17.12.2012 Views

Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

presentata a voi d'improvviso e già perfetta, mentre<br />

io ho assistito alla sua lenta evoluzione. <strong>Il</strong> vecchio Magister che avete veduto mesi fa e quello che avete<br />

veduto ogg,i sono molto diversi, mentre noi da un<br />

incontro all'altro non potevamo osservare modificazioni sensibili. Ammetto però che questa spiegazione<br />

non è sufficiente. Quando davanti ai nostri occhi si<br />

compie qualcosa come un miracolo, sia pure con lentezza quasi inavvertibile, dovremmo, se non siamo<br />

prevenuti, rimanerne scossi più di quanto non sia avvenuto a me. E qui arrivo alla ragione della mia cecità:<br />

ero infatti prevenuto. Se non osservai il fenomeno fu<br />

appunto perché non volevo osservarlo. Notai, come<br />

tutti, che il nostro vecchio Maestro viveva sempre più<br />

ritirato e che la sua gentilezza andava aumentando,<br />

che il suo viso diventava sempre più astrattamente luminoso quando, incontrandomi, ricambiava il mio<br />

saluto in silenzio. Io e tutti gli altri l'abbiamo beninteso<br />

osservato, ma mi ripugnava vederci qualcosa di più,<br />

e mi rifiutavo non già per mancanza di rispetto verso<br />

il Magister, ma in parte per la mia ostilità al culto<br />

delle persone e all'entusiasmo in genere, in parte per<br />

la mia ripugnanza a questo particolare entusiasmo, a<br />

quella specie di culto che lo studente Petrus ha per<br />

il suo idolo e maestro. Mentre parlavate, tutto ciò<br />

mi è apparso ben chiaro.»<br />

«E stato un bel giro vizioso» disse Knecht ridendo<br />

«per renderti conto della tua antipatia verso il povero Petrus. Ma vediamo: sarei anch'io un mistico e<br />

sognatore? Ho anch'io il culto proibito delle persone e<br />

dei santi? O ammetti, ciò che non hai ammesso di<br />

fronte allo studente, che abbiamo visto e vissuto qualche cosa, non già sogni e fantasie, ma qualcosa di<br />

reale e di oggettivo?»<br />

«Certo che ve lo concedo» rispose Carlo lentamente, riflettendo. «Nessuno dubiterà di questa vostra<br />

esperienza o della bellezza e serenità del vecchio Mae-stro che sa sorridere in modo così incredibile. Si<br />

tratta<br />

soltanto di sapere: dove collocare il fenomeno? Che<br />

nome dargli? Come spiegarlo? Sembrano domande da<br />

pedanti, ma qui in Castalia siamo pedanti, infatti, e,<br />

se desidero classificare e denominare l'esperienza vostra<br />

e nostra, non lo desidero perché voglia risolvere la<br />

sua realtà e bellezza in astrazione e generalizzazione,<br />

ma perché vorrei descriverla e fissarla con la più assoluta chiarezza. Quando durante un viaggio odo un<br />

contadino o un ragazzo mormorare una melodia a me<br />

ignota, anche questa è una mia esperienza; e se poi<br />

tento di trascrivere le note della melodia con la massima esattezza possibile, non è un modo di metterla<br />

da parte, bensì di onorare e perpetuare la mia esperienza.»<br />

Knecht approvò con un cenno amichevole. «Vedi,<br />

Carlo» disse «è un peccato che ci si possa vedere<br />

così di rado. Non tutti gli amici di gioventù danno<br />

buona prova ogni volta che s'incontrano. Sono venuto<br />

a parlarti del vecchio Magister perché qui sei l'unico<br />

alla cui simpatia io tenga. Ora devo lasciare a te di<br />

utilizzare in qualche modo il mio racconto e di definire l'estasi del nostro Maestro. Sarei lieto se un<br />

giorno andassi a trovarlo e ti trattenessi un poco nell'aura che spira da lui. <strong>Il</strong> suo stato di grazia, di<br />

perfezione, di saggezza, di beatitudine, o chiamalo come<br />

vuoi, apparterrà alla vita religiosa, certo; anche se noi<br />

di Castalia non abbiamo un credo religioso, una chiesa,<br />

non per questo ci è ignGta la devozione: proprio il<br />

nostrO vecchio Maestro è sempre stato profondamente<br />

pio. E siccome in molte religioni si parla di uomini<br />

che hanno avuto la grazia, di uomini perfetti, illuminati e trasfigurati, perché non dovrebbe fiorire una<br />

volta anche la nostra devozione castalia? Abbiamo<br />

fatto tardi, dovrei coricarmi perché domani devo partire molto per tempo. Ma spero di ritornare presto.<br />

Lasciami soltanto portare a termine il mio racconto.<br />

Dunque~ quando mi ebbe detto: "Ti stancherai", riuscii finalmente a desistere dai miei sforzi per avviare<br />

155

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!