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Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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Nel tardo autunno del suo primo anno, mentre Fritz<br />

si dedicava ancora ai primi studi sulla Cina, il Magister scorrendo un giorno rapidamente gli appunti del<br />

diario della sua cancelleria trovò questa annotazione:<br />

" Lo studente Petrus di Monteport arriva raccomandato dal Magister Musicae, reca i suoi saluti<br />

particolari, chiede alloggio e desidera di poter frequentare<br />

l'archivio. ~ allogato nella foresteria per studenti".<br />

Ecco, poteva tranquillamente affidare questo Petrus e<br />

la sua richiesta agli uomini dell'archivio, era cosa di<br />

tutti i giorni, ma "i saluti particolari del Magister<br />

Musicae» non potevano essere che per lui. Mandò<br />

quindi a chiamare lo studente: era un giovane dall'aria assorta e vivace, ma taciturno, e apparteneva<br />

evidentemente all'élite di Monteport; in ogni caso<br />

l'udienza di un Magister non doveva essere niente di<br />

insolito per lui. Knecht domandò quali incarichi gli<br />

avesse dato il vecchio Maestro. «Saluti» rispose lo<br />

studente. «Saluti molto cordiali e rispettosi per voi,<br />

venerabile, e anche un invito.» Knecht pregò l'ospite<br />

di accomodarsi e questi soggiunse scegliendo accuratamente le parole: «<strong>Il</strong> venerabile Magister Musicae<br />

mi ha raccomandato vivamente, come ho detto, di recarvi i suoi saluti. Ha anche espresso il desiderio che<br />

andiate a trovarlo presto, se potete. Vi invita, o almeno vi suggerisce di fargli visita prossimamente,<br />

premesso beninteso che la visita possa essere compresa in<br />

un viaggio di servizio e non vi rechi troppo disturbo.<br />

Questo è press'a poco l'incarico che ho ricevuto».<br />

Knecht osservò il giovane e intu~ che doveva essere<br />

un protetto del vecchio. Domandò quindi cautamente,<br />

«Quanto tempo conti di trattenerti qui nell'archivio?».<br />

Gli fu risposto: «Esattamente, venerabile, finché vedrò che partirete per Monteport».<br />

Knecht rimase sopra pensiero. Poi disse: «Bene.<br />

E perché non mi hai trasmesso letteralmente ciò che<br />

il vecchio Maestro ti incaricò di dirmi, come sarebbe<br />

stato giusto?».<br />

Petrus sostenne lo sguardo di Knecht e sempre cercando le parole cautamente rifer~ adagio, quasi<br />

dovesse<br />

esprimersi in una lingua straniera: «Non c'è alcun<br />

incarico, venerabile, e non c'e alcun messaggio letterale. Voi conoscete il mio venerato maestro e sapete<br />

che è sempre stato di una rara modestia. Si racconta<br />

a Monteport che da giovane, quando era ancora ripetente, ma già tutta l'élite lo considerava predestinato<br />

alla carica di Magister Musicae, gli avevano affibbiato<br />

il nomignolo di Sua Altezza l'Umilissimo. Ebbene,<br />

questa modestia e non meno la sua abnegazione, tolleranza e cortesia si sono ancora accresciute con l'età<br />

e più che mai da quando ha deposto la carica. Lo sapete senza dubbio meglio di me. Questa modestia gli<br />

vieterebbe di chiedere una visita a voi, venerabile, per<br />

quanto grande potesse essere il suo desiderio. Perciò,<br />

Domine, non sono stato onorato da un incarico di<br />

questo genere, ma ho agito come se l'avessi ricevuto.<br />

Se fu un errore, sta in voi di considerare l'incarico<br />

non esistente, appunto come tale».<br />

Knecht sorrise. «E la tua occupazione, mio caro,<br />

nell'archivio del <strong>Giuoco</strong> era soltanto un pretesto?»<br />

«No, no. Vi devo fare estratti di alcune chiavi, perciò avrei dovuto chiedervi ospitalità comunque. Mi<br />

parve però consigliabile affrettare un po' il viaggetto.»<br />

«Benissimo» fece il Magister serio serio. «Si potrebbe sapere la causa di codesta fretta?»<br />

<strong>Il</strong> giovane chiuse un momento gli occhi, corrugando<br />

la fronte, come se la domanda gli desse molto fastidio.<br />

Poi rivolse di nuovo al Maestro lo sguardo indagatore<br />

e giovanilmente critico.<br />

«Non posso rispondere, a meno che vogliate formulare la domanda in forma più precisa.»<br />

«E sia!» esclamò Knecht. «Sono dunque gravi le<br />

condizioni del vecchio Maestro? Sono preoccupanti?»<br />

Benché il Magister avesse parlato con la massima<br />

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