Hermann Hesse - Il Giuoco Delle Perle Di Vetro - Altrestorie.net
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di<br />
aveva talmente rinfrescato, irrobustito, confortato e<br />
rallegrato quanto queste prime avanzate nel mondo<br />
stellare del <strong>Giuoco</strong> delle perle di vetro.<br />
A quegli stessi anni risalgono le poesie del giovane<br />
Josef Knecht che ci furono conservate in copia da<br />
Ferromonte; può anche darsi che fossero più di quelle<br />
che possediamo ed è da ritenere che anche queste<br />
poesie, di cui le più antiche furono composte prima<br />
che Knecht fosse introdotto nel <strong>Giuoco</strong> delle perle,<br />
abbiano contribuito a facilitargli il compito e a fargli<br />
superare quegli anni critici. Qualunque lettore scoprirà<br />
in questi versi ora elaborati, ora frutto di rapida improvvisazione, tracce di quelle profonde scosse e della<br />
crisi che Knecht attraversò allora sotto l'influsso di<br />
Plinio. In parecchi versi si nota una profonda inquietudine, un dubitare di sé stesso e del valore della<br />
propria esistenza, finché nella poesia "<strong>Il</strong> <strong>Giuoco</strong> delle<br />
perle di vetro" la pia dedizione appare pienamente attuata. Del resto una certa condiscendenza al mondo<br />
Plinio, una parziale rivolta a determinate leggi interne<br />
di Castalia sono manifeste nel fatto stesso che egli<br />
abbia scritto queste poesie e all'occasione le abbia<br />
persino mostrate ad alcuni compagni. Se infatti, in<br />
genere, la Castalia ha rinunciato a produrre opere<br />
d'arte (là si conosce e si tollera persino la produzione<br />
musicale soltanto nella forma di esercizi di composizione dallo stile rigorosamente fissato), lo scrivere<br />
poesie era quanto più si potesse pensare di intollerabile, ridicolo e interdetto. Queste poesie dunque non<br />
sono un giuoco, una inutile opera d'intaglio e di arabesco; per suscitarle occorreva un forte impulso<br />
interiore, per scrivere e riconoscere come propri questi<br />
versi ci voleva un certo coraggio e una certa baldanza.<br />
Va ricordato che, sotto l'influsso del suo antagonista,<br />
anche Plinio Designori subì notevoli sviluppi e metamorfosi e non solo come avvio a purificare i suoi<br />
metodi di lotta. Durante lo scambio collegiale e battagliero di quegli anni di scuola, assistette allo<br />
sviluppo<br />
del suo avversario che andava elevandosi fino a diventare un modello in Castalia. Lo spirito della<br />
Provincia<br />
gli si presentò sempre più vivo e tangibile sotto le<br />
spoglie dell'amico, e come fino a un certo grado di fermentaziOne gli aveva comunicato l'atmosfera del<br />
proprio mondo, così egli stesso aveva dovuto respirare<br />
l'aria di Castalia e soccombere al suo fascino e alla sua<br />
influenza. Nel suo ultimo anno di scuola, dopo due<br />
ore di discussione sugli ideali della vita claustrale e i<br />
suoi pericoli, affrontata alla presenza della classe superiore del <strong>Giuoco</strong> delle perle, Plinio accompagnò<br />
Josef<br />
a una passeggiata e gli fece una confessione che riportiamo secondo una lettera di Ferromonte: «Josef, so<br />
naturalmente da un pezzo che non sei quel giocatore di<br />
perle al cento Per cento e quel santo della Provincia<br />
del quale reciti così bene la parte. Ciascuno di noi è<br />
impegnato in una battaglia in un punto molto esposto<br />
e ciascuno di noi sa benissimo che l'obiettivo contro<br />
il quale combatte esiste a buon diritto e possiede i<br />
suoi incontestati valori. Tu sei dalla parte dell'alta<br />
cultura dello spirito, io dalla parte della vita naturale.<br />
Nella nostra lotta hai imparato a scoprire e a prendere<br />
di mira i pericoli della vita naturale; tuo compito è di<br />
indicare come la vita «ingenua ", priva di disciplina<br />
spirituale, deve impantanarsi e riportare all'animalità<br />
o anche più indietro. Io, a mia volta, devo continuamente rammentare quanto sia arrischiata, pericolosa<br />
e infine sterile una vita fondata solo sullo spirito. Bene,<br />
ognuno difende ciò che secondo lui ha la supremazia,<br />
tu lo spirito, io la natura. Ma, non avertene a male,<br />
certe volte mi sembra che tu mi prenda di fatto e<br />
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