Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Ma non sapeva usarlo, a quanto dice Ziegenhalss, o piuttosto non seppe assegnargli, nell'economia della<br />
vita e dello stato, posizione e funzione ad esso consone. A dire il vero, conosciamo molto male quell'epoca,<br />
benché sia il terreno dal quale è sorto quasi tutto ciò che oggi costituisce il carattere della nostra vita<br />
spirituale. Secondo Ziegenhalss fu un'epoca particolarmente "borghese" e favorevole a un largo<br />
individualismo; e se per indicarne l'atmosfera ne presentiamo alcuni tratti in base alla descrizione di<br />
Ziegenhalss sappiamo almeno con certezza che questi tratti non sono inventati o alquanto esagerati e svisati,<br />
perché il grande scienziato ha dato ad essi conferma con una infinità di documenti letterari e d'altro genere.<br />
Noi seguiamo quest'unico studioso che finora abbia degnato di un esame severo l'era "della terza pagina» e<br />
non vogliamo dimenticare che è facile e stolto arricciare il naso davanti a errori o male consuetudini di tempi<br />
lontani.<br />
A quanto pare, l'evoluzione della vita spirituale in Europa dalla fine del Medio Evo ha seguito due grandi<br />
tendenze: liberare il pensiero e la fede da qualsiasi influsso autoritario, la lotta, dunque, dell'intelletto che si<br />
sentiva sovrano e maggiorenne contro il dominio della Chiesa romana; e, d'altra parte, cercare in segreto ma<br />
con fervore di legittimare questa sua libertà secondo una autorità nuova, ~Irìanan~e dali'intelletto e ad esso<br />
adeguata. Generalizzando si potrebbe dire che, tirate le somme, lo spirito ha vinto questa battaglia,<br />
stranamente contraddittoria, per due mete opposte. A noi non è lecito chiedere se la vittoria compensi il<br />
numero infinito delle vittime, se il nostro odierno ordinamento della vita spirituale sia sufficiente e debba<br />
durare abbastanza per giustificare tutti i dolori, le convulsioni e le follie dei processi contro gli eretici e dei<br />
roghi, fino al destino dei numerosi "genii" che finirono nella pazzia o nel suicidio. La storia si è avverata -<br />
non importa sapere se sia stata un bene, se sarebbe stato meglio che non ci fosse, se siamo disposti a<br />
riconoscerle un ~senso". Così ebbero luogo anche le battaglie per la "libertà" dello spirito, e proprio in<br />
quell'epoca tarda e appendicistica portarono lo spirito a godere effettivamente una libertà inaudita e<br />
addirittura insopportabile, in quanto esso aveva bensì superato per intero la tutela ecclesiastica, in parte<br />
quella statale, ma non aveva ancora trovato una legge sicura da esso formulata e rispettata, un'autentica e<br />
legittima autorità nuova. Infatti, gli esempi di avvilimento dello spirito, di venalità, di rinuncia a sé stessQ<br />
che Ziegenhalss ci riferisce di quell'epoca, sono, almeno in parte, davvero sbalorditivi.<br />
Dobbiamo ammettere che non siamo in grado di dare una precisa definizione di quei prodotti dai quali ha<br />
preso nome quel periodo, vale a dire i feuilletons, le appendici, insomma la terza pagina. A quanto sembra,<br />
erano diffusi a milioni, come parte prediletta della stampa quotidiana, formavano l'alimento principale dei<br />
lettori bisognosi di cultura, parlavano, o meglio "chiacchieravano" di mille argomenti del sapere, e i più<br />
intelligenti di questi scrittori di appendici pigliavano in giro il proprio lavoro: almeno, Ziegenhalss ricorda di<br />
aver incontrato parecchi di tali scritti che non essendo altrimenti comprensibili egli tenderebbe a interpretare<br />
come autocanzonature dei loro autori. Può anche darsi che quegli articoli prodotti su scala industriale<br />
contenessero una quantità di ironia e di autoironia, per comprendere la quale bisognerebbe trovare la chiave.<br />
Gli autori di quei futili giochetti o appartenevano alle redazioni dei giornali o erano "liberi" scrittori, spesso<br />
avevano persino nome di poeti, ma pare che molti di loro fossero anche scienziati e addirittura professori<br />
universitari di gran fama. Gli articoli trattavano di preferenza aneddoti tratti dalla vita di uomini e donne<br />
celebri e i loro carteggi; s'intitolavano, per esempio Friedrich Nietzsche e la moda femminile intorno al 1870<br />
o I cibi preferiti dal musicista Rossini oppure L'importanza del cagnolino nella vita di grandi cortigiane e<br />
simili. Erano pure ricercate le considerazioni storiche su argomenti attuali nella conversazione dei<br />
benestanti, come ad esempio <strong>Il</strong> sogno della produzione artihciale dell'oro nel corso dei secoli oppure I<br />
tentati?Ji di inlluire sulle condizioni del tempo con mezzi chimico-fisici e così via. Se leggiamo i titoli di<br />
siffatte chiacchierate, citati da Ziegenhalss, ci si meraviglia, non tanto che esistessero uomini i quali le<br />
trangugiavano come lettura quotidiana, quanto piuttosto che autori di grido, di alta levatura e di buona<br />
preparazione culturale contribuissero a fare "servizi", che era il termine significativo allora in uso, per<br />
sopperire al gigantesco consumo di quelle interessanti futilità: il termine, del resto, indicava anche il<br />
rapporto fra l'uomo e la macchina. In certi momenti erano particolarmente in auge le interviste di cospicue<br />
personalità su problemi del giorno - Ziegenhalss dedica ad essi un apposito capitolo - nelle quali s'invitavano<br />
per esempio chimici o pianisti famosi a parlare di politica, attori, ballerini, ginnasti, aviatori e anche noti<br />
poeti a esprimersi sull'utilità e gli svantaggi del celibato o sulle probabili cause di crisi finanziarie. Si trattava<br />
unicamente di appaiare un nome conosciuto con un tema di attualità: si leggano gli esempi talvolta stup~ra~<br />
ti che Ziegenhalss adduce a centinaia. Tutta questa attività conteneva probabilmente, come abbiamo detto,<br />
una buona dose di ironia, forse di natura demoniaca e disperata, per noi difficile da comprendere, ma la<br />
grande massa che a quel tempo sembra sia stata avida di letture accoglieva senza dubbio tutte queste cose<br />
grottesche con serietà e in buona fede. Quando un quadro famoso cambiava proprietario, quando un<br />
prezioso manoscritto era messo all'asta, quando un antico castello era distrutto da un incendio o un<br />
appartenente all'antica nobiltà si trovava implicato in uno scandalo, i lettori<br />
apprendevano da migliaia di articoli non solo questi<br />
fatti, ma quello stesso giorno, o almeno il giorno seguente, ricevevano una grande quantità di materiale<br />
aneddotico, storico, psicologico, erotico o di altra natura sul relativo argomento; su tutti i fatti del giorno<br />
23