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Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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meriti dell'altro. E appunto perché tra quei ripetenti<br />

del <strong>Giuoco</strong> e aspiranti a cariche superiori ognuno rappresentava una forza considerevole e superiore alla<br />

media, ciascuno era uomo di prim'ordine per meriti,<br />

per il sapere, per i diplomi, e appunto perciò quei<br />

tratti e quelle sfumature di carattere che predestinavano un aspirante al successo e al comando avevano<br />

una parte molto importante e attentamente controllata.<br />

Una differenza in più o in meno di ambizione, di buon<br />

comportamento, di statura o bella presenza, un poco<br />

più o un poco meno di grazia, di gentilezza, di influsso<br />

sui più giovani o sulle Autorità aveva gran peso e<br />

poteva decidere i concorsi. Come ad esempio Fritz<br />

Tegularius apparteneva a questa cerchia soltanto da<br />

outsider, da ospite tollerato e, per così dire, alla periferia - perché evidentemente non possedeva doti di<br />

governo - così Knecht faceva parte del circolo più<br />

ristretto. Ciò che lo raccomandava ai giovani e gli<br />

acquistava adoratori era la sua freschezza, la sua grazia<br />

ancora giovanile, all'apparenza inaccessibile alle passioni, incorruttibile e d'altra parte puerilmente<br />

irresponsabile, ossia una certa innocenza. Ciò che poi lo<br />

rendeva accetto ai superiori era l'altro lato di questa<br />

innc,cenza: la quasi assoluta mancanza di ambizione e<br />

di smania di farsi avanti.<br />

Negli ultimi tempi il giovane aveva notato gli effetti della sua personalità, prima quelli verso il basso<br />

e soltanto a poco a poco anche quelli verso l'alto; e<br />

quando con occhio di chi si è destato si volgeva a<br />

guardare indietro, vedeva la sua vita percorsa fin dall'infanzia da due linee: l'amicizia con la quale i<br />

compagni più giovani cercavano d'ingraziarselo, e la benevola attenzione che gli dedicavano molti superiori.<br />

V'erano stati casi di blanda antipatia, come quella del<br />

direttore Zbinden, ma anche distinzioni come la protezione del Maestro di Musica o recentemente quella<br />

del<br />

signor Dubois e del Magister Ludi. Tutto era ben<br />

chiaro, eppure Knecht non aveva mai voluto vederlo<br />

e ammetterlo. La strada tracciatagli era evidentemente<br />

quella di entrare sempre, con inconsapevole naturalezza,<br />

nell'élite, di trovare amici compresi di ammirazione e<br />

protettori altolocati. La sua strada non lo portava a<br />

fermarsi nell'ombra alla base della gerarchia, ma ad<br />

avvicinarsi costantemente alla sua vetta e alla luce che<br />

la illuminava. Egli non doveva diventare un subalterno<br />

e nemmeno un erudito privato, ma un dominatore.<br />

<strong>Il</strong> fatto di essersene accorto più tardi di altri che<br />

erano in simile posizione gli conferiva quell'indescrivibile aumento di fascino, quel tono di innocenza.<br />

Ma<br />

perché se ne accorse così tardi, anzi con tanto disgusto? Perché appunto non aveva aspirato a tutto ciò,<br />

né l'aveva voluto, poiché il dominio non era per lui<br />

un bisogno, né il comando un divertimento, poiché<br />

amava assai più la contemplazione che l'azione e sarebbe stato ben felice di essere ancora per qualche<br />

anno, se non per tutta la vita, uno studioso nell'ombra, un curioso e devoto pellegrino attraverso i sacrari<br />

del passato, le cattedrali della musica, i giardini e le<br />

selve delle mitologie, delle lingue e delle idee. Ora,<br />

vedendosi spinto inesorabilmente ad agire, sentiva come<br />

non mai intorno a sé il teso turgore delle ambizioni,<br />

sentiva che la sua innocenza era minacciata e non più<br />

sostenibile. Comprendeva che orrnai doveva volere e<br />

affermare ciò che gli era assegnato senza che l'avesse<br />

voluto; e doveva farlo per vincere il senso di prigionia<br />

e il rimpianto della libertà di quegli ultimi dieci anni;<br />

e siccome non aveva ancora raggiunto la disposizione<br />

interiore per accettare la nuova vita, il provvisorio<br />

distacco da Waldzell e dalla Provincia e il viaggio nel<br />

mondo gli parvero una liberazione.<br />

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