RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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migliore dei modi quando è compiuto nella libertà, nella gioia e nella forza dell’amorevole<br />
cooperazione interiore. Cercano la sincerità.<br />
Cercano la disposizione a sacrificare l’inferiore quando viene percepito ciò che è superiore,<br />
sacrificare il secondario al primario, una volta scoperto. La spontanea rinuncia di ideali<br />
lungamente perseguiti allorché altri si presentano, maggiori e più inclusivi, è la Loro guida. Il<br />
sacrificio dell’orgoglio e della personalità quando si comprende l’ampiezza dell’opera e<br />
l’urgenza della necessità, li sprona a cooperare. È indispensabile che i discepoli imparino a<br />
sacrificare i fattori non essenziali affinché l’opera proceda. Per difficile che sia capirlo, le<br />
varie tecniche, i metodi e i mezzi, sono cose secondarie di fronte alla suprema esigenza del<br />
mondo. Molti sono i modi e i punti di vista, gli esperimenti e gli sforzi infruttuosi o riusciti, e<br />
tutti transitori. Ma l’umanità resta. Ognuno di essi dimostra la molteplicità delle menti e delle<br />
esperienze, ma la meta non cambia. La divergenza è sempre della personalità. Quando la<br />
Legge di Sacrificio governa la mente, induce inevitabilmente i discepoli ad abbandonare ciò<br />
che è personale per ciò che è universale e dell’anima, che non conosce separazione né<br />
divergenze. Allora né orgoglio né ristrettezza di vedute, né il piacere di interferire (così caro a<br />
tanti), né incomprensione del movente, ostacoleranno la cooperazione fra i discepoli e il loro<br />
servizio al mondo. (15-104/9)<br />
(2) La Grande Rinuncia diviene possibile soltanto quando la pratica delle piccole rinunce<br />
governa la vita del discepolo e del gruppo. Rinunciare all’ambizione, ai legami personali, a<br />
tutto ciò che ostacola il progresso così come si rivela all’occhio dell’anima, pone una solida<br />
base per il grande trasferimento finale, che si fonda sulla rinuncia a quello che per eoni ha<br />
denotato bellezza, verità e bontà, e che è sembrato lo scopo finale di ogni sforzo di<br />
aspirazione. Il tentativo di vedere quello che sta avanti e oltre la finalità apparente della<br />
fusione dell’anima, sta in questo momento di fronte ai discepoli, e quindi ad alcuni tra voi.<br />
Che voi tutti possiate penetrare oltre il velo dell’anima e vedere un giorno quel velo “lacerato<br />
da cima a fondo” e poter affermare così con quelli di pari grado “Tutto è compiuto”, è la mia<br />
speranza più fervida. Allora si aprirà per voi, come per altri, la Via dell’Evoluzione Superiore<br />
e la gloria del Signore sarà vista in una luce nuova — una luce che offuscherà e getterà<br />
nell’ombra tutte le mete e le visioni precedenti. (18-224)<br />
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RIVELAZIONE<br />
(1) Negli ultimi periodi del ciclo d’incarnazione nei quali l’uomo oscilla fra le paia di opposti<br />
e, discriminando, diviene consapevole della realtà e dell’irrealtà, si rende sempre più conto<br />
nella sua mente di essere un’Esistenza immortale, un Dio eterno, una parte dell’Infinito.<br />
Anche il legame fra l’uomo fisico e il Reggente interiore diviene sempre più chiaro, fino alla<br />
grande rivelazione. Giunge allora un momento in cui si trova coscientemente faccia a faccia<br />
con il suo vero Sé e sa di essere quel Sé in realtà e non solo teoricamente; è cosciente del Dio<br />
interiore, ma non con l’udito o ascoltando la voce interiore che dirige o governa, chiamata<br />
“voce della coscienza”. Ora il riconoscimento avviene con la vista e la visione diretta. Ora<br />
non risponde soltanto a ciò che ode, ma anche a ciò che vede. (1-113)<br />
(2) Dal tempo del Cristo gran parte della vera rivelazione è giunta al mondo tramite la<br />
scienza… Quando sono fondamentali, le rivelazioni scientifiche sono altrettanto divine di<br />
quelle religiose, ma entrambe sono state prostituite al servizio delle pretese umane. È vicino il<br />
tempo in cui la scienza dedicherà ogni sforzo a guarire le piaghe dell’umanità e a costruire un<br />
mondo migliore e più felice.<br />
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