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Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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con l'organista non si parlò più. In primo luogo venne<br />

ora l'istruzione presso padre Jacobus, istruzione impartita contemporaneamente in diverse materie della<br />

scienza storica, poiché il padre introdusse l'allievo preferito non solo nella preistoria e nei primordi<br />

dell'Ordine benedettino, ma anche nelle fonti del primo Medio<br />

Evo, e oltre a ciò in lezioni a parte leggeva con lui un<br />

vecchio cronista nel testo originale. <strong>Il</strong> padre fu contento di vedersi sollecitato da Knecht perché anche il<br />

giovane Anton venisse ammesso a quelle lezioni, ma<br />

non ebbe difficoltà a persuaderlo che un terzo, sia<br />

pure animato dalla più buona volontà, avrebbe causato impaccio al progresso di quell'istruzione privata.<br />

Perciò Anton, che non aveva un'idea dell'intercessione<br />

di Knecht, ebbe la gioia di essere invitato sia pure<br />

soltanto a partecipare alla lettura del cronista. Per il<br />

giovane fratello, della cui vita non sappiamo altro,<br />

quelle lezioni erano indubbiamente un onore, un godimento, uno sprone solenne; ascoltatore e giovane<br />

recluta, poteva prender parte al lavoro e agli scambi<br />

eruditi fra due degli spiriti più puri e delle menti più<br />

originali del suo tempo. Knecht contraccambiava il<br />

padre introducendolo di volta in volta, dopo le lezioni<br />

di epigrafia e di scienza delle fonti, nella storia e<br />

struttura della Castalia ed esponendogli le idee fondamentali del <strong>Giuoco</strong> delle perle, di modo che l'allievo<br />

diventava maestro, il venerato maestro ascoltatore attento e molte volte critico, pronto a far domande e<br />

difficile da accontentare. La sua diffidenza contro la<br />

mentalità castalia era sempre vigile; e siccome non Vi<br />

trovava un saldo fondamento religioso, dubitava che<br />

fosse capace e degna di educare un tipo di uomo da<br />

potersi prendere davvero sul serio, benché Knecht stesso rappresentasse un nobile frutto di<br />

quell'educazione.<br />

Anche quando attraverso l'esempio e l'insegnamento di<br />

Knecht fu giunto, per quanto era possibile, a una specie di conversione ed ebbe deciso di favorire<br />

l'avvicinamento della Castalia a Roma, quella diffide,nza non<br />

fu mai del tutto sopita. Gli appunti di Knecht sono<br />

pieni di esempi crudi registrati talvolta sul momento,<br />

e qui ne riportiamo uno:<br />

<strong>Il</strong> padre: "Siete grandi eruditi ed esteti, voi di Castalia, misurate il valore delle vocali in una poesia<br />

antica e ne mettete in rapporto la formula con l'orbita<br />

d'un pia<strong>net</strong>a. Delizioso, ma non è che un giuoco. <strong>Giuoco</strong> è anche il vostro massimo simbolo e mistero, il<br />

<strong>Giuoco</strong> delle perle di vetro. Voglio anche ammettere<br />

che siate tentati di elevarlo a qualche cosa come un<br />

sacramento, o per lo meno a un mezzo di edificazione.<br />

Ma da simili sforzi non sorgono sacramenti. <strong>Il</strong> <strong>Giuoco</strong><br />

è giuoco".<br />

Josef: "Vuol dire, padre, che ci manca il fondamento<br />

della teologia?".<br />

<strong>Il</strong> padre: "Oh, non parliamo di teologia. Ne siete<br />

ancora troppo lontani. Per ora vi basterebbero alcuni<br />

fondamenti più semplici, per esempio un'antropologia<br />

una vera conoscenza dell'uomo. Voi non lo conoscete<br />

l'uomo, non ne sapete la bestialità né la somiglianza<br />

con <strong>Di</strong>o. Voi conoscete solamente l'uomo castalio, che<br />

è una specialità, una casta, un particolare tentativo di<br />

allevamento ".<br />

Knecht ebbe la straordinaria fortuna di trovare a<br />

sua disposizione il campo più vasto e più idoneo al<br />

suo compito di conquistare il padre alla Castalia e di<br />

convincerlo del valore di un'alleanza. In questo modo<br />

gli veniva offerta una situazione che rispondeva a ogni<br />

pensabile desiderio così perfettamente da fargli provare ben presto quasi un rimorso: gli pareva, infatti,<br />

umiliante e non degno trovarsi di fronte a quell'uomo venerato che gli si abbandonava fiducioso e<br />

passeggiava con lui su e giù per il chiostro, mentre in<br />

fondo era scopo e oggetto di segrete mire politiche.<br />

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