Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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avuto col presidente della direzione dell'Ordine a<br />
Hirsland contatti più stretti di quelli imposti dalle<br />
funzioni ufficiali. Lo vedeva, si può dire, soltanto nelle<br />
sedute plenarie dell'Autorità pedagogica e anche allora<br />
il presidente svolgeva per lo più soltanto un'attività<br />
decorativa, come ricevere e congedare i colleghi, mentre i lavori più importanti toccavano al segretario. <strong>Il</strong><br />
presidente di prima, che quando Knecht era entrato<br />
in carica era già un uomo di età veneranda, godeva<br />
la devozione del Magister Ludi, ma non aveva mai<br />
dato a quest'ultimo occasione di diminuire la distanza;<br />
in genere non era quasi plU una persona, una creatura<br />
umana, ma si librava come un gran sacerdote, simbolo<br />
di dignità e raccoglimento, al disopra della piramide<br />
gerarchica e ne costituiva la vetta taciturna e il fastigio. Ora quell'uomo venerando era morto e al suo<br />
posto l'Ordine aveva eletto il nuovo presidente Alexander. Era quello stesso maestro di meditazione che<br />
anni<br />
prima la direzione dell'Ordine aveva assegnato al nostro<br />
Josef Knecht, per i primi tempi delle sue funzioni; e<br />
fin da allora il Magister aveva ammirato e amato con<br />
gratitudine quest'uomo esemplare, ma anche lui, nel<br />
tempo in cui il Maestro del <strong>Giuoco</strong> delle perle era<br />
stato giorno per giorno oggetto delle sue cure e in<br />
certo qual modo il suo penitente, aveva avuto modo<br />
di osservarlo e conoscerlo nel carattere e negli atti<br />
quanto bastava per amarlo. L'amicizia, rimasta fino<br />
allora latente, si manifestò a entrambi e prese forma<br />
dal momento in cui Alexander divenne collega di<br />
Knecht e presidente in carica, poiché ora si vedevano<br />
più di frequente e avevano un lavoro comune da svolgere. E vero che a quell'amicizia mancava la vita<br />
spicciola come mancavano le comuni esperienze giovanili:<br />
era infatti una simpatia tra colleghi altolocati e le<br />
sue manifestazioni si limitavano al tono lievemente più<br />
caloroso del saluto e del commiato, a una comprensione<br />
reciproca più veloce e completa ed eventualmente a<br />
qualche minuto di chiacchiere negli intervalli delle<br />
sedute.<br />
Benché il preposto alla direzione, detto anche Maestro dell'Ordine, non fosse costituzionalmente<br />
superiore ai Magistri suoi colleghi, lo era per tradizione,<br />
secondo la quale il Maestro dell'Ordine presiedeva le<br />
sedute dell'Autorità suprema, e quanto più negli ultimi decenni l'Ordine era diventato meditativo e<br />
monacale, tanto più era cresciuta la sua autorità, sia pure<br />
soltanto entro la gerarchia e la Provincia. Nell'Autorità pedagogica il preposto dell'Ordine e il Maestro<br />
del <strong>Giuoco</strong> delle perle erano diventati sempre più i<br />
due veri esponenti e rappresentanti dello spirito castalio; infatti di fronte alle discipline antichissime<br />
tramandate da epoche precastalie, come la grammatica,<br />
l'astronomia, la matematica o la musica, la disciplina<br />
meditativa e il <strong>Giuoco</strong> delle perle erano i beni veramente caratteristici della Castalia. Non era quindi<br />
privo<br />
d'importanza il fatto che i due suoi rappresentanti e<br />
dirigenti fossero tra loro in rapporti amichevoli; questi erano per entrambi una conferma e un aumento<br />
della loro dignità, un'aggiunta di calore e soddisfazione nella vita, una ulteriore spinta a svolgere il<br />
compito di rappresentare con la loro persona i due<br />
beni più intimi, le due forze più sacre del mondo castalio e a viverle per dare l'esempio. Questo era<br />
dunque per Knecht un altro legame, un altro contrappeso<br />
alla sua volontà di rinunciare a tutto ciò e a portarsi<br />
in un'altra atmosfera. Ciò nonostante questa tendenza<br />
continuò a svilupparsi irresistibilmente. Da quando<br />
gli si era affacciata alla coscienza, e poteva essere stato<br />
nel sesto o settimo anno del suo magistero, aveva<br />
preso maggior forza ed era stata accolta da lui, l'uomo<br />
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