Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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silenziosi si perdon nella rena... PER UNA TOCCATA DI BACH. Regno buio... Silenzio primordiale... Ed ecco un raggio dalle nubi in fuga slabbrate erompe, dagli abissi sale del cieco nulla, erige spazi, fruga dentro la notte, accenna vette e creste, versanti e precipizi, e di celeste tinge il cielo e consolida la terra. Il raggio scinde per azione e guerra il germe pregno: attonito s'accende il mondo, e dove la semente scende della luce, magnifico si assetta e si tramuta per cantar la gloria alla vita, e alla luce la vittoria. E ancora avanza, risalendo a Dio, l'augusto anelito col lavorio dell'universo fino al Padre santo. E si fa gioia e pena, lingua e canto, mondi su mondi inarca a trionfale duomo solenne, ed è lotta ideale, felicità, natura, amor perenne. UN SOGNO. Ospite d'un cenobio in mezzo ai monti, entrai - tutti eran scesi per il vespro in una biblioteca. Nel tramonto lungo i muri brillavan mille dorsi, di singolari scritte istoriati. Nella mia brama di sapere, lieto feci una prova e, preso un libro, lessi: "Come si quadra il circolo". Pensai: questo volume me lo porto via! Un altro, in quarto, tutta pelle e oro, recava impresso in lettere minute: "Adamo e l'altro frutto che assaggiò". L'altro? Ma quale? Quello della vita! Sicché Adamo è immortale? Non invano son qui, pensai. E vidi un libro in-folio, dal cui dorso e dal taglio un luccicore veniva di colori iridescenti. Diceva il titolo dipinto a mano: "Corrispondenza tra colori e suoni. Prova che ad ogni tinta e rifrazione una special tonalità risponde " . Come allettante mi splendeva incontro quel vortice di tinte! Allor compresi, e da ogni libro mi venia conferma: questa è la libreria del Paradiso! Per ogni mio quesito, smania, assillo, per ogni sete mia di conoscenza c'è qui risposta, e pane alla mia fame. Qualunque libro infatti interrogassi con un'occhiata, un titolo incontravo tutto promesse di rimedio ad ogni mancanza e tutti vi arrideano i frutti 246
che un discepolo mai sognato avesse o un insegnante ardisse di spiccare. Libri inauditi di maestri insigni custodivano il senso intimo e puro d'ogni scienza, saggezza, poesia, d'ogni quesito la potenza arcana e, insieme col frasario e con la chiave, dello spirto l'essenza più sottile. Le chiavi erano là d'ogni problema o segreto, e toccavano a colui cui l'ora magica le offriva in dono. Mi presi dunque uno di quei volumi, tremante, lo disposi su un leggio e decifrai lo scritto figurato, come in sogno talor si fanno cose non mai apprese e si colpisce il segno. E tosto mi trovai dentro a stellati spazi, spirituali, insinuati nello zodiaco, dove tutto quanto l'intuizione dei popoli mai vide erede di esperienze millenaries'intrecciava in armonici legami, sempre nuovi, e reciproci rapporti; e da antiche scoperte e conoscenze, da vecchi simboli s'alzava a volo più alto un nuovo, giovane quesito; sicché, leggendo, entro minuti od ore la via rifeci che già fece l'uomo e in me raccolsi il senso combinato dei messaggi più antichi e più recenti. Lessi e vedevo gl'ideogrammi insieme fondersi e ridivilupparsi, a tondo danzare e ricomporsi in nuova formacaleidoscopio di figure e tipi e mutar senso inesauribilmente. E quando, abbacinato da tal vista alzai lo sguardo a riposare gli occhi, non ero solo - vidi - fra quei libri. C'era, rivolto agli scaffali, un vecchio (l'archivista?) che intento al suo lavoro s'affaccendava: e in me nacque vaghezza di saper che facesse, così assiduo. Con gesto delicato quel vegliardo prendeva un libro, vi leggea lo scritto ch'era sul dorso, vi sofffiava il fiato e col pollice lieve cancellava il titolo (forse anche deliziosa promessa di letture prelibate!), ve ne scriveva un altro, nuovo, tutto differente, e passava ad altro libro, prendendo a caso, vi cassava il nome e vi scriveva un titolo diverso. A lungo lo guardai perplesso, e mentre rinunciavo a capirlo, ritornai al volume nel punto ove interrotto avevo la lettura: ma- stupore! non trovai più le imrnagini attraenti di poc'anzi, e fuggiva e dileguava tutto quel mondo che m'avea conquiso e spiegato il valor dell'universo; e tentennava e s'annebbiava e nulla in quel dissolvimento rimaneva fuor che un vuoto grigior di pergamena. Sulla mia spalla allor sentii posarsi una mano, il vegliardo assiduo si era 247
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1877 Hermann Hesse Il giuoco delle
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La famiglia si trasferisce in Svizz
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ipubblicato perché contiene la des
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1951 Escono Spate Prosa (rarda pros
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perché nel mio Giuoco delle perle
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Nella concezione di fondo, quindi,
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La dedica. Il libro del Giuoco dell
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sia le affinità spirituali fra i c
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verità»). Sono concezioni di deri
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Forse il momento stesso della morte
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di personalità importanti solo qua
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Ma non sapeva usarlo, a quanto dice
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quel tempo, che pure dimostrò gran
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perle di vetro. Sugli inizi di ques
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Riferiremo in breve ciò che occorr
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a tutti i beni che nei tempi anteri
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come più tardi in altre occasioni,
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in tutti e due i poteri l'onestà i
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SAGGIO BIOGRAFICO SUL MAGISTER LUDI
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Johann Jakob Froberger o un Johann
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il terzo terminò con una tendenza
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soltanto come personaggio lontano,
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di quattro grandi scuole scelte per
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stupende biblioteche, raccolte, lab
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alcuni rami di sambuco che gli dove
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via al cui termine essi avrebbero a
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che cosa intendi con quel "salto"?
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venne voglia di tentare di nuovo e
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così vecchio e affranto, rimaneva
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Da una di quelle case vide arrivare
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costituivano un'eccezione nella sco
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di lo sentiva assorto ad ascoltare,
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la disciplina, di ciò che doveva d
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iconoscere che aveva ragione. D'alt
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di Castalia sono manifeste nel fatt
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in Castalia, conduceva un'esistenza
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a lungo tralasciato di meditare, no
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ingenuamente per una specie di nemi
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generazioni studentesche dell'epoca
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iporteremo fedelmente, e, secondo n
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l'idea improvvisa, gioiosa e pauros
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e di stilistica musicale. Nella sin
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la scuola non voleva saper niente e
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fasci l'uno dopo l'altro, strinse i
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della tradizione castalia, il fior
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i due mondi che dieci anni prima si
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parole non basteranno per guarirti,
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e quella cerchia registrava e manif
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all'estero uno non ancora pratico,
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meriti dell'altro. E appunto perch
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frequentare ]a biblioteca, già l'o
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e gli era evidentemente tenuta lont
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sono stati alcuni anni nella mia vi
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anzi in un punto dovette seriamente
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Questa relazione diede ogni sorta d
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trentasei. Alla fine di quel period
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che Knecht vi aveva svolto, intorno
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le crisi future. A questo punto Kne
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con l'organista non si parlò più.
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eccellenti non solo per la loro int
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suo tempo avevano reso possibile e
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del suo progetto che poteva farsi s
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partecipò a quella solennità dura
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si riducono a produzioni passabili.
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uona volontà. Era, come è ovvio,
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stimata, si celebrarono con la cons
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durante gli interrogatori erano sta
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trovava il passaggio dal mondo dell
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dedicarsi allo studio approfondito
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non era un amico, un conoscente, un
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successivo periodo, durante il qual
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dell'élite, si è detto che è un
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titolo di Magister Ludi, che in Cas
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fronzoli, decadente ed effeminato.
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sarebbe capace di fare di te un cin
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calma, lo studente avvertì il suo
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Dimmi, lo vedi ancora spesso?» «N
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presentata a voi d'improvviso e gi
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e paure la grande cerimonia, circon
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esercitato dal mondo non castalio.
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ma era d'altro canto un cittadino m
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solo giacciono nell'archivio, ma so
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occasioni gli mancavano nei contatt
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le sedute, i viaggi d'ufficio, si r
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simpatia per il filologo di lingue
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lo guardò in viso e cercò di scop
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eve, quanto basta perché tu sia in
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e deciso che la volgarità oppone a
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Così entrai a Waldzell dove dopo l
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Questi era tutto orecchi ma calmiss
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attribuisci a me la colpa, ti prego
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molesti si fa una vita da fuchi e,
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poco questi golfi e bracci di mare
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eciproco beneficio. Plinio, che da
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fonte di gioia, al pari della soffe
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ichiamò, mi ricondusse alla medita
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avuto col presidente della direzion
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donne e amori e spesso si aggirava
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che il vecchio non l'aveva invitato
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intagli rappresentavano, con molte
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