Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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e cortesi di avviare una conversazione, prima d'incominciare a capire che il vecchio avrebbe saputo<br />
esercitare una pazienza, costanza e cortesia cento volte maggiori delle mie. Sarà stato un quarto d'ora, o<br />
mezz'ora,<br />
ma a me parve mezza giornata, sicché incominciai a<br />
diventare triste, stanco e di malumore e a pentirmi<br />
del viaggio. Avevo la bocca arida. L'amico venerato, il<br />
mio protettore che da quando avevo incominciato a<br />
pensare possedeva il mio cuore, la mia fiducia, e non<br />
aveva mai ascoltato una mia parola senza rispondere,<br />
ora mi udiva parlare o forse non mi udiva nemmeno,<br />
si era nascosto dietro il sorriso raggiante come dietro<br />
una maschera d'oro, si era trincerato come dietro un<br />
altro mondo, sotto altre leggi, e tutto ciò che veniva<br />
da me e dal nostro mondo per entrare nel suo scorreva via come la pioggia da un sasso. Infine, quando<br />
non avevo più speranza, abbatté la muraglia magica,<br />
mi aiutò e mi rivolse la parola! Furono le sole parole<br />
che gli udii pronunciare oggi. " Josef, ti stancherai"<br />
mormorò con una voce impregnata di quella commovente e affettuosa gentilezza che tu conosci. E fu<br />
tutto.<br />
"Josef, ti stancherai." Quasi mi avesse visto compiere<br />
da molto tempo un lavoro troppo faticoso e volesse<br />
darmi un consiglio! Pronunciò quelle parole con qualche fatica, come se da un pezzo non avesse più<br />
usato<br />
le labbra per parlare. Nello stesso tempo mi posò sul<br />
braccio una mano lieve come una farfalla, mi guardò<br />
in fondo agli occhi e sorrise. In quel momento mi vidi<br />
sconfitto. Un po' della sua serena tranquillità, della<br />
sua calma e pazienza entrò in me e d'improvviso mi<br />
parve di comprendere lui e il suo atteggiamento, quel<br />
suo allontanarsi dagli uomini e andare verso il silenzio,<br />
lungi dalle parole e verso la musica, lungi dai pensieri e verso l'unità. Compresi ciò che mi era dato di<br />
vedere, compresi quel sorriso radioso; mi trovavo davanti a un santo che mi permetteva di assistere al suo<br />
splendore, davanti a un uomo perfetto che io maldestro<br />
pretendevo di intrattenere, di interrogare e di indurre<br />
a un colloquio. Per fortuna non avevo aperto gli occhi<br />
troppo tardi. Avrebbe potuto anche allontanarsi e respingermi per sempre. In tal modo avrei perduto<br />
l'esperienza più strana e stupenda che mi sia mai toccata.»<br />
«Vedo» disse Ferromonte, pensoso «che nel nostro<br />
vecchio Maestro avete trovato una specie di santo, ed<br />
è bene che siate stato proprio voi a dirmelo. Confesso<br />
che da qualunque a!tro avrei accolto questa rivelazione<br />
con la massima diffidenza. Tutto sommato, non sono<br />
amante del misticismo e, da storico e musicista, amo<br />
soprattutto le categorie precise; in ciò sono persino<br />
pedante. Siccome qui in Castalia non siamo una congregazione cristiana né un cenobio indiano o taoista,<br />
non mi pare ammissibile che uno di noi possa essere<br />
annoverato tra i santi, dunque in una categoria puramente religiosa, e ad un altro che non fossi tu -<br />
scusate, che non foste voi, Domine - rinfaccerei tale inserimento come un'aberrazione. Suppongo però che<br />
non<br />
avrete intenzione di proporre un processo di canonizzazione in favore del venerato Maestro: nel nostro<br />
Ordine non si troverebbe neanche un'autorità competente a farlo. No, non interrompetemi, dico sul serio.<br />
Non voglio affatto scherzare. Mi avete comunicato<br />
un'esperienza e da parte mia devo confessare che sono<br />
rimastO un po' umiliato, perché il fenomeno da voi<br />
descritto non è sfuggito a me e ai miei colleghi di<br />
Monteport, ma noi ne abbiamo soltanto preso conoScenza, senza prestarvi molta attenzione. Ho presente<br />
la causa della mia incapacità e indifferenza. Se il fenomenO riguardante il vecchio Maestro vi ha colpito<br />
a<br />
questo modo, mentre io me ne sono a malapena accorto,<br />
si spiega beninteso col fatto che la metamorfosi si è<br />
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