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Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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« stato uno scherzo, ma lo si può giustificare. Fin<br />

nei suoi giovani anni, prima di dedicarsi al grande<br />

lavoro sulla Bibbia, Bengel comunicò una volta agli<br />

amici un suo progetto: sperava di raccogliere e ordinare in un'opera enciclopedica tutto lo scibile del suo<br />

tempo in forma simmetrica e sinottica intorno a un<br />

centro. Che sarebbe esattamente ciò che fa il <strong>Giuoco</strong><br />

delle perle.»<br />

a i l'idea enciclopedica con la quale s'è trastullato<br />

tutto il secolo XVIII» esclamò il padre.<br />

«Precisamente» fece Josef. «Ma Bengel non aspirava soltanto a un allineamento dei campi del sapere<br />

e della indagine, bensì a un intreccio, a un ordinamento organico; andava dunque cercando il<br />

denominatore comune. Che è una delle idee elementari del<br />

<strong>Giuoco</strong> delle perle. Anzi, dirò di più: se Bengel avesse<br />

posseduto un sistema simile al nostro <strong>Giuoco</strong>, si sarebbe probabilmente risparmiato il grande errore nel<br />

calcolo dei numeri profetici e nel suo annuncio dell'Anticristo e del regno millenario. Per gli svariati<br />

talenti che assommava in sé, Bengel non trovò del<br />

tutto il bramato avviamento verso una meta comune,<br />

sicché il suo ingegno matematico, in collaborazione con<br />

l'acume filologico, produsse quell'" ordo temporum""<br />

mirabilmente misto di precisione sistematica e di fantasia che per tanti anni gli diede da fare.»<br />

«E' una bella cosa» osservò Jacobus «che lei non<br />

sia cultore di storia, perché tende veramente a fantasticare. Comprendo però il suo pensiero. Sono<br />

pedante<br />

soltanto nella scienza nella quale mi sono specializzato.»<br />

Ne risultò dunque un colloquio proficuo, un mutuo<br />

riconoscersi, una specie di amicizia. Allo scienziato<br />

parve più che un caso fortuito, o almeno un caso<br />

molto singolare che entrambi, lui dalla cerchia benedettina, il giovane da quella castalia, avessero fatto<br />

scoperta di quel povero precettore conventuale wurttemberghese, di quell'uomo dal cuore tenero ma saldo<br />

come una roccia, sognatore ma anche ragionatore freddo: ci doveva essere qualcosa che li univa poiché<br />

avevano subìto l'influsso dello stesso modesto mag<strong>net</strong>e,<br />

e dalla sera in cui erano incominciati con la musica di<br />

Purcell il qualcosa e l'unione ci furono davvero. Jacobus era contento dello scambio di idee con un<br />

giovane<br />

così istruito e ancora desideroso di coltivarsi; ma questo piacere non gli era concesso di frequente, mentre<br />

per Knecht il contatto con lo storico e i suoi insegnamenti diventarono un nuovo gradino di quel<br />

"risveglio" sul quale fondava la propria vita. Per dirla in<br />

breve imparò dal padre la storia, imparò a distinguere<br />

le leggi e le contraddizioni dello studio storico e della<br />

storiografia e negli anri successivi imparò a vedere il<br />

presente e la propria vita come realtà storiche.<br />

I loro colloqui diventavano spesso vere e proprie<br />

dispute con attacchi e giustificazioni, ma da principio<br />

chi si mostrava più aggressivo era padre Jacobus. Quanto più veniva a conoscere lo spirito del giovane<br />

amico,<br />

tanto più si rammaricava di apprendere come quel giovane dalle più elevate speranze fosse cresciuto<br />

senza<br />

la disciplina d'una educazione religiosa e nella apparente disciplina d'una spiritualità estetico-intellettuale.<br />

Ciò che trovava da ridire nella mentalità di Knecht,<br />

egli lo attribuiva a quello spirito castalio "moderno",<br />

alla sua lontananza dalla realtà, alla preferenza per i<br />

giochetti dell'astrazione, e quando Knecht lo sorprendeva con espressioni e concezioni sane, affini alla<br />

propria mentalità, esultava al pensiero che la sana natura<br />

del giovane amico sapeva opporre tale resistenza all'educazione castalia. Josef accettava le critiche con<br />

molta calma e quando gli pareva che il vecchio, nel<br />

suo fervore appassionato, andasse troppo oltre, ne respingeva freddamente gli attacchi. Tra le<br />

osservazioni<br />

contrarie alla Castalia ce n'erano alcune che Josef non<br />

poteva fare a meno di approvare, sia pure in parte, e<br />

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