Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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simpatia per il filologo di lingue antiche a Keuperheim<br />
e una stima profonda per la direzione dell'Ordine, ma<br />
nella sfera di questo le cose personali e private sono<br />
talmente oggettivate ed escluse che al di là della collaborazione ufficiale si può dire non siano possibili<br />
avvicinamenti e amicizie serie. Eppure, a lui dovevano toccare anche queste.<br />
Non abbiamo a disposizione l'archivio segreto dell'Autorità pedagogica. Circa il contegno e l'attività di<br />
Knecht nelle sedute e nelle votazioni, sappiamo soltanto ciò che si può ricavare dalle sue occasionali<br />
comunicazioni agli amici. Pare che nei primi tempi di<br />
magistero in quelle sedute non abbia osservato sempre il silenzio, sia però salito di rado sulla tribuna<br />
degli oratori, solo quando egli stesso prendeva l'iniziativa o faceva proposte. Abbiamo precise<br />
testimonianze sulla rapidità con cui si appropriò del tono tradizionale della conversazione quale usa al più<br />
alto<br />
livello della nostra gerarchia; e abbiamo notizia del<br />
garbo, della ricchezza inventiva e dell'entusiasmo di<br />
giocatore che seppe dimostrare nell'impiego di quelle<br />
forme. Come è noto, i nostri più alti gerarchi, i Magistri e dirigenti dell'Ordine non conversano in uno<br />
stile di cerimonia accuratamente prescritto, ma tra<br />
loro, non sapremmo dire da quando, regna la tendenza, o precetto segreto o norma del <strong>Giuoco</strong> che<br />
sia, di usare una cortesia tanto più rigida, tanto più<br />
attentamente cesellata quanto più grandi siano le disparità d'opinione e più importanti le questioni<br />
dibattute. Questa cortesia tramandata da tempi antichi ha<br />
probabilmente, insieme ad altre funzioni eventuali,<br />
anche e soprattutto quella di misura preventiva: il<br />
tono squisitamente cortese delle discussioni non solo<br />
preserva i contendenti dall'abbandonarsi alla passione<br />
e li aiuta a mantenere un contegno perfetto, ma oltre<br />
a ciò protegge e salva la dignità dell'Ordine e delle<br />
stesse Autorità, le copre col talare di cerimonia e coi<br />
veli della santità, sicché quest'arte di far complimenti,<br />
della quale i giovani spesso si fanno beí~e, ha la sua<br />
buona ragione d'essere. Prima dei tempi di Knecht, ne<br />
era stato ammirato maestro il suo predecessore Thomas von der Trave. In verità non si può dire che<br />
Knecht gli sia stato successore in questo punto, e<br />
meno ancora Imitatore; era piuttosto alunno dei cinesi: la sua cortesia era lievemente ironica e meno<br />
afffinata, ma tra i colleghi anch'egli passava per insuperabile in fatto di forme.<br />
UN COLLOQUIO<br />
<strong>Il</strong> nostro abbozzo biografico è arrivato al punto in cui<br />
l'attenzione è tutta rivolta allo sviluppo che la vita<br />
del Maestro prese nei suoi ultimi anni e portò al<br />
suo congedo dalla carica e dalla Provincia, al passaggio in un'altra cerchia di vita e alla morte. Benché<br />
fino al momento del congedo egli abbia svolto i suoi<br />
compiti con dedizione esemplare e fino all'ultimo giorno abbia goduto l'affetto e la fiducia dei discepoli e<br />
collaboratori, ora, vedendolo intimamente stanco del<br />
suo uffficio e rivolto ad altre mete, rinunciamo a proseguire nella descrizione delle sue attività di<br />
Magister. Aveva superato la cerchia che quella carica offriva all'espansione delle sue energie ed era arrivato<br />
là dove le anime grandi abbandonano il sentiero della<br />
tradizione e del docile inquadramento e, fidando in<br />
poteri supremi e ineffabili, devono tentare il nuovo,<br />
il non ancora tracciato e vissuto e assumersene la responsabilità .<br />
Resosi conto di ciò, Knecht esaminò con cura e<br />
mente fredda la sua situazione e le possibilità di modificarla. In età insolitamente precoce era arrivato al<br />
culmine di ciò che il castalio intelligente e ambizioso<br />
può immaginare di più augurabile e appetibile, e non<br />
vi era arrivato attraverso l'ambizione e lo sforzo, ma<br />
senza spinte e voluti adattamenti, quasi contro la sua<br />
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