147
ni dì Chriftiani:à,che per conuerfatione,ò p prefenza, & nome lo conofceua»
no,& co molto dàno del feruìtio del fuo Re,& dello fplédore & vtile del Regno
di Napoli,del quale sì come per fàngue,& per grado ò titolo, così ancora
per proprio valore,& infiniti meriti Tuoi era tenuto,& era vcraméte il primo..
Altri poi,fapendo che quefta Signora è tutta fpirituale>& che fupreinamente
fi diletta di leggere le rime diurne, non chefpirituali,deirimmortat
Vittoria Colonna, Marchefe di Pefcara, tengono,non effer forfè
vero, chela notitia di quefta Imprefa fi auefledal medefimo Principe, com'io
ho detto qui poco auanti, ma che più torto s'auefTe doppo la fua morte»
effendo forfè ftata mandata in Ifpagna da qualche feruitor di detta Signora ;
ò da qualcuno dello ftato & paefc fuo,& mafsimamente per eflerfi veduta,&
celebrata in quella Corte di Spagna, &ancor'altroue vna bellifsima lettera
d'A n d r e a Begliocchi,fcritta à non fo chi Perfonaggio , nella quale mol-
to diftefamente ragionaua delle rare qualità di quefta Signora,& della fànta vi
ta & coftumi fuoi,non meno in vita,che doppo la morte del Principerò con
forte. Et però in tutti modi tengon coftoro,che quefta Imprefa da tal Signora,
fia ftatta fatta doppo la detta morte di fuo marito , moftrando , che ella tien
fempre tutti i penli eri riuoltiàlui,& ftatuttauia intentaci preparata, ò defide
rofa ad afpcttar da Dio le moffe,& gratie di leuarfi à volo, & andar da lui, il
quale ella chiami il fuo fole,sì come fempre la fopra detta Marchefa nelle fue
rime chiama parimente fuo Sole il Marchefe di Pefcara, marito fuo..
T v t t e quefte opinioni, ò efpofitionidi queftitali,poiTono gentilmen-;
te quadrarfi,& accomodarfi à quefta Imprefa,fenza diminuir punto la gloria
vera,roneftà,& fplendoredi talSignora,iapendofi, cheancor nelle facrelettere
fon celebrate , & laudate Donne, che fono ftate inamorate de* lor mari-
ti.Tuttauia io terrei più credibile,ò più verifimile & ragioneuole la prima in-
terpretatione, che di fopra è detta, cioè, che ella fia tutta in fentimento fpirituale
, & riuolta a Dio . Percioche quantunque la detta Signora fi fia fempre
fatta conofeere d'amar'& riuerire il detto conforte & Signor fuo, più che la
propria vita di fé medefima, nientedimeno più che il marito, ne alcun'altra
cofa mondana s'intenderne ella fi è fatta fempre conofeere d'amar e,& riuerire
I d d 1 o contutto il cor fuo.Onde ancor che ella fi fia veduta nata di no
bilifsimo padre , che èilDvcA sa n p i e t ro in Galatina, frefeo,.
& princip alifs imo amo, ò più tofto ceppo della gran Cafà Castriot
a, & S e a n d e r b E e a, & fi fia parimente veduta ricchifsima di
facoltà, maritata à uno de' primi, & magnanimi Principi di tutto il Regno y
& dotata poi dalla Natura, di perfona grande, & fembiante regio, nientedimeno
più che la nobiltà del fangue,ò grandezza & dignità dello Stato, ò
grado, & più che la maeftà del fembiante, & vera diuinità degli occhi, &
del volto Than fatta fempre illuftrifsima, & ammirabile al mondo la fua
molta modelli a, & vmiltànel parlare, nei coftumi, nel viuere > & princi--
cipalmente nel .veftir fuo. Vdendofi poi all'incontro edere fiata continuamente
larghissima nel veftir pouere donne» nel maritarle, & dotarle
per ordinario ogn'anno quattro , & per eftraordinario tante , quante ne
fapeua,ò intendeua efTer bifognofeperla fortuna, & meriteuoli per l'one
ftà,& bontà della vita ioro . Et così parimente in far nobilifsimi ornamen-
ti di