Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto in ...
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RAPPORTO ANNUALE DI MONITORAGGIO 2013<br />
4 Monitoraggio <strong>del</strong> settore<br />
4.1 PREMESSA<br />
Nel 2012 l’<strong>in</strong>cremento dei servizi, che ha caratterizzato le scelte regionali soprattutto nel triennio<br />
2008-2010, ha dovuto fare i conti, come lo scorso anno, con un taglio consistente dei f<strong>in</strong>anziamenti<br />
<strong>di</strong> provenienza nazionale. Il rilevante impegno f<strong>in</strong>anziario <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione per cercare <strong>di</strong><br />
compensare, con risorse proprie, il drastico calo dei trasferimenti non ha potuto evitare il<br />
consolidamento <strong><strong>del</strong>la</strong> riduzione dei servizi ferroviari offerti, anche se contenuta, avviata nel 2011.<br />
La riduzione ha comunque riguardato relazioni a m<strong>in</strong>ore domanda e non ha <strong>in</strong>taccato<br />
quantitativamente il loro complessivo ammontare poiché i treni sono stati sostituiti con autobus, <strong>in</strong><br />
quantità tale da corrispondere, come posti offerti, al numero <strong>di</strong> utenti presenti sui treni soppressi.<br />
Nel precedente trend <strong>di</strong> crescita, <strong>in</strong>iziato nel 2008 con l’aggiu<strong>di</strong>cazione dei servizi me<strong>di</strong>ante gara<br />
europea a rilevanza pubblica, l’offerta è passata da circa 16.700.000 a 18.700.000 t*km (più <strong>di</strong><br />
400.000 nel 2009 e ulteriori 1.600.000 circa nel 2010). Il corrispettivo contrattuale da 98.400.000 è<br />
<strong>in</strong>crementato <strong>di</strong> 19.440.000 euro, attestandosi <strong>in</strong> due anni a 117.800.000. Uno sforzo f<strong>in</strong>anziario<br />
<strong>in</strong>dubbiamente rilevante da parte <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione.<br />
Nel 2011, la riduzione ha portato i servizi a circa 18.200.000 treni*km, con un calo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong> circa<br />
500.000 treni*km, a fronte <strong>di</strong> un corrispettivo <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uito <strong>di</strong> circa 3.300.000 <strong>di</strong> euro (attestatosi a<br />
114.500.000), dei quali 1.800.000 prevalentemente a copertura dei servizi sostitutivi “su gomma”.<br />
Nel 2012 l’ammontare complessivo dei servizi si è consolidato su tali valori programmati: circa<br />
18.200.000 treni*km, <strong>in</strong>tegrati da circa 1.200.000 bus*km, <strong>in</strong> gran parte sostitutivi <strong>di</strong> servizi<br />
ferroviari soppressi, per un corrispettivo, confermato, <strong>di</strong> circa 114.500.000 euro (a cui vanno<br />
aggiunti circa 2.400.000 euro per il riconoscimento <strong>del</strong>le <strong>di</strong>namiche <strong>in</strong>flattive previste<br />
contrattualmente).<br />
Era <strong>in</strong>evitabile aspettarsi un’attenuazione <strong><strong>del</strong>la</strong> crescita dei passeggeri che ha, <strong>in</strong>vece, mantenuto<br />
livelli sostanzialmente all<strong>in</strong>eati a quelli già raggiunti nei due anni precedenti (pari a circa<br />
41.000.000) con un modesto ma significativo <strong>in</strong>cremento pur a fronte dei tagli effettuati e<br />
nonostante la crisi economica <strong>in</strong> atto che ha <strong>in</strong>dubbiamente concorso a mettere <strong>in</strong> sofferenza<br />
l’<strong>in</strong>tero settore.<br />
Dopo un triennio <strong>di</strong> crescita <strong>del</strong>l’offerta, che nelle <strong>in</strong>tenzioni <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione Emilia-Romagna doveva<br />
proseguire negli anni successivi, si è determ<strong>in</strong>ata nel 2011 una battuta d’arresto che si è<br />
consolidata nel 2012. Difficile è al momento <strong>di</strong>re quando, e se, si concretizzeranno le con<strong>di</strong>zioni<br />
per il pieno rilancio <strong>del</strong> settore, considerando anche che l’istituzione <strong>del</strong> Fondo unico nazionale<br />
(ferro+gomma) per il concorso f<strong>in</strong>anziario <strong>del</strong>lo Stato agli oneri <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> pubblico, previsto<br />
dall’art. 16 bis <strong>del</strong> D.L. 95/12, e i nuovi criteri per il suo riparto tra le Regioni, rendono <strong>in</strong>certo il<br />
mantenimento <strong>del</strong>le risorse assegnate, pur già ridotte rispetto agli anni precedenti.<br />
Particolarmente <strong>del</strong>icata si presenta la situazione per la nostra Regione. Il Contratto <strong>di</strong> Servizio<br />
triennale con il Consorzio Trasporti Integrati/CTI, r<strong>in</strong>novato <strong>di</strong> un altro anno, scaduto il 30/6/2012 e<br />
con prosecuzione richiesta al Consorzio, attuale esercente, per altri tre anni, impone l’avvio <strong>del</strong>le<br />
procedure per una nuova gara d’appalto per l’affidamento dei servizi, pur a fronte <strong>di</strong> assegnazioni<br />
f<strong>in</strong>anziarie <strong>in</strong>certe negli anni a venire.<br />
Si pongono pertanto esigenze essenziali, legate alle garanzie <strong>di</strong> carattere f<strong>in</strong>anziario,<br />
necessariamente proiettate alla durata <strong>del</strong> nuovo contratto. Garanzie fortemente m<strong>in</strong>ate dalle<br />
<strong>in</strong>certezze appena evidenziate e da altri elementi <strong><strong>del</strong>la</strong> stessa natura che non hanno ancora<br />
trovato una chiara risoluzione. Tra questi il def<strong>in</strong>ito e sostanziale superamento <strong>del</strong> criterio “storico”<br />
per il riparto dei fon<strong>di</strong> tra le Regioni, ancora <strong>in</strong> gran parte con<strong>di</strong>zionante, def<strong>in</strong>ito prima <strong>del</strong><br />
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