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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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2. Ricchi o poveri, intelligenti o ignoranti, gli uomini oggi riconoscono e chiaramente<br />

comprendono, sempre meglio, che felicità e successo non dipendono dai possessi o dai beni<br />

materiali. (17-661)<br />

(6) Il significato spirituale di questo evento (la guerra mondiale) è molto maggiore di quanto<br />

si sia finora capito. Fu un punto di svolta mondiale decisivo; l’umanità si riorientò al bene;<br />

ricacciò indietro le Forze del Male e chiarì una volta per sempre (cosa nuova e necessaria) la<br />

netta distinzione fra male e bene, non in senso teologico, quale stabilito dal clero, ma in modo<br />

pratico e palese. Esso è posto in luce dal dissesto economico generale e dall’avidità degli<br />

uomini preminenti d’ogni popolo. L’umanità (per la chiara distinzione fra male e bene) si è<br />

risvegliato al fatto dello sfruttamento materialistico, si è accorta che le manca la vera libertà e<br />

che l’individuo ha sacrosanti diritti da esso ancora non rivendicati. Ovunque è apparsa<br />

evidente la capacità di opporsi alla schiavitù. Che poi coloro che combattono per la libertà<br />

usino metodi errati e sovente cerchino di opporsi al male con il male, è perfettamente vero,<br />

ma si tratta solo di una fase transitoria e di tecniche ancora inadeguate; alla Gerarchia ciò<br />

appare essere di natura temporanea (anche se può sembrare assai duraturo agli uomini). (17-<br />

666/7)<br />

(7) Gli uomini si occupano degli effetti e non delle cause; per esempio, il genere umano si<br />

preoccupa della guerra e degli orribili preparativi di altre guerre, e non si preoccupa anzitutto<br />

di ciò che causa la guerra e che, se trattato in modo giusto impedirebbe la guerra. (18-730)<br />

181<br />

FESTA DEL WESAK<br />

(1) La festa del Wesak (plenilunio di maggio) si celebra da secoli in una nota valle<br />

dell’Himalaya (se solo i fedeli volessero crederlo), allo scopo di:<br />

1. Comprovare che il Cristo è sempre esistito fisicamente fra di noi dal giorno della Sua<br />

cosiddetta dipartita.<br />

2. Dimostrare (sul piano fisico) l’effettiva solidarietà esistente fra le religioni orientali e<br />

occidentali. Tanto il Cristo che il Buddha sono presenti.<br />

3. Costituire un punto di collegamento e d’incontro per coloro che ogni anno, in sintesi e<br />

simbolicamente, collegano e rappresentano la Casa del Padre (Shamballa), il regno di<br />

Dio (la Gerarchia) e l’Umanità.<br />

4. Dimostrare la natura del Cristo quale grande Intermediario prescelto, rappresentante<br />

della Gerarchia spirituale e Capo del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo. Egli<br />

sostiene la richiesta dei suoi membri affinché l’esistenza del regno di Dio sia<br />

riconosciuta.<br />

Forse uno dei più importanti messaggi per chi legge queste parole è la grande verità ed il<br />

fatto della presenza fisica del Cristo sulla Terra in questo momento, del Suo gruppo di<br />

discepoli e collaboratori, della loro opera volta al bene dell’umanità e del loro stretto rapporto.<br />

(8-45/6), (13-599)<br />

(2) Il 1946 segna l’inizio di un ciclo nel quale l’umanità sarà più strettamente implicata nelle<br />

festività di quanto lo sia mai stata, e potrà svolgervi una parte molto più importante di quanto<br />

abbia mai fatto prima. La festa del Wesak è celebrata da lungo tempo in molti paesi e, col<br />

procedere del tempo e con l’istruzione di massa, la riunione tenuta al Plenilunio di Maggio<br />

assumerà grande importanza, ma la sua nota dominante sarà cambiata. Non è stato ancora<br />

annunciato quale sarà la nuova e non lo sarà ancora per 35 anni. Come indicai in precedenza,<br />

il suo significato e quello del Venerdì Santo appartengono al passato e la loro utilità è quasi<br />

esaurita. È intenzione del Buddha e del Cristo che in ogni paese un giorno debba esservi<br />

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