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Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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del "risveglio", senza timore nel suo pensiero cosciente. Riteniamo di poter affermare che da quel tempo<br />

l'idea del futuro distacco dalla carica e dalla Provincia gli era divenuta familiare... talvolta come può<br />

essere<br />

al prigioniero la fede nella liberazione, talaltra come<br />

al malato grave la consapevolezza della morte. In quella<br />

prima conversazione con Plinio, il compagno della sua<br />

giovinezza, l'aveva espressa per la prima volta, forse<br />

soltanto per conquistare e far parlare l'amico taciturno<br />

e riservato, ma forse anche per avere, esprimendola,<br />

uno che ne fosse informato, una prima manifestazione,<br />

una prima spinta ad attuare il suo nuovo risveglio, il<br />

nuovo piano di vita. Nei colloqui successivi con Designori, il suo desiderio di abbandonare un giorno la<br />

Castalia e di osare il salto nel nuovo assunse già<br />

l'aspetto di una decisione. Intanto andò sviluppando<br />

l'amicizia con Plinio, che ormai non gli era più legato<br />

soltanto dall'ammirazione ma anche dalla gratitudine<br />

del convalescente e del guarito, e trovò in essa un<br />

ponte verso il mondo esterno e la sua vita carica di<br />

enigmi.<br />

Né dobbiamo stupirci se soltanto più tardi il Magister permise all'amico Tegularius di ficcare lo sguardo<br />

nel suo segreto di evasione. Come aveva sempre saputo formare le sue amicizie attraverso l'aiuto e la<br />

benevolenza, così le considerava e le dirigeva con autonoma diplomazia. Col ritorno di Plinio, Fritz si era<br />

trovato di fronte un rivale, un amico vecchio-nuovo,<br />

che avanzava pretese sull'affetto e sull'interessamento<br />

di Knecht, il quale non poteva certo meravigliarsi che<br />

Tegularius vi reagisse con acuta gelosia; anzi, per qualche tempo, finché ebbe conquistato pienamente<br />

Designori e lo ebbe messo al posto giusto, avrà considerato<br />

piuttosto con piacere il ritegno imbronciato di Fritz.<br />

Certo, poi gli si affacciò una considerazione più importante. In che modo poteva rendere gustoso e<br />

digeribile a un uomo come Tegularius il proprio desiderio<br />

di sottrarsi piano piano a Waldzell e alla carica di<br />

Magister? Se abbandonava Waldzell, Knecht scompariva per sempre agli sguardi di questo amico; non<br />

c'era<br />

neanche da pensare di portarlo con sé per la via stretta<br />

e pericolosa che gli si apriva davanti, neanche se, contro ogni previsione, quegli ne avesse trovato la<br />

voglia<br />

e l'ardire. Knecht attese, rifletté e indugiò a lungo<br />

prima di confessargli le sue intenzioni. Infine lo fece,<br />

quando la sua decisione di andarsene era ormai presa.<br />

Gli sarebbe andato troppo contro genio lasciare l'amico<br />

all'oscuro fino all'ultimo, fare progetti a sua insaputa<br />

e preparare passi le cui conseguenze avrebbero coinvolto anche lui. Se possibile, voleva farne, come<br />

Plinio, non solo un consapevole, ma un vero o almeno<br />

illuso coadiutore e collaboratore, poiché l'attività aiuta<br />

sempre a sopportare meglio ogni situazione.<br />

Beninteso, i pensieri di Knecht sul pericolo di una<br />

decadenza dello spirito castalio erano noti da tempo<br />

all'amico in quanto Knecht era disposto a comunicarli e l'altro ad accoglierli. <strong>Di</strong> qui Knecht prese le<br />

mosse quando deliberò di parlarne a Fritz. Contrariamente alle previsioni e con suo grande sollievo,<br />

questi<br />

non prese sul tragico le comunicazioni confidenziali,<br />

anzi l'idea che un Magister si spogliasse della sua carica, si togliesse dai piedi la polvere castalia e<br />

scegliesse una vita di suo gusto, parve lo animasse e addirittura lo divertisse. Come individualista e nemico<br />

di ogni regolamento, Tegularius aveva preso sempre<br />

le parti del singolo contro l'autorità; era sempre disposto a combattere, a provocare e a vincere d'astuzia<br />

i poteri ufficiali. Così Knecht trovò la strada giusta e<br />

con un respiro di sollievo, ridendo fra sé, assecondò<br />

subito la reazione dell'amico. Gli lasciò credere che<br />

si trattasse di una specie di colpo di mano contro la<br />

burocrazia reazionaria e nella preparazione di esso gli<br />

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