Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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occasione. Se anche gli alunni e gli studenti più giovani non ne afferrano ancora tutta l'importanza e<br />
vedono soltanto la cerimonia e il godimento degli occhi,<br />
tutti gli altri partecipanti invece sono abbastanza radicati e assimilati nella comunità per sentire la nomina<br />
di un nuovo Magister come un avvenimento essenziale per loro e per la loro vita. Questa volta la gioia<br />
era offuscata non solo dalla morte del Maestro precedente e dal lutto, ma anche dalla triste atmosfera di<br />
quel <strong>Giuoco</strong> annuale e dalla tragedia del sostituto<br />
Bertram.<br />
La vestizione fu compiuta dall'oratore dell'Ordine e<br />
dal supremo archivista del <strong>Giuoco</strong>: reggendo insieme<br />
la veste, la posero sulle spalle del nuovo Maestro. <strong>Il</strong><br />
breve discorso fu tenuto dal Magister Grammaticae, il<br />
Maestro di filologia classica a Keuperheim; un rappresentante di Waldzell, designato dall'élite, consegnò<br />
le<br />
-- chiavi e i sigilli e all'organo si vide l'anziano Maestro<br />
di Musica in persona. Aveva fatto il viaggio per assistere alla vestizione del suo protetto e per fargli una<br />
z gradita sorpresa con la sua inaspettata presenza, forse<br />
anche per dargli qualche consiglio. <strong>Il</strong> vegliardo avrebbe<br />
desiderato suonare con le proprie mani la musica solenne, ma non era più in grado di assoggettarsi a<br />
questa<br />
fatica; perciò aveva affidato l'esecuzione all'organista<br />
del ~Ticus Lusorum e, messosi alle sue spalle, gli voltava le pagine. Guardava Josef con un pio sorriso, lo<br />
vide accogliere la veste e le chiavi, lo udì pronunciare<br />
anzitutto la formula del giuramento, poi la libera allocuzione ai suoi futuri collaboratori, funzionari e<br />
discepoli. <strong>Il</strong> giovane Josef non gli era mai stato caro come<br />
ora, nel momento in cui aveva quasi cessato di essere<br />
Josef e incominciava a essere il depositario di una<br />
veste e d'un ufficio, la gemma d'un diadema, un pilastro nell'edificio della gerarchia. Soltanto pochi<br />
momenti però poté parlare da solo a solo col giovane<br />
Josef. Gli sorrise serenamente e si affrettò ad ammonirlo: «Bada di superare bene le prime tre o quattro<br />
settimane, poiché molto si pretenderà da te. Pensa<br />
sempre all'insieme, pensa che una negligenza nei particolari non e molto grave. Devi dedicarti tutto<br />
all'élite<br />
e non permettere che il resto ti sfiori nemmeno il<br />
pensiero. Ti manderanno due persone in aiuto; a una<br />
di esse, il yogbino Alexander, ho già parlato io stesso.<br />
Dagli retta perché sa il fatto suo. A te occorre la fermissima convinzione che i superiori hanno fatto bene<br />
ad accoglierti fra loro; abbi fiducia in loro, fiducia<br />
nelle persone che ti manderanno in aiuto, cieca fiducia<br />
nelle tue forze. Verso l'élite invece abbi una sfiducia<br />
gaia e sempre vigile: da te non aspetta a,ltro. E tu<br />
vincerai, Josef, lo so».<br />
Le funzioni educative del Magister gli erano per la<br />
maggior parte assai note e familiari, dato che già vi<br />
si era dedicato come subalterno o come assistente; le<br />
più importanti erano i corsi del <strong>Giuoco</strong>, da quelli per<br />
alunni e principianti, da quelli delle vacanze e per gli<br />
ospiti alle esercitazioni, alle lezioni e ai seminari per<br />
l'élite. A tutte queste attiyità, tranne le ultime, ogni<br />
Magister neo-eletto sapeva di poter far fronte, mentre<br />
le funzioni nuove che non aveva mai avuto modo<br />
di esercitare dovevano procurargli maggiori fatiche e<br />
preoccupazioni. Cosi accadde anche a Josef. Da principio avrebbe preferito dedicarsi con tutto il suo zelo<br />
a questi nuovi doveri, alle vere funzioni magistrali,<br />
alla collaborazione col supremo Consiglio pedagogico,<br />
ai lavori comuni del Consiglio dei Magistri e della<br />
direzione dell'Ordine, alla rappresentanza del <strong>Giuoco</strong><br />
delle perle e del Vicus Lusorum presso l'Autorità centrale. Ardeva dal desiderio di rendersi familiari<br />
queste<br />
nuove attività e di togliere loro l'aspetto minaccioso<br />
dell'ignoto, avrebbe voluto ritirarsi alcune settimane e<br />
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