RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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CONCLUSIONE<br />
(1) Concludo con un appello a tutti coloro che leggono queste istruzioni affinché riuniscano<br />
tutte le loro forze, rinnovino il loro voto di dedizione al servizio dell’umanità, subordinino le<br />
proprie idee e i propri desideri al bene del gruppo, distolgano lo sguardo da se stessi e lo<br />
fissino nuovamente sulla visione, si trattengano da discorsi oziosi, critiche, pettegolezzi e<br />
insinuazioni, leggano e studino in modo che il lavoro possa procedere con intelligenza. Che<br />
tutti gli studenti, in quest’ora di emergenza e opportunità in rapido sviluppo, decidano<br />
fermamente di sacrificare tutto ciò che possiedono per aiutare l’umanità. Questo è il momento<br />
della necessità e della richiesta. Questa è l’ora dell’urgenza e faccio appello a tutti voi che<br />
cerco di aiutare, affinché vi uniate allo strenuo sforzo dei Grandi Esseri. Essi s’impegnano<br />
giorno e notte per alleviare l’umanità e per controbilanciare il male e i disastri inerenti<br />
all’attuale situazione. Vi offro l’occasione e vi dico che siete tutti necessari, anche il più<br />
modesto fra di voi. Vi assicuro che gruppi di studenti operanti all’unisono e con amore fermo<br />
e profondo gli uni per gli altri, possono ottenere risultati di rilievo.<br />
Che ciascuno di voi possa lavorare in questo senso, dimenticando se stesso di fronte alla<br />
necessità del mondo, questa è la sincera preghiera e la più profonda aspirazione del vostro<br />
fratello, IL TIBETANO. (4-639/40)<br />
(2) L’identificazione con l’aspetto forma della vita, che data da tempi remoti, non è facile da<br />
superare e il compito è lungo e arduo, ma tale da promettere un felice esito finale, purché<br />
sostenuto da chiaro pensiero, serio proposito e ordine scientifico. (10-265)<br />
(3) La VIA si apre davanti a loro ed essi (discepoli e aspiranti) finiranno per riconoscere la<br />
luce. La necessità del servizio compiuto da uomini e donne liberi da illusione e<br />
annebbiamento non è mai stata così drammaticamente attuale come oggi, ed è per questi<br />
potenziali servitori, così necessari, che ho scritto. La mia più ardente preghiera è che l’Angelo<br />
della PRESENZA faccia sentire la sua vicinanza e vi ispiri ad attraversare con coraggio i fuochi<br />
del terreno ardente; il mio più profondo desiderio è che percepiate la PRESENZA che, passato<br />
quel terreno in fiamme, vi guidi a più intensa attività. L’augurio è che la luce risplenda sulla<br />
vostra via e rechi i frutti del travaglio e delle lotte che hanno caratterizzato la vostra vita. Vi<br />
chiamo a un impegno più attivo e costante. IL TIBETANO. (10-271/2)<br />
(4) La serie di testi sull’occultismo e sulle forze occulte che ho scritto è da intendersi come un<br />
seguito di segnali indicatori, o di fari sulla via della conoscenza. Contengono indicazioni e<br />
suggerimenti ma devono essere interpretati da chi studia secondo la luce che è in lui. Esamini<br />
ciò che accade intorno a lui alla luce del Piano e della conoscenza impartita in queste pagine,<br />
e poi rintracci per suo conto l’apparire della natura psichica istintiva di Dio nelle vicende del<br />
mondo e nella sua propria vita, poiché ciò avviene di continuo. E ricordi che egli stesso è<br />
dotato di una natura psichica che è parte di un tutto maggiore, e quindi soggetta a impressioni<br />
dalle sorgenti divine. Coltivi in sé la tendenza alla sintesi; il proposito: “non sarò separativo<br />
nella mia coscienza” sia dominante nella sua vita giornaliera. (15-234/5)<br />
(5) Non dirò altro per ora. Ho voluto indicarvi cose che sono certo possibili. Seguendo questi<br />
suggerimenti e lavorando con intelligenza, con ogni probabilità l’opera della Gerarchia e del<br />
Cristo ne sarà potentemente accelerata. La necessità e l’occasione esigono giusta<br />
comprensione, nonché gioiosa collaborazione e sacrificio di voi stessi, del vostro tempo e<br />
denaro, nel tentativo di rendere possibile la nostra opera. Non farò altro appello al vostro<br />
aiuto. Ho cercato di educarvi ai nuovi ideali e all’opera del nuovo gruppo di servitori del<br />
mondo. La responsabilità di agire correttamente e di raggiungere il pubblico è degli aspiranti e<br />
dei discepoli che leggono queste parole. Non vi è nulla che io, personalmente, possa fare. E il<br />
vostro tempo (e ognuno di voi, senza eccezione, può darne) che il Cristo e l’umanità oggi<br />
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