Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto in ...
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È dal 2009 che, grazie a un importante sforzo <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong> elaborazione <strong>di</strong> dati all’<strong>in</strong>terno <strong>di</strong> tutto<br />
l’Assessorato, la Regione offre un quadro completo e organico sulla mobilità complessiva e sulle<br />
<strong>in</strong>frastrutture <strong>in</strong> Emilia-Romagna, analizzando le politiche, le azioni e i risultati raggiunti <strong>in</strong> tutti i<br />
<strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento.<br />
La valutazione comparativa dei vari settori <strong><strong>del</strong>la</strong> mobilità è particolarmente utile anche come<br />
supporto all’elaborazione <strong>del</strong> nuovo Piano Regionale Integrato dei Trasporti, attualmente <strong>in</strong> corso<br />
<strong>di</strong> adozione, per <strong>in</strong>tegrare il quadro <strong>di</strong> riferimento da esso def<strong>in</strong>ito con gli <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzi <strong>in</strong>ternazionali e<br />
nazionali nel frattempo def<strong>in</strong>iti.<br />
Sul piano nazionale anche nel 2012 è proseguita la criticità per la domanda <strong>di</strong> mobilità che, per la<br />
prima volta dopo il 2000, è scesa a livello nazionale sotto la soglia dei 100 milioni <strong>di</strong> spostamenti<br />
me<strong>di</strong> giornalieri, a causa <strong>del</strong>l’aggravarsi <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi economica che ha ridotto l’occupazione e<br />
soprattutto sta trasformando il lavoro <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> flessibilità, frammentazione e precarietà (dal<br />
2008 al 2012 la riduzione è stata da 128 a 97,5 milioni <strong>di</strong> spostamenti me<strong>di</strong> giornalieri, pari a -24%<br />
circa). Nella nostra regione tale situazione è stata ulteriormente peggiorata dagli eventi sismici che<br />
lo scorso anno hanno colpito l’Emilia-Romagna, provocando danni <strong>in</strong>genti alle citta<strong>di</strong>ne e ai<br />
citta<strong>di</strong>ni e all’economia regionale.<br />
In tale quadro, l’<strong>in</strong>cremento dei servizi <strong>di</strong> <strong>trasporto</strong> pubblico locale, che aveva caratterizzato le<br />
scelte regionali soprattutto nel triennio 2008-2010, si è dovuto confrontare con il “Patto <strong><strong>del</strong>la</strong><br />
mobilità” <strong>di</strong> f<strong>in</strong>e 2010, che ha def<strong>in</strong>ito gli impegni dei <strong>di</strong>versi attori <strong>del</strong> sistema regionale <strong>in</strong> una fase<br />
<strong>di</strong> forte <strong>in</strong>certezza per il settore. La Regione, da parte sua, ha dovuto compensare la riduzione dei<br />
f<strong>in</strong>anziamenti <strong>di</strong> provenienza nazionale con circa 60 milioni <strong>di</strong> risorse proprie per cont<strong>in</strong>uare a<br />
garantire un’offerta adeguata.<br />
Pur muovendosi <strong>in</strong> questo <strong>di</strong>fficile scenario, l’Emilia-Romagna ha visto nel 2012 una<br />
controtendenza nel sistema <strong>di</strong> <strong>trasporto</strong> pubblico. Infatti, dopo l’arresto <strong>del</strong> trend positivo che<br />
durava dal 2001 e aveva raggiunto l’apice nel 2008 (262,4 milioni <strong>di</strong> viaggiatori su bus, mentre nel<br />
2011 vedeva una contrazione <strong>del</strong> 3% circa), si è riscontrata nel 2012 una ripresa <strong>di</strong> circa un<br />
milione <strong>di</strong> viaggiatori/anno sui bus.<br />
In questi ultimi anni il tema <strong><strong>del</strong>la</strong> mobilità urbana e <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> locale ha vissuto <strong>in</strong>oltre una fase <strong>di</strong><br />
profonda mo<strong>di</strong>ficazione, soprattutto sul piano legislativo e <strong><strong>del</strong>la</strong> conseguente governance, ma<br />
anche nel progressivo aumento <strong><strong>del</strong>la</strong> sensibilità ambientale verso i livelli crescenti <strong>di</strong> emissioni<br />
nocive, l’<strong>in</strong>stabilità <strong>del</strong> prezzo dei combustibili fossili, il riscaldamento globale e le evidenti<br />
mutazioni climatiche, fattori complicati a causa <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi economica mon<strong>di</strong>ale. Gli stessi temi si<br />
<strong>in</strong>trecciano con altri che riguardano la compatibilità economica <strong>del</strong> servizio pubblico, le politiche <strong>di</strong><br />
apertura al mercato, la qualità e la sicurezza <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong>. Si ritiene pertanto che la tutela e la<br />
promozione <strong>del</strong>le forme <strong>di</strong> buona mobilità urbana, oltre a rappresentare un fattore <strong>di</strong> qualificazione<br />
sociale e ambientale, <strong>in</strong>nesch<strong>in</strong>o processi virtuosi <strong>di</strong> riduzione <strong><strong>del</strong>la</strong> congestione e <strong>di</strong> aumento <strong><strong>del</strong>la</strong><br />
sicurezza stradale, riducendo i rischi <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidenti e i costi economici e sociali collegati.<br />
In stretta coerenza con il D.Lgs. 422/97 (decreto Burlando), da molti anni la Regione Emilia-<br />
Romagna ha promosso, talvolta precorrendo i tempi, un <strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> azioni f<strong>in</strong>alizzate a <strong>in</strong>nalzare<br />
l’efficienza e l’efficacia <strong>del</strong> settore <strong>del</strong> TPL per ricondurlo <strong>in</strong> un alveo <strong>di</strong> sostenibilità, promuovendo<br />
anche politiche <strong>di</strong> gestione <strong><strong>del</strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> mobilità attraverso gli Accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma con gli<br />
Enti locali e le Agenzie locali per la mobilità. In particolare, l’Atto <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo triennale 2011-2013<br />
<strong>del</strong> 20/12/2010 rimarca che lo sforzo f<strong>in</strong>anziario regionale deve essere accompagnato da un trend<br />
<strong>di</strong> adeguamento <strong>del</strong> rapporto <strong>del</strong> 35% fra ricavi <strong>del</strong> traffico e spese correnti e da politiche <strong>di</strong> messa<br />
a regime <strong><strong>del</strong>la</strong> tariffazione <strong>in</strong>tegrata “Mi Muovo”. A questo proposito si evidenzia che nel 2012 si è<br />
assistito a un rafforzamento <strong>del</strong> sistema “Mi Muovo”, che aveva già visto nel 2011 la completa<br />
<strong>in</strong>stallazione <strong>del</strong>le tecnologie, ad eccezione <strong>di</strong> Trenitalia, che doterà le proprie stazioni solo entro il<br />
2013, determ<strong>in</strong>ando <strong>in</strong> tal modo uno slittamento al 2014 <strong>del</strong>l’entrata a regime <strong>di</strong> questo progetto.<br />
All’Atto <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo triennale si sono succeduti <strong>di</strong>versi atti fondamentali per il TPL regionale: con il<br />
già citato “Patto per il <strong>trasporto</strong> pubblico regionale e locale <strong>in</strong> Emilia-Romagna per il triennio 2011-<br />
2013”, <strong>del</strong> 13 <strong>di</strong>cembre 2010, la Regione, gli Enti locali e tutti i soggetti e gli operatori <strong>del</strong> sistema,<br />
nel cont<strong>in</strong>uare a porre l’utente al centro <strong>del</strong> sistema, hanno convenuto <strong>di</strong> mantenere <strong>in</strong>alterato<br />
l’impegno sul fronte <strong>del</strong> miglioramento <strong><strong>del</strong>la</strong> qualità <strong>del</strong> servizio, <strong><strong>del</strong>la</strong> messa a regime <strong><strong>del</strong>la</strong><br />
tariffazione <strong>in</strong>tegrata e <strong><strong>del</strong>la</strong> riqualificazione <strong><strong>del</strong>la</strong> rete, al f<strong>in</strong>e anche <strong>di</strong> migliorare la ripartizione<br />
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