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Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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qualsiasi giorno avrebbe potuto affidare il proprio ufficio, quando gli fosse riuscito troppo faticoso. Ma<br />

non<br />

riuscì a escludere dalla sua vita e dai suoi pensieri<br />

quel primo allievo degenere che nel villaggio divenne<br />

un uomo, se non molto stimato, certamente assai ben<br />

visto da molti e non privo d'influenza, tant'è vero che<br />

aveva preso moglie, godeva larga fama come giocoliere e buffone, era diventato persino tamburo<br />

maggiore nelle stamburate. Costui fu sempre pieno di segreto livore e di inimicizia contro il mago della<br />

pioggia, che ne dovette subire alcuni piccoli e anche<br />

grandi torti. Knecht non era mai stato amante delle<br />

amicizie e delle conversazioni, aveva bisogno di solitudine e libertà, non aveva mai cercato stima o<br />

affetto<br />

se non a suo tempo, da ragazzo, di fronte a maestro<br />

Turu. Adesso però ebbe occasione di capire che cosa<br />

significhi avere un nemico che ci odia. Ciò gli guastò<br />

non poche delle sue giornate.<br />

Maro era stato uno di quegli allievi molto intelligenti che nonostante l'intelligenza riescono sgraditi e<br />

molesti a chi li ammaestra perché il loro ingegno non<br />

è forza organica cresciuta dal basso con fondamenti<br />

interiori, non è lo stigma nobilitante d'un buon carattere, d'un sangue valido e di una natura capace, ma<br />

in certo qual modo un che di fortuito, di posticcio e<br />

persino di usurpato o rubato. L'allievo di carattere<br />

deteriore, ma di alta intelligenza o vivida fantasia, può<br />

certamente mettere l'insegnante in imbarazzo: questi<br />

deve insegnare a tale scolaro la scienza e i metodi ereditati e porlo in grado di collaborare alla vita<br />

spirituale... e tuttavia non può non sentire che il suo primo<br />

dovere sarebbe appunto di proteggere le scienze e le<br />

arti da chi è solo intelligente. L'insegnante infatti non<br />

ha da servire l'alunno, ma entrambi devono servire lo<br />

spirito. Questa è la ragione per cui egli ha timore e<br />

ribrezzo di certi ingegni anche troppo brillanti; poiché<br />

costoro svisano il significato e il compito dell'insegnare. Ogni promozione d'uno scolaro che sia capace<br />

di emergere ma non di servire è in fondo un pregiudizio per il lavoro, una specie di tradimento ai danni<br />

dello spirito. Nella storia di certi popoli si conoscono<br />

periodi nei quali, vacillando gli ordinamenti spirituali,<br />

si è visto l'assalto delle mere intelligenze alla direzione<br />

dei comuni, delle scuole, delle accademie e degli stati,<br />

e si sono viste tutte le cariche nelle mani di persone<br />

di talento, che tutte però volevano governare senza<br />

saper servire. Certo, molte volte è difficile riconoscere<br />

a tempo questo genere di ingegni, prima che si siano<br />

impadroniti delle basi d'una professione spirituale, e<br />

rimandarli con la necessaria durezza verso professioni<br />

non spirituali. Anche Knecht aveva commesso errori,<br />

aveva avuto troppa pazienza con l'apprendista Maro e<br />

aveva affidato a un simile arrivista superficiale certe<br />

nozioni da adepti che andavano tenute da conto. Per<br />

lui stesso le conseguenze furono più gravi di quanto<br />

non avesse mai supposto.<br />

Venne un'annata (la barba di Knecht si era fatta<br />

alquanto grigia) allorché parve che l'ordine esistente<br />

fra cielo e terra fosse sconvolto da demoni di straordinaria potenza e perfidia. Questi turbamenti ebbero<br />

un<br />

inizio maestoso e raccapricciante in autunno, poco dopo i giorni dell'equinozio che il mago della pioggia<br />

osservava sempre con una certa solennità, con rispettosa devozione e più intensa vigilanza, e<br />

spaventarono<br />

enormemente tutti i cuori a causa d'uno spettacolo<br />

celeste mai veduto. Venne una sera leggermente ventosa e piuttosto fresca, il cielo era limpido come<br />

vetro,<br />

salvo alcune nuvolette instabili che a grandissima altezza trattennero più a lungo del solito la tinta rosea<br />

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