Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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e aveva atteso con una certa inquietudine il confronto.<br />
Ma non avrebbe creduto assolutamente possibile che<br />
Knecht, un uomo di obbedienza esemplare, di ottime<br />
maniere, modesto e pieno di tatto, dovesse un giorno<br />
presentarsi senza preavviso, deporre la carica di propria iniziativa, senza previa consultazione con<br />
l'Autorità, e cozzare in modo così sconcertante contro ogni<br />
usanza e tradizione. Certo, il contegno di Knecht, il<br />
tono delle .,ue parole, la cortesia non invadente erano<br />
quelli di sempre, ma quanto tristi e spaventevoli, quanto nuovi e sorprendenti, quanto contrari alla<br />
Castalia<br />
il contenuto e lo spirito delle sue comunicazioni! Nessuno, vedendo e ascoltando il Magister Ludi,<br />
avrebbe<br />
potuto concepire il sospetto che fosse malato, oppresso<br />
da eccessiva fatica, irritato o non interamente padrone<br />
di sé, tanto è vero che anche l'accurata ispezione ordinata recentemente dall'Autorità a Waldzell non<br />
aveva<br />
rivelato alcun indizio di disordine o di trascuratezza<br />
nella vita e nel lavoro del Vicus Lusorum. Eppure<br />
quell'uomo fatale era lì e, mentre fino a ieri era stato<br />
il più caro dei suoi colleghi, ora deponeva il cofa<strong>net</strong>to<br />
con le insegne dell'ufficio come si depone una sacca da<br />
viaggio, dichiarava di aver cessato d'essere Magister,<br />
cessato di essere membro dell'Autorità, cessato di essere confratello e castalio, e di essere venuto soltanto<br />
in fretta per prendere commiato. Era la situazione più<br />
paurosa, più difficile e brutta in cui l'avesse messo mai<br />
l'ufficio di presidente dell'Ordine, sicché gli era costato<br />
non poca fatica conservare la calma.<br />
E ora? Doveva ricorrere a misure coercitive, arrestare<br />
il Magister Ludi a piede libero e quella sera stessa diramare un messaggio urgente per convocare tutti i<br />
membri dell'Autorità? Non era la cosa più ovvia e<br />
più giusta? O vi era qualcosa in contrario? Sì, una<br />
sua ripugnanza interiore. Che cosa si poteva poi ottenere con siffatte misure? Nient'altro che<br />
un'umiliazione per il Magister Knecht e nulla per la Castalia,<br />
se non forse, per il presidente stesso, un certo alleggerimento e uno sgravio di coscienza, in quanto<br />
davanti<br />
a quell'uomo difficile e antipatico non sarebbe stato<br />
l'unico responsabile. Se c'era ancora modo di aggiustare qualcosa in quella sciagurata faccenda, se era<br />
ancora possibile far appello al senso d'onore di Knecht,<br />
se era ancora ammissibile che cambiasse idea, lo si<br />
poteva ottenere soltanto a quattr'occhi. Loro due<br />
Knecht e Alexander, dovevano combattere singolarmente quella dura battaglia. Mentre pensava così, era<br />
costretto a riconoscere che in fondo Knecht agiva bene<br />
e nobilmente, non sottraendosi all'Autorità che egli non<br />
riconosceva più, ma presentandosi a lui, il presidente,<br />
per il duello finale e per il commiato. Quel Josef<br />
Knecht era sicuro del proprio atteggiamento persino<br />
quando faceva cose vietate e odiose.<br />
Alexander decise di seguire tali sue considerazioni<br />
e di lasciare da parte tutta l'uffficialità. Soltanto ora,<br />
dopo questa risoluzione, incominciò a pensare al problema nei suoi particolari e a chiedersi anzitutto<br />
quale<br />
e quanto diritto avesse il Magister Ludi di agire come<br />
agiva, poiché dava tutta l'impressione di essere convinto della propria onestà e di ritenersi giustificato nel<br />
compiere quel passo inaudito. Mentre dunque cercava<br />
di ridurre a una formula l'audace proposito del Magister e di controllarlo sul codice dell'Ordine, che<br />
nessuno conosceva meglio di lui, venne alla sorprendente<br />
conclusione che Josef Knecht non aveva affatto trasgredito la lettera delle norme, né aveva in animo di<br />
.trasgredirla, dato che, secondo la lettera, non più controllata, è vero, da decenni, ogni membro<br />
dell'Ordine<br />
era libero di uscirne in qualunque momento se con.temporaneamente rinunciava ai diritti e alla vita in<br />
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