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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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costellazioni e pianeti entro il sistema solare e fra certi pianeti, forme di vita di un altro<br />

pianeta ed “energie incombenti”, come sono chiamate, in arrivo da altre fonti maggiori. La<br />

capacità di ricevere le energie planetarie (emanate da certe costellazioni) e di trarne profitto<br />

dipende dal grado evolutivo, che determina la ricettività e la rispondenza dell’apparato<br />

reagente. È una legge inalterabile, e spiega il potere di certi pianeti finora sconosciuti e che<br />

quindi poco hanno contribuito all’evoluzione attuale, dal momento che le forme di ricezione<br />

non erano in grado di reagire. Pianeti, energie e forze esistono da sempre, ma sono rimasti<br />

inefficaci e quindi ignorati per mancanza di strumenti di ricezione necessari. Pertanto non<br />

hanno effetto sulla vita e sulla storia dell’individuo, e divengono potenti e “magneticamente<br />

ispiranti”solo quando esso ha conseguito un certo livello di sviluppo, è sensitivo a influenze<br />

superiori e si appresta a percorrere il sentiero. (16-266/7)<br />

(2) Come mai un piccolo pianeta, non sacro, si reputa di tale valore che Vite così eccelse<br />

dovrebbero occuparsi di dirigere lo sviluppo mentale dell’umanità? La risposta è questa: in<br />

effetti, non lo fanno. È l’umanità, che — per impulso del flusso e riflusso di grandi energie —<br />

si dedica a questo problema. In ultima analisi, la questione della rispondenza all’ambiente e<br />

della sua interpretazione si pone su tutti i pianeti, specie su quelli non sacri. (16-493)<br />

136<br />

PRANA<br />

(1) Il prana solare - È il fluido vitale e magnetico irradiato dal Sole, e trasmesso al corpo<br />

eterico dell’uomo per mezzo di certe entità deviche d’ordine assai elevato, che hanno un<br />

colore dorato. Esso passa attraverso i loro corpi e viene emesso come potenti radiazioni che<br />

sono direttamente inviate a certi plessi della parte superiore del corpo eterico, testa e spalle, da<br />

dove sono ritrasmesse alla corrispondenza eterica dell’organo fisico, la milza, che le trasmette<br />

attivamente alla milza stessa. Queste entità praniche di color oro stanno nell’aria sopra di noi<br />

e sono particolarmente attive in quelle parti del mondo come la California, e in quelle<br />

contrade tropicali dove l’aria è pura e asciutta ed i raggi del sole sono riconosciuti come<br />

particolarmente benefici. I rapporti tra l’uomo e questo gruppo di deva sono assai stretti, ma<br />

ancora pieni di pericolo per l’uomo. Questi deva sono potentissimi, e nella loro propria linea<br />

sono più evoluti dell’uomo. L’individuo non protetto è alla loro mercè, e da questa mancanza<br />

di protezione, come pure dall’incapacità di comprendere le leggi della resistenza magnetica o<br />

della repulsione solare, deriva per esempio il pericolo delle insolazioni. (3-90)<br />

(2) Continueremo ora lo studio sul corpo eterico esaminando la sua funzione e il suo rapporto<br />

con il corpo fisico.<br />

Essi devono essere opportunamente considerati insieme, perché la loro interrelazione è così<br />

stretta che non è possibile parlarne separatamente. Le funzioni fondamentali del corpo eterico<br />

sono tre:<br />

l. È il ricevitore del prana.<br />

2. È l’assimilatore del prana.<br />

3. È il trasmettitore del prana. (3-97)<br />

(3) …le emanazioni praniche del sole sono assorbite dal corpo eterico attraverso certi centri<br />

che si trovano principalmente nella parte superiore del corpo e da lì sono dirette in basso al<br />

centro eterico della milza…. Il centro principale di ricezione del prana attualmente è un centro<br />

tra le scapole. (3-98)<br />

(4) Quanto più raffinata e rarefatta sarà la forma, tanto più sarà atta a ricevere il prana, e tanto<br />

minore sarà la sua resistenza all’elevazione di kundalini al momento dovuto. (3-103)<br />

(5) La razza soffre di certe incapacità che si possono descrivere come segue:<br />

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