Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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a tutti i beni che nei tempi anteriori erano parsi appetibili a intere generazioni di eruditi; rinunciare ai<br />
rapidi e facili guadagni, alla gloria e ai pubblici onori,<br />
agli elogi dei giornali, a sposare figlie di banchieri e<br />
di grandi industriali, a farsi -viziar, col lu~o nella vita<br />
materiale. Gli scrittori dalle grandi tirature, dai premi<br />
Nobel e dalle sontuose ville in campagna, i grandi medici con le loro onorificenze e coi servitori in livrea,<br />
gli accademici con la moglie ricca e coi salotti brillanti,<br />
i chimici nei consigli d'amministrazione delle grandi<br />
industrie, i filosofi con la fabbrica di terze pagine e con<br />
le travolgenti conferenze nelle sale affollate, tra applausi<br />
e offérte di fiori: tutte queste figure erano scomparse<br />
e non sono più ritornate fino ad oggi. C'erano, è vero,<br />
ancora moltissimi giovani intelligenti che in quelle figure vedevano modelli invidiabili, ma le vie alle<br />
pubbliche onoranze, alla ricchezza, alla gloria e al lusso<br />
non passavano più attraverso le aule universitarie, i<br />
seminari e le tesi di laurea; le professioni intellettuali<br />
cadute molto in basso erano fallite agli occhi del mondo, e in compenso avevano riconquistato una<br />
contrita e<br />
fanatica dedizione allo spirito. Gli ingegni che aspiravano piuttosto al lustro o alla vita comoda dovettero<br />
volgere le spalle all'intellettualità non più amabile e<br />
cercare quelle professioni alle quali eran rimasti il benessere e il compito di far quattrini.<br />
Sarebbe troppo lungo descrivere minutamente in qual<br />
modo lo spirito, dopo essersi purificato, si sia imposto<br />
anche allo stato. Ben presto si scoprì che erano bastate<br />
poche generazioni di una disciplina rilassata e senza<br />
scrupoli per danneggiare sensibilmente anche la vita<br />
pratica; che la capacità e la responsabilità in tutte le<br />
professioni più elevate, anche quelle tecniche; diventavan sempre piU rare sicché il culto dello spirito<br />
nello<br />
stato e nel popolo, e specialmente la scuola, erano sempre più monopolizzati dagli intellettuali, come del<br />
resto<br />
in quasi tutti i paesi d'Europa la scuola, in quanto non<br />
sia rimasta sotto il controllo della Chiesa romana, è<br />
nelle mani di quegli ordini anonimi che sono reclutati<br />
fra l'élite degli intellettuali. Per quanto il rigore e la<br />
così detta superbia di tale casta possano essere talvolta<br />
scomodi alla pubblica opinione, per quanto singoli individui le si siano sovente voltati contro, essa si<br />
sostiene ancora incrollabile ed è protetta, non solo dalla<br />
sua integrità e dalla rinuncia a beni e vantaggi che non<br />
siano intellettuali, ma anche dalla ormai universale<br />
convinzione o intuizione che questa scuola severa è<br />
necessaria per l'esistenza della civiltà. Si sa o si intuisce che quando il pensiero non è puro e vigile,<br />
quando<br />
la venerazione dello spirito non è più valida, anche le<br />
navi e le automobili incominciano presto a non funzionare, anche il regolo calcolatore dell'ingegnere e la<br />
matematica delle banche e della borsa vacillano per<br />
mancanza di valore e di autorità, e si cade nel caos<br />
Certo ci volle del tempo prima che si arrivasse a com<br />
prendere che anche il lato esteriore della civiltà, anche<br />
la tecnica, l'industria, il commercio e via dicendo hanno<br />
bisogno del comune fondamento di una morale e di<br />
un'onestà spirituali.<br />
Ora, al <strong>Giuoco</strong> delle perle mancava a quel tempo<br />
ancora una cosa, vale a dire la capacità di essere universale e al disopra delle facoltà universitarie. Gli<br />
astronomi, i grecisti, i latinisti, gli scolastici, gli studenti di<br />
musica svolgevano i loro giuochi intelligentemente regolati, ma per ciascuna facoltà, per ciascuna<br />
disciplina<br />
e diramazione il <strong>Giuoco</strong> aveva un proprio linguaggio e<br />
proprie norme. Ci volle mezzo secolo perché si facesse<br />
il primo passo per valicare questi limiti. La causa di<br />
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