RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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controllo, un involucro dopo l’altro. Medita sulla forma finché questa non scompare dalla<br />
vista e il creatore della forma diviene tutto in tutto. (2-151)<br />
(6) Le note dominanti della vita occulta sono state (e a ragione) la conoscenza, l’accostamento<br />
mentale al problema del divino, il riconoscimento dell’immanenza di Dio e del fatto che<br />
“come Egli è, così siamo noi”. In questi concetti non esiste dualismo. La meta è il<br />
conseguimento di una identificazione, riconosciuta ed apprezzata al punto che l’uomo diventa<br />
ciò che è: un Dio e, infine, Dio manifesto. Non è la stessa cosa dell’unione mistica.<br />
Eppure, tutto il tema è mistico e soggettivo per natura. Verrà il giorno in cui il mistico capirà<br />
e seguirà la via della testa e non solo quella del cuore. Imparerà a rendersi conto che deve<br />
perdere il senso dell’Amato nella comprensione che egli e l’amato sono una cosa sola, e che<br />
quella visione deve scomparire, e scomparirà, mentre la trascende (notate la frase) nei<br />
processi superiori di identificazione tramite l’iniziazione.<br />
A sua volta l’occultista deve includere l’esperienza mistica in una piena comprensione<br />
cosciente, come esercizio di ricapitolazione, prima di trascenderla e passare ad una sintesi ed<br />
inclusività di cui l’approccio mistico non è che l’inizio, e che il mistico ignora.<br />
Il mistico ha la sensazione che l’occultista sopravvaluti la via della conoscenza, e ripete<br />
continuamente che la mente uccide il reale e che l’intelletto non ha nulla da offrire.<br />
L’occultista, dal canto suo, è propenso a disprezzare la via mistica e ne considera il metodo<br />
come “di gran lunga superato”. Entrambi devono imparare a percorrere la via della saggezza.<br />
Il mistico dovrà inevitabilmente diventare occultista, gli piaccia o no. Alla lunga non potrà<br />
evitarlo; ma l’occultista non è veramente tale fino a che non riscopre l’esperienza mistica e la<br />
traduce in termini di sintesi. Notate la struttura delle parole usate in quest’ultimo paragrafo,<br />
perché rischiara l’argomento. Dico dunque “mistico”, in questa parte del Trattato, per<br />
descrivere l’uomo intelligente e di mente elevata, e suoi processi sul Sentiero del Discepolato.<br />
(15-543/4)<br />
(7) Oggi si cercano studenti d’occultismo, non dei mistici; l’appello è stato lanciato ad uomini<br />
e donne che pensano con chiarezza, non ai fanatici o alle persone che non vedono altro che<br />
l’ideale e non sono in grado di affrontare con successo le situazioni e le cose come sono, e che<br />
perciò non possono applicare necessari ed inevitabili compromessi. (13-654)<br />
(8) La prima iniziazione può essere considerata come la meta e la ricompensa dell’esperienza<br />
mistica; fondamentalmente non è un’esperienza occulta nel vero senso del termine, perché di<br />
rado è realizzata accuratamente e preparata coscientemente come avviene per le iniziazioni<br />
successive, e questa è la ragione per cui le prime due iniziazioni non sono considerate<br />
iniziazioni maggiori… La via mistica conduce alla prima iniziazione. Dopo aver raggiunto lo<br />
scopo, vi si rinuncia e si segue allora “la Via illuminata” dell’occultismo, che conduce alle<br />
aree illuminate di stati di coscienza superiori.<br />
Si vede così che entrambe le vie sono essenziali; la via mistica è in questo momento quella<br />
della maggioranza e dalle moderne masse umane emergerà un numero sempre più grande di<br />
mistici; parallelamente a ciò, la via occulta attrae una parte sempre più cospicua<br />
dell’intellighenzia del mondo. La loro esperienza non è fondamentalmente religiosa nel senso<br />
inteso dagli uomini di chiesa ortodossi. Il genere umano ha un bisogno altrettanto profondo<br />
della via della scienza quanto della via della religione, perché “Dio” si trova su entrambe le<br />
vie. La via scientifica porta l’aspirante nel mondo delle energie e delle forze, che è il vero<br />
mondo dell’attività occulta, che rivela la Mente Universale e l’operare di quella grande<br />
Intelligenza che creò l’universo manifestato. “L’uomo nuovo” che è nato alla prima<br />
iniziazione deve percorrere e percorrerà la via occulta o scientifica, che lo conduce<br />
inevitabilmente fuori del misticismo verso la percezione scientifica e certa di Dio come vita o<br />
energia. (18-666)<br />
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