Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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che il vecchio non l'aveva invitato a restare, magari<br />
per sempre.<br />
Accovacciato sul margine della fonte prese un sorso<br />
d'acqua, si alzò guardingo con la ciotola piena e si<br />
avviò. In quella fu colpito da un suono che lo deliziò<br />
e lo atterrì a un tempo, da una voce che aveva udita<br />
più volte nei sogni e alla quale aveva pensato molte<br />
ore con amara nostalgia. Era una voce dolce che, soave<br />
e innamorata, lo invitava nell'ombra del bosco facendolo rabbrividire di spavento e di piacere. Era la voce<br />
di Pravati, della sua donna. «Dasa» lo chiamava. Egli<br />
si guardò intorno incredulo, con la ciotola d'acqua in<br />
mano, ed ecco apparire fra i tronchi, snella ed elastica<br />
con le gambe lunghe, l'amata, indimenticabile, infedele<br />
Pravati. Lasciò andare la ciotola e le corse incontro.<br />
La vide sorridente e un poco vergognosa, coi grandi<br />
occhi di cerbiatta, e così da vicino notò che portava<br />
sandali di cuoio rosso ed era vestita con un abito ricco,<br />
bellissimo, aveva un bracciale d'oro e nei capelli neri<br />
preziose gemme a colori lampeggianti. Si ritrasse chiedendosi se non fosse la sgualdrina del principe. Ma<br />
non aveva ammazzato Nala? Ed ella portava ancora<br />
i regali di lui? Come aveva il coraggio di comparirgli<br />
dinanzi ornata di gemme e gioielli e chiamarlo per<br />
nome?<br />
Sennonché era più bella che mai e prima di interrogarla gli venne fatto di prenderla tra le braccia, di<br />
affondare la fronte nei capelli di lei, di sollevarle il<br />
viso e baciarla sulla bocca e, mentre lo faceva, sentiva<br />
che tutto ciò che una volta aveva posseduto era ritornato e nuovamente suo, la felicità, l'amore, la voluttà,<br />
la gioia di vivere, la passione. E già col pensiero era<br />
lontano da quel bosco e dal vecchio anacoreta, già<br />
bosco ed eremo, meditazione e yoga erano svaniti e<br />
dimenticati, già non pensava più alla ciotola d'acqua<br />
che avrebbe dovuto recare al vecchio. Rimase, la ciotola, presso la fonte mentre lui s'affrettava con<br />
Pravati<br />
fuori della foresta. Ed ella in tutta fretta incominciò<br />
a narrargli come fosse venuta e come si fossero svolte<br />
le cose.<br />
Ciò che narrava era meraviglioso ed entusiasmante,<br />
sicché Dasa entrò nella nuova vita come in una fiaba.<br />
Non solo Pravati era di nuovo sua, non solo l'odiato<br />
Nala era morto e la caccia all'assassino cessata da un<br />
pezzo, ma oltre a ciò Dasa, già figlio di principi diventato pastore, era stato dichiarato erede legittimo alla<br />
carica suprema, un vecchio pastore e un vecchio sacerdote avevano rievocato la storia del suo abbandono<br />
di cui s'era quasi perduta memoria, e l'avevano diffusa<br />
tra la gente; e quello stesso che era stato ricercato<br />
dovunque come uccisore di Nala per essere messo a<br />
morte era cercato in tutto il paese col più intenso fervore perché diventasse rajah e potesse entrare<br />
solennemente nel palazzo paterno. Pareva un sogno. E ciò<br />
che più gli piacque nella sua sorpresa era la bella fortuna che, fra tutti i messi inviati alla ricerca, proprio<br />
Pravati l'avesse scoperto e salutato per prima. Sul limitare del bosco trovò un gruppo di tende e, nell'aria,<br />
un odore di fumo e di selvaggina arrostita. Pravati fu<br />
accolta dal seguito con saluti a gran voce e, non appena<br />
presentò Dasa suo marito, si diede inizio a grandi festeggiamenti. Un tale che era stato compagno di Dasa<br />
fra i pastori aveva fatto da guida a Pravati e al seguito<br />
in questo luogo dove era stato in altri tempi. Costui,<br />
riconoscendo Dasa, rise dalla gioia, gli corse incontro<br />
e per poco non gli dava una manata amichevole sulla<br />
spalla o lo abbracciava: ma poiché il suo compagno<br />
era diventato un rajah trattenne la corsa come paralizzato, proseguì più lento e rispettoso e salutò con un<br />
profondo inchino. Dasa invece lo fece alzare, lo abbracciò, lo chiamò teneramente per nome e gli chiese<br />
quale<br />
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