RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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che hanno conseguito la terza iniziazione. Tuttavia, un certo numero di essi è attivo<br />
esteriormente nel mondo della vita quotidiana.<br />
Dovreste sempre ricordare che in questo momento la tecnica principale della Gerarchia<br />
consiste nel trasmettere l’ispirazione. I Maestri non tengono apertamente lezioni o conferenze<br />
nelle grandi città del mondo. Essi lavorano interamente tramite i Loro discepoli e iniziati. Sarà<br />
però Loro possibile apparire sempre di più fra gli uomini evocando riconoscimento, via via<br />
che l’influsso dell’Acquario si stabilirà più saldamente. Nel frattempo i Maestri devono<br />
continuare a lavorare “entro il silenzio dell’Ashram universale”, come è stato chiamato, e da lì<br />
ispirare i Loro lavoratori, i quali nel momento e nel modo opportuno, ispirano il Nuovo<br />
Gruppo di Servitori del Mondo. (18 - 230).<br />
(5) Anche i Maestri sono soggetti a limitazione. L’idea generale di tutti gli aspiranti è che essi<br />
rappresentano Coloro che hanno conseguito la libertà, che si sono liberati e che perciò non<br />
sono trattenuti da nessuna circostanza limitativa. Questo non è vero, sebbene - relativamente<br />
parlando o per quanto riguarda l’umanità - sia un fatto che non esistono più le limitazioni che<br />
Li trattenevano come esseri umani. Ma una libertà raggiunta non fa che aprire la porta a<br />
un’altra libertà più ampia che sta dinanzi, e l’anello invalicabile della nostra Vita planetaria<br />
costituisce in sé una limitazione potente. Parlando simbolicamente, da qualche parte in quella<br />
grande parete divisoria della nostra circonferenza planetaria, il Maestro deve trovare un’uscita<br />
e scoprire una porta che Gli consenta l’accesso alla Via dell’Evoluzione Superiore nei suoi<br />
stadi più cosmici. (18 - 389).<br />
(6) Si deve ricordare che un Maestro non ha alcuna personalità. Tutto ciò che possiede è la<br />
Sua natura divina. La forma con cui opera (se opera e vive in un veicolo fisico) è<br />
un’immagine creata, il prodotto della volontà focalizzata e dell’immaginazione creativa; non è<br />
il prodotto del desiderio, come nel caso dell’essere umano. Questa è una distinzione<br />
importante, che merita attenta riflessione. (18 - 101).<br />
(7) Pur tuttavia molti Maestri e Chohan, dopo aver svolto varie funzioni sul pianeta operando<br />
con la legge dell’evoluzione, escono completamente dalla nostra vita planetaria. (18 - 142).<br />
(8) Un Maestro può, senza la minima difficoltà e in qualsiasi momento, ottenere qualunque<br />
informazione su qualsiasi soggetto. (1 - 66).<br />
(9) Prima di fare uso di energia un Maestro o un Istruttore ne prevede e ne esamina<br />
saggiamente l’impiego. Come un professore universitario non insegnerebbe ai bambini, così i<br />
Maestri non trattano individualmente con gli uomini fino a quando non abbiano raggiunto un<br />
certo grado di evoluzione e siano pronti per trarre profitto dal loro insegnamento. (1 - 67).<br />
(10) Quale sia il nostro Maestro dipende quindi dal grado in cui ci troviamo. Il segreto risiede<br />
nell’affinità di vibrazione. È stato detto più volte che quando la richiesta è abbastanza intensa,<br />
il Maestro si rivela. Costruendo con le giuste vibrazioni ed intonandoci con la giusta nota,<br />
nulla può impedirci di trovare il Maestro. (1 - 68).<br />
(11) Sei Maestri, il cui nome è affatto sconosciuto finora allo studioso occulto medio, hanno<br />
già preso incarnazione fisica - uno in India, un’altro in Inghilterra, due nell’America del Nord<br />
ed uno nell’Europa centrale, mentre un altro ha fatto un grande sacrificio ed ha preso un corpo<br />
russo, desiderando agire come centro di pace in quel paese turbato. (3 - 758).<br />
(12) Una lezione che tutti gli aspiranti debbono necessariamente imparare, quanto più presto<br />
possibile, è che la concentrazione sulla personalità dell’Istruttore, nella speranza di un<br />
personale contatto con lui, e la visualizzazione insistente di quella condizione chiamata di<br />
“discepolo accettato”, non serve ad altro che a ritardare il desiderato evento, ed a differire il<br />
desiderato evento. (4 - 129).<br />
(13) In tutti i grandi movimenti la prima idea, il primo pensiero, o aggregato di pensieri,<br />
vengono proiettati nella mente dei cosiddetti idealisti, dalla Grande Fratellanza Bianca. (4 -<br />
131).<br />
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