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Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net

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dei pericoli, e la maggior parte dei presenti ha preso<br />

evidentemente sul serio questi problemi e vi si è accalorata Ma dobbiamo comunicarVi che su nessun<br />

punto<br />

della discussione si è ottenuta una maggioranza di voti<br />

in favore del Vostro concetto. Soltanto la fantasia e il<br />

carattere lungimirante delle Vostre considerazioni storico-politiche furono approvati, mentre in<br />

particolare<br />

nessuna delle Vostre ipotesi o, diciamo pure, profezie<br />

fu accettata in pieno né giudicata convincente. Anche<br />

la questione fino a qual punto l'Ordine abbia avuto<br />

parte nel mantenere la pace per un periodo insolitamente lungo, anzi fino a qual punto possa considerarsi<br />

un fattore della storia e della situazione politica, venne<br />

approvata solo da pochi e anche da questi con qualche<br />

riserva. La pace subentrata nel nostro continente alla<br />

fine dell'epoca guerresca - ecco all'incirca l'opinione<br />

della maggioranza - va attribuita in parte al generale :<br />

esaurimento conseguito alle terribili guerre, ma molto<br />

più al fatto che allora l'Occidente cessò di essere centro<br />

della storia universale e campo di battaglia delle lotte<br />

per l'egemonia. Senza porre minimamente in dubbio i<br />

meriti dell'Ordine, non si può riconoscere, si è detto<br />

al pensiero castalio, all'idea di un'elevata cultura spirituale, nel segno dell'educazione contemplativa, una<br />

vera e propria forza storica, vale a dire un vivo influsso sulle situazioni politiche del mondo, e d'altronde<br />

uno stimolo, una ambizione di questa specie sono<br />

quanto mai lontani da tutto il carattere de]lo spirito<br />

castalio. La Castalia - si è affermato in alcune serissime discussioni su questo tema - non ha né la volontà<br />

né il compito di esercitare una azione politica o d'influire sulla pace e sulla guerra; di questo compito non<br />

è il caso di parlare, non fosse altro perché tutte le manifestazioni castalie si riferiscono alla ragione e si<br />

svolgono nel suo ambito, la qual cosa non si può dire della<br />

storia universale, a meno di ricadere nelle fantasticherie teologico-poetiche della filosofia romantica della<br />

storia e di scorgePe nel sistema di stragi e distruzioni,<br />

messo in atto dalle potenze che fanno la storia, altrettanti metodi della ragione universale. Anche gettando<br />

il più fuggevole sguardo alla storia dello spirito appare evidente che i periodi più floridi di esso non si<br />

potrebbero mai spiegare con le condizioni politiche,<br />

mentre invece la civiltà, ossia lo spirito, ossia l'anima,<br />

ha una storia propria che accompagna quella così detta<br />

universale, fatta dalle continue battaglie per il potere<br />

materiale, come una seconda storia segreta, santa e<br />

incruenta. <strong>Il</strong> nostro Ordine si occupa solo di questa<br />

storia universale santa e segreta, non già di quella<br />

"reale" e ferina, né mai potrà incaricarsi di sorvegliare la storia politica o magari di contribuire a farla.<br />

Sia dunque o non sia la situazione politica mondiale<br />

come la delinea la Vostra missiva, in ogni caso - si<br />

è detto - l'Ordine non ha che da prendere una posizione di attesa e di tolleranza. Perciò, eccettuati alcuni<br />

voti, la Vostra opinione che si debba considerare questa situazione come un appello alla necessità di agire<br />

è stata decisamente respinta dalla maggioranza. <strong>Il</strong> Vostro concetto dell'odierna situazione mondiale e le<br />

Vostre previsioni hanno scosso la maggior parte dei<br />

colleghi, alcuni sono rimasti persino sconcertati; ma<br />

per quanto molti oratori abbiano manifestato il loro<br />

rispetto per la Vostra erudizione e il Vostro acume,<br />

nemmeno su questo punto si è trovato il consenso<br />

della maggioranza. Anzi, al contrario, ha predominato<br />

la tendenza a giudicare le Vostre comunicazioni notevoli bensì e di grande interesse, ma esageratamente<br />

pessimistiche. Uno si è persino fatto avanti a chiedere<br />

se non sia pericoloso, anzi empio, o almeno indizio di<br />

leggerezza accingersi, trattandosi di un Magister, a<br />

spaventare l'Autorità con così tetre visioni del preteso<br />

avvicinarsi di dure prove e pericoli. Certo è lecito<br />

richiamare talvolta la caducità di tutte le cose e ognuno, particolarmente chi occupi un posto eminente e<br />

pieno di responsabilità, deve ogni tanto ricordare il<br />

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