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Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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d'intelligenza molto più basso.<br />

In quel tempo Knecht ricevette dall'amico Ferromonte la copia di una prima parte del suo lavoro che<br />

in seguito raggiunse la celebrità ed era intitolato: Assorbimento ed elaborazione di musica popolare slava<br />

da parte della musica tedesca, a partire da Josef Haydn.<br />

Nella risposta di Knecht a questo invio si legge tra<br />

l'altro: «Dai tuoi studi, nei quali un giorno ho potuto<br />

esserti compagno per qualche tempo, hai tratto una<br />

conclusione stringente; i due capitoli su Schubert, particolarmente sui Quartetti, appartengono a quanto di<br />

meglio io conosca in questi ultimi tempi nella storia<br />

della musica. Ricordami qualche volta, poiché sono<br />

ben lontano dalla messe che sei riuscito a raccogliere.<br />

Per quanto possa dirmi contento della vita che faccio<br />

qui - pare infatti che la mia missione a Mariafels non<br />

sia vana - talvolta mi addolora la distanza dalla Provincia e dalla cerchia di Waldzell. Qui imparo molte<br />

infinite cose, ma non è un aumento di sicurezza e di<br />

pratica professionale, bensl un aumento di problemi, e<br />

certo anche uno sviluppo di orizzonti. Devo dire che<br />

ora sono più tranquillo in quanto riguarda l'incertezza,<br />

la mancanza di fiducia e di serenità e tutti gli altri<br />

guai che spesso accusavo, specie nei primi due anni:<br />

recentemente è stato qui Tegularius, solo per tre giorni, ma, benché fosse lieto di rivedermi e curioso di<br />

conoscere Mariafels, già il secondo giorno non ne poté<br />

più, tanto si sentiva oppresso ed estraneo. Siccome,<br />

in fin dei conti, anche un cenobio è un mondo protetto, pacifico e ospitale e ben lontano dall'essere un<br />

carcere, una caserma o una fabbrica, traggo dalla mia<br />

esperienza la conclusione che noialtri della nostra cara<br />

Provincia siamo assai più viziati e cagionevoli di quantO non pensiamo».<br />

Proprio nel periodo cui risale questa lettera a Carlo,<br />

Knecht indusse padre Jacobus a inviare un breve scritto<br />

alla suprema Autorità castalia nel quale il padre si<br />

dichiarò favorevole circa la nota questione diplomatica, non senza aggiungere la preghiera di lasciargli<br />

ancora per qualche tempo "Josef Knecht, il giocatore<br />

di perle, qui benvoluto da tutti" che lo degnava di<br />

un corso particolare de rebus castaliensibus. S'intende<br />

che l'altra parte considerò un onore venire incontro a<br />

quel desiderio. Knecht a sua volta, che aveva creduto<br />

di essere ancora ben lontano dal suo "raccolto", ricevette un elogio firmato dalla direzione dell'Ordine e<br />

da Dubois per aver così bene svolto la missione ricevuta. La parte che in quello scritto ufficiale gli parve<br />

lì per lì più importante e gli fece il massimo piacere<br />

(lo comunicò quasi trionfante in una letterina a Fritz)<br />

era un breve periodo in cui si diceva che l'Ordine era<br />

stato informato dal Maestro del <strong>Giuoco</strong> delle perle<br />

circa il suo desiderio di ritornare nel Vicus Lusorum<br />

ed era ben disposto ad accontentarlo quando l'incarico<br />

fosse condotto a termine. Knecht lesse questo passo<br />

anche a padre Jacobus e gli confessò quanto gli facesse<br />

piacere, dichiarò anche quanto avesse temuto di essere<br />

bandito per sempre dalla Castalia e di venire inviato<br />

a Roma. <strong>Il</strong> padre rispose ridendo: «Eh, caro mio, gli<br />

Ordini sono fatti così, si preferisce vivere nel loro<br />

grembo anziché alla periferia o addirittura in esilio.<br />

Lei potrà dimenticare tranquillamente quel po' di politica nella cui impura vicinanza è capitato, perché<br />

non è certo un uomo politico. Ma non dovrebbe tradire la storia, anche se questa dovesse restare per lei<br />

una materia secondaria e dilettantesca. Non le manca<br />

infatti la stoffa dello storico. E ora, finché ho il piacere di averla qui, cerchiamo di trarne reciproco<br />

vantaggio».<br />

A quanto pare, Knecht approfittò poco del permesso di far visite frequenti a Waldzell; ascoltò però<br />

all'apparecchio un corso di esercitazioni e parecchi<br />

Giuochi e conferenze. In tal modo, anche da lontano<br />

standosene seduto nella bella stanza del monastero,<br />

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