Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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e paure la grande cerimonia, circondato dalla vigile<br />
malevolenza e dalla sfiducia gelida dell'élite, sorretto<br />
da funzionari innervositi, con fedeltà bensì, ma senza<br />
slancio. Silenzioso, distante, gran sacerdote in tutto e<br />
per tutto, protagonista vestito di bianco e oro sulla<br />
solenne scacchiera dei simboli, il Magister celebrò l'opera sua e dell'amico; irradiando calma, forza e<br />
dignità,<br />
irraggiungibile ad ogni appello profano, comparve nel<br />
salone delle feste, in mezzo ai numerosi chierici, diede<br />
inizio a ogni atto del <strong>Giuoco</strong> coi gesti rituali, scrisse<br />
col luminoso stiletto d'oro i segni eleganti sulla lavag<strong>net</strong>ta che stava davanti a lui e immediatamente quei<br />
medesimi segni apparvero nella scrittura cifrata del<br />
<strong>Giuoco</strong>, ingranditi cento volte, sulla immensa lavagna<br />
della parete di fondo, furono compitati da mille bisbigli, conclamati dagli altoparlanti, spediti nel paese<br />
e nel mondo dai teleannunciatori e quando, alla fine<br />
del primo atto, egli tracciò sulla lavagna la forma<br />
riassuntiva dell'atto stesso, diede con grazia severa la<br />
prescrizione per la meditazione, depose lo stiletto e<br />
mettendosi a sedere assunse con esemplare dignità<br />
l'atteggiamento meditabondo, tutti i credenti nel <strong>Giuoco</strong> delle perle sedettero a loro volta non solo nel<br />
salone, nel Villaggio dei Giocatori e nella Castalia, ma<br />
anche là fuori in varie regioni della terra, per immergersi devotamente nella stessa meditazione, e così<br />
rimasero fino a quando il Magister si rialzò. Tutto si<br />
svolse come sempre, eppure tutto fu nuovo e commovente. <strong>Il</strong> mondo astratto del <strong>Giuoco</strong>, in apparenza<br />
fuori<br />
del tempo, era sufficientemente elastico per reagire con<br />
mille sfumature allo spirito, alla voce, al temperamento e alla scrittura di una personalità; la personalità<br />
era abbastanza grande e colta per non considerare<br />
le sue idee più importanti delle intangibili norme del<br />
<strong>Giuoco</strong>, gli aiutanti, i collaboratori e l'élite obbedivano<br />
come soldati bene addestrati, eppure ciascuno di loro,<br />
anche se si limitava a ripetere gli inchini o a stendere<br />
il sipario intorno al Maestro meditante, pareva eseguisse un giuoco proprio, animato da una propria<br />
ispirazione. Dalla folla però, dalla grande adunata che<br />
riempiva la sala e tutta Waldzell, da quel migliaio di<br />
anime che sulle orme del Maestro percorreva a passi<br />
fantasticamente ieratici gli spazi infiniti pluridimensionali del <strong>Giuoco</strong>, veniva l'accordo fondamentale<br />
della<br />
festa, il basso profondo e vibrante delle campane che<br />
per i più infantili dei credenti rappresentava la migliore e quasi l'unica esperienza della festa, ma anche<br />
dai più raffinati virtuosi del <strong>Giuoco</strong> e dai critici dell'élite, dai chierici e funzionari fino al dirigente e<br />
Maestro, era sentito con brividi di venerazione.<br />
Fu una festa di alto livello, lo sentirono e confessarono anche i delegati venuti di fuori, e in quei giorni<br />
più di un neofito fu conquistato per sempre al <strong>Giuoco</strong><br />
delle perle. Sennonché, le parole con le quali, conclusi i dieci giorni della festa, Josef Knecht ricapitolò<br />
la propria esperienza di fronte all'amico Tegularius,<br />
sono memorande: «Possiamo essere soddisfatti» disse. «Certo, la Castalia e il <strong>Giuoco</strong> delle perle di vetro<br />
sono cose meravigliose, sfiorano la perfezione. Salvo<br />
che sono forse troppo, troppo belle; tanto belle che<br />
non si possono quasi guardare senza esserne preoccupati. Non piace rammentarsi che, come tutto,<br />
dobbiamo un giorno scomparire. Eppure, non si può fare a<br />
meno di pensarci.»<br />
Queste parole che ci sono tramandate costringono<br />
il biografo ad avvicinarsi alla parte più delicata e più<br />
enigmatica del suo compito, dalla quale avrebbe preferito tenersi ancora lontano per portare a<br />
compimento,<br />
con la calma e la comodità che sono concesse a chi<br />
espone situazioni limpide e univoche, il racconto dei<br />
trionfi di Knecht, della sua esemplare attività e delle<br />
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