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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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perché non ha fini egoistici da servire e dai suoi corpi inferiori non partono vibrazioni che<br />

possono distoglierlo dal sentiero prescelto. Serve perché sa cosa esiste nell’uomo e perché per<br />

molte vite ha lavorato con individui e con gruppi, espandendo gradatamente il proprio campo<br />

di lavoro fino a raccogliere intorno a sé le unità di coscienza che può vitalizzare ed usare, e<br />

tramite le quali può attuare i piani dei suoi superiori. Questa è la meta, ma gli stadi intermedi<br />

sono carichi di difficoltà per tutti coloro che sono in procinto di scoprire se stessi e divenire il<br />

Sentiero stesso. (1-75).<br />

(5) Tenersi pronti a sorvegliare il cuore. … Non è facile amare come amano i Grandi Esseri di<br />

un amore puro che nulla chiede in cambio; di amore impersonale che è lieto se trova<br />

rispondenza, ma che non la cerca, ed ama con costanza, quiete e profondità attraverso tutte le<br />

apparenti divergenze, sapendo che quando ognuno avrà trovato la via del ritorno verso casa<br />

scoprirà che quello è il luogo dell’unione. …<br />

Coltivare la felicità sapendo che la depressione, la morbosa ricerca dei moventi, l’indebita<br />

sensibilità alle critiche, rendono il discepolo pressoché inutile. … La sofferenza nasce dalla<br />

ribellione del sé inferiore. Dominando il sé inferiore, eliminando il desiderio, tutto è gioia.<br />

(1-76).<br />

(6) Ogni singolo componente deve imparare a lavorare in stretta collaborazione mentale e<br />

spirituale con tutti gli altri, e ciò richiede tempo, dato l’attuale livello evolutivo degli<br />

aspiranti. Ognuno deve effondere amore su tutti e non è facile. Ognuno deve imparare a<br />

subordinare le idee e il progresso personali alle esigenze di gruppo, poiché alcuni dovranno<br />

affrettare il loro cammino in talune direzioni, altri rallentarlo a beneficio altrui. Questo<br />

processo avverrà automatico a mano a mano che l’identità e l’integrazione di gruppo<br />

diverranno il pensiero dominante nella coscienza collettiva, e il desiderio di sviluppo<br />

personale e di soddisfazione spirituale sarà relegato in secondo piano. (15-181).<br />

Vedi anche: “Iniziazione di Gruppo” e “Insegnamenti sull’Iniziazione” (6-241/439), (6-<br />

381/4), (1-202).<br />

66<br />

GUIDA<br />

(1) Il problema della guida è uno dei più difficili perché basato sull’ammissione innata e<br />

istintiva della realtà di Dio e del Suo Piano. Questa reazione spirituale, inerente e istintiva, è<br />

oggi sfruttata da molti riformatori di belle intenzioni, che tuttavia non si curano del soggetto o<br />

dei fenomeni della risposta esterna a un impulso soggettivo. In maggioranza, sono ciechi che<br />

guidano ciechi. Si può definire il problema della guida come quello del metodo col quale un<br />

uomo, mediante autosuggestione, si getta in uno stato negativo e (in queste condizioni)<br />

diviene consapevole di inclinazioni, stimoli, voci, comandi chiaramente impressi, rivelazioni<br />

di comportamenti da seguire, o di carriere da percorrere e inoltre suggerimenti generici di<br />

attività che “Dio”propone al soggetto attento, negativo, ricettivo. In questo stato di<br />

consapevolezza quasi sublimata, attenta ai richiami insistenti dei regni soggettivi dell’essere o<br />

del pensiero, l’uomo è trascinato in una corrente di attività che può orientare la vita per<br />

sempre (spesso in modo del tutto innocuo e talvolta molto desiderabile), oppure con effetto<br />

solo temporaneo, fin quando l’impulso di risposta si sia esaurito. In ogni caso la sorgente e<br />

l’origine della guida è vagamente chiamata “Dio”, considerata divina, descritta come la voce<br />

del “Cristo interiore” o come guida spirituale. Molti termini consimili sono usati, secondo la<br />

scuola di pensiero cui si appartiene, o cui si è attratti.<br />

L’umanità tende ad orientarsi sempre maggiormente in senso soggettivo, diviene più<br />

consapevole dei regni dell’essere interiore più inclinata verso il mondo del significato, e<br />

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