Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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(l'Amore non l'aueano mai pptatopaflàreoltra la gonna?Se però egli non era
fatto in modo,che portaftc i veftiti fotto,& il pctto,& la carne di (opra . Ma*è
poi da notar queft'altra,pur di Aia boccio per poliza & Tenitura di fua man
propria:
Fuggendola prigione,oue Amor m^ebbe
Molt'anniafardi mequel,ch v
àlui parue. Etc.
Que fi vede, che auea ben fìputo con la fuga proueder'alla fua codardìa»
Macon tutto quello fogiungefubito:
Donne mie,lungo fora a raccontarne
Quanto la noualibertà menerebbe. Et poi foggiunge ancora:
Dicea mi il cor , che per fé non faprebbe
Viuer'un giorno. Et ancor poi:
Onde più uolte fofpirando in dietro
Difsi,oimè'i giogo,le catene, e i ceppi
Eran più dolci, che l'andare fciolto. Con quel che fegue*
Nel che tutto lì fa chiaro,come prima fi fpauenta, & lafcia l'Imprefa di uo
ler* amare,& fi ritira Col petto & col tabarro ftracciolofo. Poi fi lafcia pigliar
da poltrone,con tutto che la uoglia poi mettercin cartello & querela difo-
uerchieria,& di tradì mento.Et finalmente fcampato uia,non è poi da tanto a
faper viuere,& più volte lì riuolge indietro per tornarfene in prigione a viuera
fpefe della Corte,o deH'auerfario,oa metter fuori la cadetta allefene-
ftreperauer'elemofine da quello & quello, & per vn bifognoafar'anco de
gli fteccadenti da vendere,& altri fuoi cotali eflercitij,fe la prigion d'Amore
era così comoda,comele Stinche della fua Fiorenza. Et fé per auentu-
ra quella fua prima prigionia fu ad inftanza d'altra donna , che di Laura , come
pur molti vogliono,(i vederebbe chiaro , che il buon compagno deueua
auer per natura ordinaria il correr fubito & fpeflb a pigliar denari nelle guec
re d'Amore,& poi truffarle paghe,& voltarle fpalle,oefsendo fatto prigione
pagar la taglia con un pezzo di lima forda,o d'acqua forte,& con le calca-
gna, come non per calunnie de'fuoi auerfarijjma per relatione fua propria fé
ne può trarre.
Vogli odunque rfeguendo l'incominciato propofito, finir di dire,che,
prendendoli l'intentione dell'Autor di quefta Imprefa in fentimento amora
ib,comeper molte ragioni potrebbe prenderfi,non farebbe alcun dubio,che
quel generofogiouenel'auefse fatta a glori ofa cócorrenza, o confufioncdel;
la già detta viltà, o fpauento,cheneiramor fuo moftraua il Petrarca .11 qual x
an corion faceua quafi mai le non piangere,tenerfempre in ordine il teftame
to,& i preti per fepelirlo,non s'udendo quafi mai ne'iuoi verfi fé non temer
dimorre,&pronoiticarfela cosi vicina,comefegiàellaauefse il battitoro,a
l'anello della porta in mano per battere, come dice Oratio , che ella fa,quando
vuol'entrare a menarli via così ricchi )& grandifsimi,come i poueri,6V mi
nimi. Anzi parendo a quel mefehino amante , che la Morte lo tagliafsead
©gn'hora inpezziVcomeMefserMaco da Siena gli Spagnu oli nella Comedia :
dell*. . • . ^vedendoli pertuttauiaviuo,glipareua difeufarfi, &impia-
Ararne la credenza > e ,
kogQoicimento del mondo^ con dipingerli di far miracoli^
direi
Mille